Bontrager è sicuramente tra i marchi che hanno fatto la storia della mountain bike. Una passione, quella di Keith Bontrager, derivatagli dai suoi trascorsi nel motocross che lo portò poi a realizzare componenti ed accessori di elevata qualità per la bici. Un’eredità che è stata poi raccolta da Trek, che ha acquisito il marchio proseguendo nella realizzazione di questi prodotti. Parlando dei caschi, è incredibile quanto sia vasta la sua gamma, che propone soluzioni per diverse discipline, come il Quantum MIPS qui in test.

Descrizione

Con il Quantum MIPS, Bontrager propone un casco versatile, pensato per un utilizzo dal cross country al trailride più spinto.

Un casco dalla forma avvolgente e con un disegno che prevede una generosa protezione per la nuca.

La protezione dagli impatti è affidata ad uno scheletro in materiale composito stampato con l’aggiunta della tecnologia MIPS (Multi Directional Impact Protection System), una tecnologia introdotta nei caschi da mountain bike qualche anno fa, ormai adottata da diversi marchi e caratterizzata da uno strato a basso attrito che viene posizionato all’interno del casco (la pellicola in plastica gialla visibile nella foto in basso) e che ha l’obiettivo di ridurre la forza degli impatti angolari che subisce la testa ed evitare quindi gravi lesioni cerebrali.

Un casco che adotta la tecnologia MIPS è costituito da tre componenti principali: un rivestimento interno, un rivestimento a basso attrito e un sistema di fissaggio elastomerico tra di essi. In caso di impatto angolato, il sistema di fissaggio elastomerico si estende per consentire al rivestimento interno di ruotare in maniera indipendente intorno alla testa del biker e reindirizzare l’energia. Anche se il sistema si muove solo di pochi millimetri, i test hanno dimostrato che i caschi dotati di questa tecnologia sono in grado di ridurre la quantità di forza di rotazione che può essere trasferita al cervello in taluni impatti.

Per la ventilazione il Quantum MIPS adotta 14 ampie prese d’aria con canali interni strategici e profondi.

Per la regolazione della calzata il casco si basa sul sistema di regolazione Headmaster, progettato per consentire di impostare con una sola mano sia la regolazione in altezza che la circonferenza.

La chiusura è invece affidata ad una classica clip.

Le imbottiture interne sono in tessuto sintetico e con trattamento anti umidità, oltre che rimovibili per un eventuale lavaggio.

La visiera è anch’essa rimovibile e in dotazione ci sono anche due tappi nel caso si voglia utilizzare il casco senza visiera.

Il peso da noi rilevato, in taglia 54-60, è stato di 352 grammi. Il Quantum MIPS è disponibile nelle taglie 51-57, 54-60 e 58-63 ed è proposto nei colori Black, California Sky Blue, Green Light/Vis, Slate/Tour Yellow e Visibility Yellow. E’ in vendita al prezzo di € 99,99. Il Quantum MIPS, infine, è coperto da garanzia Crash Replacement, che prevede la sua sostituzione gratuita entro il primo anno dall’acquisto in caso di incidente.

Info: www.trekbikes.com/it/it_IT/bontrager

Il test

Il Quantum MIPS sfoggia una costruzione al top della qualità, con un peso secondo noi elevato per un ambito di utilizzo XC ma nella media per una destinazione d’uso più trailride. Il disegno offre una buona sensazione di robustezza, grazie anche alla presenza di un numero limitato di aperture per la ventilazione rispetto ad un casco prettamente da XC ma che sfoggiano comunque una forma ampia.

La calzata ci è apparsa perfetta fin da subito. Il pomello di regolazione posteriore è di facile utilizzo anche usando i guanti ed anche le fascette di ritenzione sono molto pratiche da regolare grazie alle clip presenti su di esse, che basta aprire per poter poi regolare la lunghezza delle fascette.

Il comfort si è dimostrato di alto livello, con le imbottiture che si sono rivelate confortevoli e non hanno generato alcun tipo di pressione fastidiosa. Ottimo il responso anche in abbinamento con diversi modelli di occhiali, le cui astine non vanno ad interferire con l’interno del casco.

Anche la stabilità del casco ci ha convinto pienamente. La ventilazione si è attestata su ottimi livelli e questo ci ha un po’ sorpresi, visto che il casco non presenta un numero elevato di aperture, rispetto ad esempio ad un casco specifico da cross country. Probabilmente il Quantum MIPS sfrutta molto bene le canalizzazioni ricavate al suo interno, ben evidenti da un’attenta osservazione. Abbiamo apprezzato, inoltre, la presenza dei particolari inserti riflettenti posti sul retro, senz’altro utili per rendersi più visibili in condizioni di scarsa illuminazione su strada.

La visiera purtroppo non è regolabile, ma la si può rimuovere del tutto nel caso in cui si voglia sfruttare il casco per una uscita prevalentemente su asfalto. In questo caso si possono sfruttare i comodi tappi in dotazione per coprire le sedi di aggancio della visiera.

Il Quantum MIPS si è dimostrato, secondo noi, una valida soluzione per un utilizzo dal trailride all’all mountain. Un casco che presenta elevate caratteristiche qualitative che in rapporto al prezzo lo rendono senza dubbio una scelta efficace per tale ambito di utilizzo.