Se si va indietro nel tempo agli albori della mountain bike non si può fare a meno di imbattersi nel marchio Azonic, con il quale hanno corso negli anni alcuni tra i migliori atleti che hanno fatto la storia, come Missy Giove, Steve Peat e Anne Caroline Chausson. Dopo un periodo in ombra, Azonic è ritornato fortemente alla ribalta quando è stato acquistato dal gruppo O’Neal, che sembra avergli dato nuova linfa vitale, vista la corposa gamma di componenti che propone. Tra di essi ovviamente il piatto forte sono i manubri e gli attacchi e noi abbiamo ricevuto in test per un lungo periodo un’accoppiata molto interessante.
Descrizione
Il manubrio Agile è realizzato in alluminio 6061 T6 a doppio spessore e con finitura lucidata, per garantire la massima resistenza agli strapazzi.
Ha una larghezza di 780 mm associata ad un upsweep di 5° e un backsweep di 8°, con un rialzo di 25 mm.
Il peso da noi rilevato del manubrio è stato di 395 grammi. E’ disponibile in diverse colorazioni ed in vendita al prezzo di € 49,95.
L’attacco manubrio Baretta EVO è anch’esso realizzato in alluminio 6061 T6, impreziosito da una curata lavorazione CNC e con loghi incisi al laser.
E’ disponibile nella sola lunghezza di 40 mm, con un rialzo di 15°.
Il diametro di accoppiamento al manubrio è il classico da 31,8 mm mentre l’altezza del collarino è pari a 38 mm.
Il peso da noi rilevato dell’attacco manubrio, compresa la viteria, è stato di 197 grammi. E’ disponibile in diverse colorazioni ed in vendita al prezzo di € 49,95.
Info: www.azonic.eu
Il test
Sia il manubrio che l’attacco presentano un design aggressivo che si traduce in un notevole impatto estetico, oltre ad avere un aspetto molto robusto. Entrambi hanno secondo noi un peso nella media per un utilizzo dall’all mountain alle discipline più gravity.
In fase di installazione, per agevolare il centraggio del manubrio sul frontalino dell’attacco, l’Agile presenta dei riferimenti visivi stampati lungo tutta la sua circonferenza. Li abbiamo trovati molto precisi per facilitare le operazioni di montaggio.
Le estremità del manubrio, inoltre, presentano alcuni indicatori circolari per un eventuale taglio, che noi non abbiamo praticato e consigliamo di farlo solo se realmente interessati ad una maggiore reattività del mezzo, vista la superiore stabilità regalata da un manubrio più ampio alle alte velocità.
Ottimo l’assorbimento offerto dal manubrio, grazie anche alla generosa larghezza. Una larghezza che riduce la prontezza in fase di sterzata, sebbene questa caratteristica venga mitigata dall’attacco estremamente corto. In ogni caso l’ampiezza del manubrio ci ha soddisfatto pienamente in termini di stabilità quando ci siamo trovati a percorrere i tratti più veloci.
Le curvature del manubrio consentono un posizionamento abbastanza naturale per le mani, non avendo mai avvertito alcun tipo di affaticamento alle mani o ai polsi, a favore quindi di un ottimo comfort.
L’attacco Baretta EVO ci ha colpito particolarmente per il suo design e la finitura. Presenta delle ampie superfici di contatto, sia sul cannotto forcella che sul manubrio, il che insieme al particolare disegno dei dadi di bloccaggio delle viti conferisce all’insieme un’elevata rigidezza strutturale.
Abbiamo avuto in test questa accoppiata per quasi un anno perché eravamo interessati ad un test sul lungo periodo e possiamo dire che la resistenza all’usura si è dimostrata su buoni livelli, visto che a conclusione del test abbiamo smontato manubrio e attacco e abbiamo riscontrato i normali segni di serraggio di manopole, leve freno e comandi cambio nonché in corrispondenza del frontalino dell’attacco.
In rapporto al prezzo l’accoppiata Agile/Baretta EVO si è dimostrata sul lungo periodo un valido upgrade per chi desidera un manubrio/attacco di notevole impatto estetico nonché di ottima qualità complessiva.