Zerowind MTB Cup – #5: Kristian Hynek inaugura l’albo d’oro della 3Epic

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Il ceco del Topeak Racing Team domina la prima edizione della Tre Cime di Lavaredo MTB Marathon. Assolo della compagna di squadra Sally Bigham nella prova femminile. La pioggia e il freddo non hanno fermato i partenti, che ad Auronzo di Cadore hanno firmato un’impresa epica.

Si chiama “3Epic” e il nome non ha tradito le attese. Anzi, la gara che si è svolta oggisabato 5 settembre, ad Auronzo di Cadore (BL), si è rivelata tre volte epica: lo è stata per i tantissimi biker che hanno preso il via nonostante la giornata di pioggia e freddo – probabilmente la peggiore di questa estate -, lo è stata per l’organizzazione, che alla prima edizione si è trovata a far fronte ai capricci di madre natura, e lo è stata per le centinaia di volontari impegnati sugli 85 chilometri del marathon e i 56 del classic. La prima Rudy Project 3Epic Tre Cime di Lavaredo MTB Marathon se la porteranno nel cuore i due top rider del Topeak Racing Team, il ceco Kristian Hynek e la britannica Sally Bigham, veri mattatori della giornata, ma di sicuro se la porteranno nel cuore tutti i rider, consapevoli di aver firmato un’impresa epica anche solo per aver provato a partire sotto una pioggia scrosciante e nuvoloni ancor più neri all’orizzonte.

Proprio per la situazione meteo particolare, l’organizzazione ha fatto slittare la partenza della gara marathon di alcuni minuti, per permettere al gruppo di essere guidato, nella prima parte, dalla “safety car”, e poi lasciar sfogare il plotone sulla salita di Pian dei Buoi. Fortunatamente, le postazioni di controllo lungo tutto il percorso, segnalavano il meteo in graduale miglioramento, e le soluzioni alternative già messe da tempo in cantiere – il cosiddetto piano B – sono finite nel cassetto. Le cinque salite e lo spettacolare Lavaredo Supertrail – la discesa che dalla base delle Tre Cime riscendeva la Val Marzon – sono diventate lo straordinario teatro del percorso marathon.

Kristian Hynek, Roel Paulissen, Damiano Ferraro, Tony Longo, Alban Lakata, Massimo Debertolis, Mattia Longa, Walker Travis e Ivan Degasperi sono stati coloro che hanno animato la prima parte di gara ma tutti, uno ad uno, hanno dovuto cedere il passo a uno scatenato Hynek, che scollinava in solitaria già a Pian De Sera, seconda asperità di giornata. “Mi sentivo bene, ho provato ad alzare il ritmo e vedere come andava”, racconta fine gara Hynek ai microfoni diPaolo Malfer e Paolo Mutton, “Sono andato a tutta, ma si sa come sono le gare: puoi saltare da un momento all’altro, andare in crisi di fame, forare o cadere!”.

Caduta che si è puntualmente verificata nella discesa successiva, in un tratto che lo stesso campione ceco ha definito “innocuo”, ma che non ha compromesso la sua cavalcata, proseguita anche sulla salita verso Forcella Maraia, poi verso Forcella Alta e fino al Rifugio Auronzo, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo.

Ai meno quindici il distacco sugli inseguitori mostrava il conto della stupefacente condotta di gara di Hynek: 4 minuti sul sudafricano Walker Travis (Full Dynamix), 6 su Tony Longo (I.Idro Drain Bianchi), e via via dietro i vari Roel Paulissen, il campione del mondo Alban Lakata e Mattia Longa (Silmax X-Bionic Racing Team). “Wow! Mi è piaciuta moltissimo la picchiata finale”, prosegue nel racconto il vincitore. “Ho cercato di non prendermi rischi e restare lucido, ma sapevo del vantaggio e sono sceso restando concentrato”.

Dopo 4 ore 20 minuti e 54 secondi Hynek tagliava il traguardo posto sotto all’interno del Palazzo del Ghiaccio di Auronzo, al coperto e applaudito dai tanti che sono voluti restare all’asciutto in attesa dell’arrivo dei propri beniamini, che fossero i campioni delle ruote grasse o amici, mariti, mogli, fidanzati impegnati in gara, che forse non avranno chiuso nella top ten di nessuna classifica, ma porteranno con se negli anni una storia da raccontare e mostrando il numero ancora sporco di fango, potranno dire: “Alla prima edizione della 3Epic io c’ero!”.

primo Hynek

A 2’47’’ giungeva Walker Travis, seguito da Tony Longo (a 5’01’’), quindi il belga Roel Paulissen (Torpado Factory Team) e Alban Lakata (a 10’18’’), che si è immediatamente complimentava con l’amico e compagno di team.

