RDR Italia nasce dall’esperienza di Nicolas Jeantet, ex biker del Team Mapei che vanta anche titoli tricolori, e suo padre Vincenzo, che dopo i tanti anni passati sui campi di gara hanno deciso di unire le proprie esperienze e competenze per la realizzazione di telai con il principale obiettivo di fornire prodotti di alta qualità e all’avanguardia. A tale scopo si avvalgono dei feedback degli atleti e realizzano i propri telai completamente in Italia e con materiali al 100% italiani. Ma non basta perché i telai vengono realizzati a mano ed a richiesta anche su misura, in modo da fornire ai propri clienti telai unici e personalizzati in ogni dettaglio. Tra le loro realizzazioni ci hanno inviato la Ares LTD.

Descrizione

La Ares LTD rappresenta, per RDR Italia, l’evoluzione del modello Ares. Una piattaforma XC/marathon che, come detto in apertura, oltre ad essere disponibile in tre taglie è anche proposta dal produttore con misure personalizzate in funzione della corporatura del biker.

Viene venduta, inoltre, sia come solo telaio che come bici completa, con allestimento completamente personalizzabile che, nel nostro caso, si fregiava di componenti al top di gamma.

Il telaio è realizzato a mano in carbonio ad alto modulo Toray T800 e T1000 monoscocca con finitura in Twill e grafiche personalizzate su richiesta del cliente. Spiccano le dimensioni generose delle tubazioni e del nodo di sterzo a favore della massima rigidità. Da sottolineare che il telaio gode di garanzia a vita per il primo proprietario e garanzia di due anni sulla verniciatura.

Cavi e guaine sono instradati internamente al telaio attraverso un passacavi in ergal, che viene forato in fase di montaggio a seconda delle necessità, in modo da evitare il passaggio di impurità nei fori non necessari.

I mozzi sono di tipo Boost e questo, in aggiunta alla generosa larghezza del carro, consente di adottare ruote da 27.5+ in alternativa a quelle da 29″. Ad ogni modo è disponibile anche uno specifico kit adattatori per perno posteriore da 12 x 142 mm, fornito a parte.

L’escursione ad entrambe le ruote è pari a 100 mm. Al posteriore è gestita da uno schema a fulcro singolo, con il carro che è in pezzo unico, quindi privo di snodi tra foderi superiori ed inferiori. Uno schema denominato Flexy in quanto si basa su una flessione controllata dei foderi superiori senza rischi di rottura oltre a consentire una riduzione del peso. I perni, inoltre, sono dotati di cuscinetti ceramici a favore del minimo attrito.

Il rocker link è caratterizzato dalla presenza di un eccentrico in corrispondenza dell’attacco inferiore dell’ammortizzatore, che consente di variare di 0,5° l’angolo di sterzo della Ares LTD.

Il montaggio ricevuto in test si basa su una forcella RockShox SID World Cup, con regolazione del ritorno e della compressione, con comando remoto al manubrio per il bloccaggio.

Come ammortizzatore troviamo il leggerissimo DT Swiss X 313 Carbon, con regolazione del ritorno e della compressione sulle tre posizioni Open, Drive e Lock.

Le ruote sono costituite da cerchi realizzati in casa RDR Italia, gli XXLarge Carbon con canale interno da 28 mm di larghezza, hookless e tubeless ready.

Sono assemblate con mozzi Carbon Ti X-Hub SP e con 28 raggi Sapim CX Ray a diametro variabile e a testa dritta. Sono gommate, infine, con Maxxis Ikon EXO TR 29 x 2.20″.

La trasmissione è interamente SRAM. Troviamo la XX1 Eagle Gold, quindi a 12 velocità con cassetta 10-50T e guarnitura con corona da 32 denti.

Anche i freni a marchio SRAM, con i Level Ultimate mentre i dischi flottanti da 160 mm ad entrambe le ruote sono della taiwanese Alero, specializzata nella produzione di componentistica e minuteria di cui RDR Italia è distributore esclusivo per l’Italia.

Al posto di guida troviamo un manubrio anch’esso prodotto direttamente da RDR Italia, il Fibra Race 3k in carbonio da 740 mm di larghezza, abbinato a manopole ESI Grips in silicone e ad un attacco manubrio a marchio Alero, il Decibel Ultralight da 90 mm di lunghezza.

La sella è una Selle San Marco Aspide Carbon FX, con scafo e carrello in carbonio, e poggia su un reggisella, anch’esso in carbonio e realizzato da RDR Italia, il Fibra Race 3k.

Specifiche

Telaio: Carbonio alto modulo HM Toray T800 e T1000 monoscocca con finitura in Twill fatto a mano
Escursione ant.: 100 mm
Escursione post.: 100 mm
Forcella: RockShox SID World Cup
Ammortizzatore: DT Swiss X 313 Carbon
Comando cambio: SRAM XX1 Eagle Gold, 12 v
Cambio: SRAM XX1 Eagle Gold
Guarnitura/Movimento centrale: SRAM XX1 Eagle Gold, 32T / Press-Fit
Cassetta pignoni: SRAM XX1 Eagle Gold, 10-50T, 12v
Catena: SRAM XX1 Eagle Gold
Freni: SRAM Level Ultimate, dischi Alero RO-142 160/160 mm
Cerchi: RDR Italia XXLarge Carbon, 28c
Raggi: Sapim CX Ray, 28, 1.8/1.5/1.5 mm
Mozzi: Carbon Ti X-Hub SP – 15 x 110 / 12 x 148 mm
Coperture: Maxxis Ikon EXO TR 29 x 2.20″
Manubrio/manopole: RDR Italia Fibra Race 3k, 740 mm / ESI Grips
Attacco manubrio: Alero Decibel Ultralight, 90 mm
Serie sterzo: Alero integrata
Reggisella: RDR Italia Fibra Race 3k
Sella: Selle San Marco Aspide Carbon FX
Peso: 9,6 kg (taglia M)
PREZZO: € 11.490,00

