Qual è il set-up perfetto per una gara di lunga durata? Con la Cape Epic in arrivo, leggendaria marathon a tappe, Yanick Gyger, il meccanico personale di Nino Schurter, spiega come preparare la bici per affrontare questo tipo di gara, utilizzando come riferimento la Scott Spark RC 900 World Cup che Schurter porterà in gara proprio nella marathon sudafricana.
La Scott Spark RC 900 World Cup utilizzata da Nino Schurter è una full pensata per un utilizzo in ambito XC/marathon, un mezzo quindi polivalente in tale ambito di utilizzo ma che richiede comunque alcune modifiche per affrontare una marathon a tappe rispetto ad una gara XC. Vediamo quali.
Innanzitutto Nino Schurter preferisce adottare, per le marathon, una minore pressione per le sospensioni, in modo da avere un mezzo con maggiore sensibilità nell’assorbimento dei piccoli urti, che sono innumerevoli in una gara di lunga distanza rispetto ad una cross country. In questo caso, però, ritorna utile aggiungere qualche token all’interno della forcella, in modo da aumentare la progressione della sua corsa soprattutto verso il fine corsa.
Per una marathon è opportuno che le gomme abbiano una maggiore protezione sui fianchi, con l’aggiunta di una quantità extra di liquido sigillante a favore di una maggiore protezione. Nino utilizza come gomme le più robuste Maxxis Aspen 29 x 2.25″ 120TPI EXO TR con 80 ml di sigillante per gomma.
Per quanto concerne la trasmissione, Nino Schurter per la Cape Epic preferisce adottare corone più piccole, ad esempio da 34 o 36 denti, grazie anche al fatto che la trasmissione Sram Eagle gli garantisce un ampio range di rapporti.
A differenza di una gara XC, in cui gli atleti sono supportati, ad ogni giro, dai meccanici, in una marathon devono per lo più essere autosufficienti. Quindi devono portarsi gli attrezzi e i ricambi che potrebbero fare la differenza in caso di problemi tecnici, anche perché in una marathon a tappe occorre terminare la tappa per poter correre in quella successiva.
Per far fronte ad eventuali forature, Nino adotta il kit antiforatura per tubeless Sahmurai S.W.O.R.D.. Si adatta perfettamente all’interno del manubrio e in caso di foratura si inserisce all’interno del foro e ripara immediatamente ciò che il sigillante non riesce a riparare.
Pur con un peso aggiuntivo, Nino utilizza un misuratore di potenza integrato alla guarnitura e collegato al gps Garmin, in modo da analizzare le sue prestazioni al termine della tappa. La scelta di Nino è caduta sullo Sram XX1 Eagle Powermeter con pedivella da 175 mm di lunghezza e corona da 36 denti.
Sotto il supporto del Garmin trova posto anche una falsa maglia, in caso di rottura della catena.
Per garantirsi una rimozione rapida della ruota anteriore, il team utilizza un perno RockShox Maxle Ultimate mentre al posteriore viene adottato un perno Syncros Thru Axle Removal dotato di una chiave Torx T25 integrata.
La camera d’aria di ricambio viene inserita in un sacchetto di plastica o in un borsello sottosella.
Una fascia di nastro adesivo impermeabile viene avvolta attorno al reggisella, sempre utile per una riparazione di fortuna.
Topeak, sponsor del team SCOTT-Sram, fornisce il portaborraccia in carbonio Shuttle, il borsello sottosella Weather Proof DynaWedge. Vi è, infine, la mini pompa Topeak Race Rocket MT montata accanto al portaborraccia.
Per l’idratazione viene utilizzata una borraccia da 0,7 litri, più grande rispetto ad una consueta borraccia da 0,5 litri, mentre uno speciale nastro protettivo protegge il tubo obliquo da eventuali sassi.
Come multitool Nino Schurter adotta l’AllInMultitool (da noi recentemente testato qui) e personalizzato appositamente per l’atleta svizzero. Si infila all’interno della cavità della guarnitura e consente di intervenire sulle parti fondamentali della bici. Per i dettagli su questo attrezzo vi rimandiamo alla lettura della nostra recensione.
Non manca una cartuccia di Co2 per un gonfiaggio veloce e delle fascette che possono rivelarsi utili se, ad esempio, si dovesse rompere la chiusura di una scarpa o anche nel caso di un grosso taglio di una gomma. Infatti in tale circostanza potrebbe essere sfruttato un pezzo di plastica preso da un tubetto di dentifricio da utilizzare come toppa di riparazione per la gomma mentre le fascette serrate intorno a gomma e cerchio possono essere sfruttate per bloccare la fuoriuscita della camera d’aria attraverso il taglio.