Eccoci alla seconda parte di una raccolta di consigli che potrebbero rendere la vita più facile al biker.

 La catena

Quando si acquista una catena nuova avrete notato la presenza, sulla catena, di una patina appiccicosa che serve a proteggere la catena in attesa che venga utilizzata. Per rimuoverla basta utilizzare un diluente non troppo aggressivo, senza lasciarla a mollo ma bagnandola semplicemente con uno spazzolino, poi sciacquandola con acqua ed infine asciugandola con un compressore, con un asciugacapelli o con un panno o carta assorbente. Per lubrificarla, invece, la cosa migliore sarebbe quella di lubrificare un perno alla volta mentre si girano lentamente i pedali. In tal modo l’olio penetrerà a fondo e successivamente andrà rimosso dalla catena utilizzando uno straccio pulito. Non è conveniente utilizzare il WD-40 in quanto trattiene molto lo sporco essendo appiccicoso e non resiste particolarmente al carico di lavoro che subisce la catena in fase di pedalata.  

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 I dischi dei freni

E’ ormai appurato che un disco di diametro maggiore freno meglio rispetto ad uno di diametro minore, questo perchè ha una leva maggiore sulla ruota nel momento dell’azione frenante, ovviamente a parità di impianto, senza contar, inoltre, che riesce a smaltire il calore più facilmente. Tuttavia bisogna anche considerare che, sempre a parità di impianto, più il disco è maggiore e più sarà difficile riuscire a modulare la frenata. Questo è uno dei motivi per cui molti biker preferiscono restare con dischi di diametro ridotto. Da ricordare, inoltre, nel caso si voglia passare ad un diametro maggiore, di considerare la dimensione massima che consente il produttore della forcella.  

 Le appendici al manubrio

Ormai sono quasi definitivamente scomparse, ma non del tutto… Nel caso si volessero montare al manubrio le appendici, occorre chiaramente spostare verso l’interno le manopole. Nel caso queste ultime non avessero i collarini di bloccaggio si può procedere sollevando la manopola da entrambe le estremità, con le dita o con un attrezzo sottile, e quindi fare penetrare tra manopola e manubrio dell’alcool, eventualmente utilizzando una siringa. A questo punto, prima che l’alcool si asciughi, basta ruotare con forza la manopola verso l’interno per riuscire a spostarla per quel tanto che basta per permettere l’alloggiamento delle appendici, che andranno poi bloccate con un’angolazione di circa 5° rispetto al piano orizzontale. Da ricordare che le manopole quando vengono maneggiate tendono a deformarsi in lunghezza, quindi sarà conveniente misurarne la lunghezza prima di spostarle. Al termine, infine, occorre spostare i comandi cambio e le leve freno per la stessa misura dello spostamento delle manopole.  

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 Scricchiolii sulla bici

Se si sente uno scricchiolio nella zona del movimento centrale la prima cosa da fare è quella di smontare la guarnitura e il movimento centrale, dare una bella ripulita, applicare il grasso e rimontare il tutto. In caso di movimento centrale con calotte filettate, nel caso il rumore persista potrebbe essere dovuto ad un filetto del telaio sporco dei residui del filetto della calotta o della vernice del telaio. In questo caso si può provare a pulirlo utilizzando una lima per filetti, che è possibile reperire presso un ferramenta, acquistandola in funzione della misura del passo del filetto. In caso di movimento centrale di tipo press-fit, quindi con calotte inserite a pressione, lo scricchiolio potrebbe essere dovuto alla plastica delle calotte che si è snervata, per cui in questo caso converrà sostituire il movimento centrale. Tuttavia il rumore potrebbe anche provenire dall’accoppiamento tra la pedivella ed il perno, quindi sarà da controllarne il serraggio stando, però, attenti a non esagerare con la coppia di serraggio. E’ utile, infine, verificare anche i bulloni delle corone, il perno dei pedali e, in caso di una full, anche gli snodi del carro ammortizzato. 

 La pressione delle coperture

La pressione alla quale vanno gonfiate le coperture dipende da tanti fattori: il peso del biker, il terreno da affrontare, se si utilizzano camere d’aria o tubeless. E’ conveniente partire da una pressione in funzione del proprio peso e poi prendere in considerazione il tipo di fondo del terreno che si dovrà affrontare: se è molto sconnesso converrà utilizzare una pressione più bassa rispetto a quella che si utilizzerebbe per un terreno più scorrevole, considerando, però, l’eventuale rischio di una pizzicatura nel caso si utilizzino le camere d’aria. Ovviamente se si utilizzano i tubeless si può scendere a valori di pressione più bassi ma non eccessivamente per evitare derive laterali delle coperture, che influenzerebbero la guidabilità del mezzo. Generalmente all’anteriore si può utilizzare un valore di pressione di due decimi di bar in meno rispetto al posteriore. Si potrebbero, inoltre, fare diverse prove, per uno stesso percorso, prendendo nota dei valori di pressione utilizzati e delle impressioni di guida.  

 La trasformazione in tubeless

Quando si vuole trasformare una copertura in tubeless, prima di inserire all’interno il sigillante converrà prima provare a gonfiarla. Si potrebbe, infatti, incontrare qualche difficoltà in questa fase per cui si potrà inserire al suo interno una camera d’aria, senza quindi aver sprecato il sigillante ed essere costretti a ripulire il tutto. Una volta inserita e gonfiata la camera d’aria, il tallone del copertone aderirà facilmente al bordo del cerchio, quindi basterà sgonfiare e togliere la camera d’aria sganciando il copertone da un solo lato del cerchio. A questo punto, una volta inserito il sigillante, quando si andrà a rigonfiare la copertura aderirà al cerchio più facilmente.  

 La sostituzione di cavi e guaine con passaggio interno al telaio

Nel caso si volessero sostituire i cavi e le guaine della trasmissione su un telaio con passaggio interno dei cavi senza la presenza di una guaina di guida, si potrà procedere in questo modo. Partendo dal cavo del cambio, si sfila la sola guaina, lasciando il cavo al suo posto. Quindi si inserisce la nuova guaina utilizzando il vecchio cavo come guida. A questo punto si può sfilare il vecchio cavo ed inserire il cavo nuovo, utilizzando la nuova guaina come guida. Allo stesso modo si può procedere per il cavo del deragliatore.  

 Raggi da ritensionare

Nel caso in cui, durante la guida, si avvertisse una certa imprecisione della bici, la cosa potrebbe essere dovuta ad un cattivo tensionamento dei raggi, anche nel caso di ruote nuove. Per cui converrà procedere ad un controllo della tensionatura, da far eseguire possibilmente da mani esperte e tenendo presente, cosa che sicuramente un bravo meccanico saprà, che i nipples in ergal non consentono tensionature elevate, cosa invece possibile con i nipples in ottone.  

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