Queste le dichiarazioni dei primi della classe

Walker Travis: “Ho fatto un fatica all’inizio, poi dalla seconda parte di gara ho iniziato ad ingranare e sono riuscito a conquistare il secondo posto. Ringrazio il mio team manager Mauro Bettin, perché nell’ultima settimana mi ha dato tanti consigli sulle cose da fare e da non fare in gara”.

Tony Longo: “Sono contento del podio, perché è stata una gara molto dura, per la pioggia e per il percorso impegnativo”.

Roel Paulissen: “Ho fatto la mia gara, cercando di tenere il ritmo di Hynek. Poi mi sono reso conto che la gamba non era quella dei giorni migliori (ha avuto qualche problema fisico nei giorni scorsi, ndr), perciò ho deciso di tirare i remi in barca e andare del mio passo”.

Alban Lakata: “Ho dato tutto e non ho risparmiato le mie forze. Ho provato a fare la mia gara, ma a metà ho sofferto un po’ di mal di schiena, per quello ho dovuto abbassare il ritmo. Però posso dire di essermi divertito tantissimo sull’ultima discesa, molto di più di quando la provai qualche settimana fa”.

Senza storia la gara femminile, un assolo di Sally Bigham (Topeak Racing Team), che ha visto in faccia la lituana Katazina Sosna “Sulla linea di partenza e basta”, dice a fine gara. “Quando mi sono svegliata ho visto la pioggia, durante il riscaldamento pioggia, al via pioggia: avrei voluto morire!”, scherza la britannica. “E’ stata una gara molto dura, ma non cambio idea sul percorso: è bellissimo, in un posto magnifico che non conoscevo e in cui mi piacerebbe tornare”.

Bigham all'arrivo

Grande soddisfazione e un briciolo di emozione anche per il primo degli amatori, il trentino Ivan De Gasperi del Team Todesco, reduce dal campionato mondiale XCO. “Mi sono messo in gioco su una gara troppo lunga per il mio livello di allenamento. I primi quaranta chilometri sono andato molto bene, ero con i primi, poi mi si è spenta la luce. Ma che emozione pedalare per buona parte della gara a fianco del campione del mondo Alban Lakata!”.

Oltre alla marathon, era in programma anche la 3Epic Classic, sui 56 chilometri e 2200 di dislivello. La vittoria è andata a Manuel Baldi (Team Todesco), accompagnato sul podio da Daniele Malusardi (Green Devils Team) e Gabriele Della Dora (Team Todesco), mentre tra le donne si è imposta la neo campionessa italiana marathon Lorena Zocca (SC Barbieri) davanti alla compagna di squadra Roberta Doris Cillo e a Luisa De Lorenzo Poz del Team Estebike Zordan.

Classifica assoluta maschile Rudy Project 3Epic Tre Cime di Lavaredo MTB Marathon

1 Kristian Hynek (CZE – Topeak Racing Team) 4h 20 minuti 54 secondi

2 Travis Walker (SAF – Full Dynamix) +2’47”

3 Tony Longo (ITA – I.Idro Drain Bianchi) +5’01”

4 Roel Paulissen (BEL – Torpado Factory Team) +9’41”

5 Alban Lakata (AUT – Topeak Racing Team) +10’18”

6 Mattia Longo (ITA – Silmax X-Bionic Racing Team) +14’12”

7 Alessandro Gambino (ITA – FRM Factory Team) +19’50”

8 Luca Ronchi (ITA – Repartosport Lee Cougan) +25’25”

9 Giacomo Antonello (ITA – Wilier Force Squadra Corse) +27’20”

10 Massimo Debertolis (ITA – Wilier Force Squadra Corse) +29’59”

Premiazione open maschile

Classifica assoluta femminile Rudy Project 3Epic Tre Cime di Lavaredo MTB Marathon

1 Sally Bigham (GBR – Topeak Racing Team) 5 ore 26 minuti 56 secondi

2 Katazina Sosna (LIT – Torpado Factory Team) +19’11’’

3 Maria Cristina Nisi (ITA – Team Ennebi Bike) +41’25’’

4 Chiara Mandelli (ITA – Becycle Team) +1h04’25’’

5 Simona Beretta (ITA – Wet Life) +1h41’28’’

Classifiche complete qui.

Prossima ed ultima prova il 13 settembre con la Val di Fassa Bike a Moena (TN).

(Photo credits: Alessandro Billiani)