Geometrie

Taglie disponibili: XS/S-M-L/XL
Tubo sella: 425-470-500 mm
Orizzontale virtuale: 550-590-615 mm
Angolo sterzo: 69,5°-70°-70,3°
Angolo piantone: 74°-73,8°-73,5°
Tubo sterzo: 95-105-120 mm
Carro posteriore: 435-436-436 mm
Reach: 390-410-430 mm
Stack: 579-587-597 mm

Info: www.rdritalia.it

Il test

In sella

La Ares LTD ci ha stupiti prima ancora di salirvi in sella, quando abbiamo ricevuto la scatola, in quanto dopo averla tirata fuori ci siamo resi conto che la scatola pesava quasi più della bici stessa. Ciò non solo perché RDR Italia ha utilizzato per la spedizione una scatola più consistente rispetto a quelle consuete in cartone, visto anche l’elevato valore del mezzo, ma soprattutto perché in effetti già solo sollevando da terra la bici ci si rende conto della sua estrema leggerezza pur essendo una full. Al di là della leggerezza, dal punto di vista estetico ci rendiamo conto di aver a che fare con una realizzazione di estremo pregio, non solo per i materiali adottati ma anche per le forme scelte per le tubazioni.

Con il posizionamento in sella ci siamo trovati bene fin da subito, condividendo la larghezza del manubrio ed il cablaggio adottato per l’instradamento di cavi e guaine, che sembra ben studiato. Le protezioni del telaio sono inesistenti, ma non possiamo immaginare che RDR Italia non vi abbia pensato, visto l’elevato valore del mezzo, per cui presumiamo che vengano poi predisposte all’atto dell’acquisto.

Per la regolazione del SAG della forcella, come di consueto RockShox ci viene incontro con la presenza sia della scala graduata posta sullo stelo che delle indicazioni consigliate in funzione del peso del biker e poste su una comoda etichetta sul fodero sinistro. Per quanto riguarda, invece, il SAG dell’ammortizzatore DT Swiss non fornisce alcun supporto in merito alla regolazione oltre all’O-ring di visualizzazione dell’affondamento effettivo, per cui siamo partiti da un valore del 20% trovandoci poi bene una volta sul campo.

In pianura

L’accelerazione della Ares LTD è a dir poco esaltante ed al livello di una front, non soltanto per il peso molto contenuto ma anche per una risposta rigida, dal punto di vista torsionale, del telaio che invoglia a continui rilanci, senza dover attivare necessariamente la piattaforma stabile di pedalata dell’ammortizzatore. Volendo ci si può, invece, avvalere del bloccaggio della forcella, visto che lo si può comandare direttamente dal manubrio, per i rilanci più repentini. A questi così alti livelli si potrebbe desiderare solo un comando remoto per bloccare anche l’ammortizzatore dal manubrio.

In tale ambito si fanno valere anche le ruote leggerissime e le gomme molto scorrevoli, specialmente se le si converte in tubeless, riducendo ulteriormente i pesi delle masse rotanti.

In curva

L’ampio canale del cerchio sottrae solo qualcosa all’agilità che la Ares LTD dimostra nell’attraversamento dei single-track più tortuosi, dove diventa imprendibile forte di un carro compatto e di angoli prettamente XC che riducono l’interasse, oltre che della già menzionata rigidità esemplare del telaio.

Nelle curve più veloci le quote geometriche adottate si fanno chiaramente sentire e conferiscono al mezzo quel carattere racing che ci si aspetta. In questi casi vengono comunque in aiuto l’ottimo bilanciamento, il manubrio di larghezza generosa per l’ambito di utilizzo e l’ampio canale del cerchio, che contribuisce ad aumentare l’impronta a terra delle gomme, già di per sé di ampia sezione.

In salita

Inutile dire che in questo contesto la Ares LTD è in grado di scalare anche le erte più ripide con ritmi di assoluto riferimento. Lo fa con una disinvoltura che le è donata da pesi contenuti (non solo quello complessivo ma anche quello delle masse rotanti) e da un elevato rendimento in pedalata, facendo valere l’assorbimento delle asperità offerto dal carro ammortizzato ma anche l’aderenza tipica di questo formato ruota.

Se poi il fondo è scorrevole si può bloccare forcella ed ammortizzatore per godere di quei rilanci fulminei che faranno la propria gioia ed il dolore di chi insegue.

In discesa

Angoli prettamente cross country farebbero pensare ad un mezzo in grado di mettere in difficoltà il biker in tali contesti, ma la Ares LTD ci mette il massimo impegno a rendere le cose più facili grazie ad un bilanciamento riuscito del mezzo che insieme alla rigidità strutturale ed alla qualità delle sospensioni fa la gioia di chi spinge a fondo e ricerca traiettorie precise e un appoggio stabile.

Sono di aiuto anche l’assorbimento garantito dall’ottimo manubrio in carbonio e le sezioni generose delle gomme, mentre in frenata la Ares LTD mantiene bene la traiettoria impostata senza scomporsi minimamente.

Conclusioni

Ci rendiamo perfettamente conto di avere a che fare con un prezzo di acquisto decisamente non per tutte le tasche, ma è pur vero che qualità costruttiva, personalizzazioni disponibili, messa a punto e scelta dell’allestimento sono di livello elevato per questa Ares LTD che è in grado di soddisfare appieno il biker alla ricerca di una mtb da altissime prestazioni in salita ma che poi non risulti limitante in discesa.