Non capita a tutti all’età di 20 anni di mettersi in evidenza in gare di levatura internazionale. Se poi il ragazzo in questione, oltre ad essere veloce è anche italiano abbiamo un motivo in più per andarne fieri. Stiamo parlando di Mirco Vendemmia, che alla sua giovane età ha già dato filo da torcere ad atleti con molta più esperienza e che ha tutte le carte in regola per salire presto sul gradino più alto del podio nell’EWS.

Età: 20.

Vive a: Borgo Tossignano (BO).

Musica preferita: Eminem.

Hobby: motocross.

Percorso preferito: Col croce, Stage2 EWS La Thuile 2018.

MTB-VCO: Ciao Mirco, ci racconti quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike?

Mirco Vendemmia: La mia passione per la mountain bike, in particolare per l’enduro, è nata nell’autunno del 2015. Tutto grazie ai miei amici Tomas e Matteo che prima di me si sono avvicinati a questa disciplina. Una disciplina che mi ha dato molti stimoli fin da subito.

MBV: Ti ricordi la tua prima gara e com’è andata?

MV: Certo! La mia prima gara è stata Massa Marittima, prima tappa del Superenduro 2016. Considerato che era la mia prima gara dopo pochi mesi che andavo in bici non è andata malissimo (già era un successo finirla tutto intero). Ho terminato 7º Junior con 5/6 sorpassi ogni ps dato che partivo con il numero 320.

MBV: Un anno ricco di soddisfazioni per te questo 2018, sia a livello nazionale che internazionale. Partiamo dal titolo italiano di categoria a S. Margherita Ligure, dove tra l’altro hai concluso 7° assoluto e davanti a nomi eccellenti. Raccontaci quella gara.

MV: Sì come hai detto, sono riuscito a vincere la categoria Under 23. Quella gara sinceramente non è andata proprio come speravo. È stata tutta in rimonta perché la ps1, dove si faceva più differenza, non è andata bene, mi sembra 15º. Poi è andata migliorando fino al primo posto in ps4.

MBV: Ti sei messo in evidenza anche nel Superenduro, con ottimi risultati anche nell’Enduro World Series, a Petzen-Jamnica e a La Thuile, chiudendo il campionato nella top 10 oltre che come migliore italiano.

MV: Nel Superenduro ero riuscito a fare risultati discreti anche nel 2017 e speravo quest’anno di fare meglio ma non ho avuto una gran fortuna. I risultati ottenuti nell’Enduro World Series mi hanno caricato e stimolato molto. Sono felice di aver chiuso nella top 10 il campionato e di questo non posso che ringraziare il mio team CMC, Davide Geronazzo e mio fratello che mi sostiene sempre. Purtroppo speravo di fare meglio in Spagna e soprattutto a Finale dove mi sono dovuto ritirare a causa di due forature.

MBV: C’è una gara, invece, che quest’anno ti ha deluso molto?

MV: Sì! La gara di Sanremo al Superenduro mi ha deluso perché era la prima gara di stagione e mi aspettavo molto da me stesso. Invece dopo le prove del sabato sono cominciato a stare un po’ male e la domenica mattina ero distrutto. La gara è stata un casino, sono riuscito a far bene solo la ps3 che ho chiuso 3º perché un po’ più guidata delle altre. La ps4 invece un disastro, 50º o lì intorno. Ho scoperto poi il giorno dopo la gara di avere il fuoco di Sant’Antonio e quindi ho fatto qualche settimana di stacco.

MBV: Qual è la gara del calendario italiano che ti piace di più?

MV: La Thuile, tutti gli anni ci regala una gran gara sotto tutto gli aspetti.

MBV: Hai un tuo idolo nel mondo dell’enduro?

MV: Il mio idolo è Jared Graves, a mio parere uno dei biker più completi di sempre. Poi solo a guardarlo esprime potenza. #strengthforjared

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

MV: Non tutti i giorni impiego lo stesso tempo ovviamente, ma in media un’ora e mezza o due al giorno.

MBV: Ci descrivi la bici che hai utilizzato in questa stagione? Ed il prossimo anno?

MV: La Yeti SB6 fornita da dsb-bonandrini che ringrazio molto. E’ una bici particolare, diversa un po’ da tutte quelle che avevo usato fino ad ora. È una bici molto race che richiede forza e tecnica per guidarla ma una volta trovato il feeling giusto è molto veloce. Per il prossimo anno STAY TUNED…

MBV: Quali obiettivi ti poni per la prossima stagione?

MV: Questo è un momento un po’ particolare, infatti l’obiettivo principale è quello di riuscire a dedicarmi a tempo pieno alla bici e quindi smettere di lavorare in fabbrica. Poi altro obiettivo importante è sempre quello di fare buoni risultati in Enduro World Series.

MBV: Grazie dell’intervista Mirco ed in bocca al lupo per la tua prossima stagione agonistica!

MV: Grazie ad Amedeo Liguori di MTB-VCO per l’intervista e ci vediamo sui campi gara il prossimo anno! Cheers guys!