La scorsa stagione è stato il miglior atleta italiano della Enduro World Series, Matteo Berta però non si monta la testa ed il suo obiettivo è quello di migliorarsi facendo tesoro delle esperienze accumulate nelle gare EWS gomito a gomito con i rider più forti del mondo. Una chiara determinazione che secondo noi lo porterà lontano.

Età: 23.

Vive a: La Salle (AO).

Musica preferita: Lose Yourself, Eminem.

Hobby: sci (alpinismo e nordico), attività in montagna, uscire con gli amici.

Percorso preferito: La Thuile (Valle d’Aosta).

Foto ©Saskia Dugon

MTB-VCO: Ciao Matteo, ci racconti quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike?

Matteo Berta: Ho iniziato ad andare in mountain bike all’età di 6 anni. I miei genitori andavano in bici (principalmente da strada) per hobby e così mi hanno rimediato una piccola mountain bike. Principalmente giravo nei prati con i miei fratelli, spesso facendo qualche danno ahah, ma divertendomi molto sin da subito.

MBV: Ti ricordi la tua prima gara e com’è andata?

MB: Avevo 7 anni. Ci aveva invitato il meccanico di biciclette dove i miei genitori erano soliti andare. Così abbiamo accettato. Ricordo che quando siamo arrivati volevamo quasi subito tornare a casa: erano tutti calzati e vestiti seriamente, mentre io avevo solo bici e casco (della Chicco ahah). Alla fine mi sono buttato nella mischia e mi sono divertito molto. Sono stato anche molto fortunato, perché molti degli altri bambini sono caduti in partenza e, uscendone fuori indenne ed avvantaggiato, sono arrivato al traguardo per primo. Ho fatto presto amicizia con altri bambini presenti e da quel giorno ho iniziato a fare altre garette per giovanissimi.

Foto ©Jonny Livorti

MBV: A stagione 2018 conclusa possiamo fare un bilancio piuttosto positivo per te, con un 5° posto ai Campionati italiani ed il 3° posto nel circuito Superenduro. Ci racconti un po’ la tua gara di S. Margherita Ligure?

MB: L’avvicinamento non è stato dei più facili. Reduce da una grossa caduta 10 giorni prima, avevo fatto le prove libere con il pollice legato con lo scotch al manubrio. La pioggia la mattina della gara ha reso il tutto più interessante ed incerto: il terreno era insidioso e scivoloso e questo non mi dispiaceva. Purtroppo io non ho avuto una gran giornata: gambe non al top e piccoli errori qua e là che però mi costavano secondi. Comunque dopo tre prove speciali eravamo ancora tutti vicini ed io ero quarto ad una decina di secondi dal primo e a qualche decimo dal podio. Sulla quarta prova speciale mi è caduta la catena e ho perso ulteriormente terreno. La quinta ed ultima prova speciale era una breve prova cittadina, perciò per me i giochi ormai erano fatti.

MBV: Due buone partecipazioni anche nell’Enduro World Series, a La Thuile e a Finale Ligure, dove hai concluso rispettivamente 35° e 23° tra i top rider in assoluto del circuito. Risultati che ti hanno consentito di classificarti come il migliore degli italiani a fine stagione, se consideriamo le origini sammarinesi di Nicola Casadei. Che esperienza hai accumulato in occasione di queste gare?

MB: Sicuramente sono le gare in cui si fa più esperienza, sia per il livello tecnico del percorso sia per il livello degli avversari. Girare ed avere la possibilità di competere con i migliori “rider” al mondo è il modo migliore per imparare e migliorare. E forse le cose più importanti le ho imparate durante le prove libere precedenti la gara, quando vedo scendere atleti del calibro di Sam Hill e cerco di osservarli e di “carpire” da loro qualche segreto. Le EWS sono le mie gare preferite, mi piacciono i percorsi e mi piace la modalità con la quale si svolgono le prove libere della gara: ogni rider può provare una sola volta ogni stage, così, al posto che gareggiare su un percorso imparato a memoria, si gareggia su sentieri che si conoscono molto poco interpretando sul momento quello che ci si trova davanti (altro elemento che permette di migliorare notevolmente).

Foto ©Superenduro

MBV: Qual è invece la più grande delusione che hai avuto lo scorso anno?

MB: Mmmh… direi che è stata il Campionato Italiano a Santa Margherita. Ovviamente il risultato non è stato dei peggiori possibili, però il campionato italiano è una “gara secca”, o si vince o si perde. È stata comunque una delle gare dalle quali ho imparato di più e farò tesoro di questi insegnamenti in futuro.

MBV: Qual è la gara del calendario italiano che ti piace di più?

MB: Le mie preferite sono Canazei e La Thuile. Amo i terreni di montagna e soprattutto alpini. Se dovessi sceglierne una, penso che direi La Thuile, sia per i percorsi tecnici, sia per il mio amore per la Valle d’Aosta.

Foto ©Jonny Livorti

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

MB: Dipende un po’ dal periodo. Diciamo dalle 13 alle 18 ore settimanali.

MBV: Ci descrivi la bici che hai utilizzato la scorsa stagione? Ed in quella che sta per iniziare?

MB: La scorsa stagione ho utilizzato una Santa Cruz Hightower LT. Quest’anno utilizzo una Mondraker Foxy XR29. Sono entrambe mtb con ruote da 29”, in taglia M e con 150 mm di escursione, ma sono abbastanza differenti l’una dall’altra. La Mondraker, che sto utilizzando ora, è più lunga ed ha un angolo di sterzo minore (“più aperta”), perciò è più stabile nei tratti veloci e molto ripidi o scassati, così come nelle curve a media-alta velocità di percorrenza e nei salti. Nello stretto ed a lente velocità, invece, le due sembrano abbastanza simili. Per quanto riguarda i componenti: utilizziamo freni e forcella Formula, ammortizzatore Öhlins, cerchi Noxon-Drc, manubrio Renthal, guarnitura Ingrid, reggisella telescopico Yep, pedali HT, manopole Ergon.

MBV: Quali obiettivi ti poni per la nuova stagione?

MB: Il primo obiettivo è quello di migliorare in generale sia sotto l’aspetto fisico, sia tecnico. Parlando di risultati, quest’anno mi piacerebbe riuscire a piazzarmi regolarmente nella top 20 in Enduro World Series. Farò solo le 4 tappe in Europa, e visto l’alto livello so che è un risultato difficile da ottenere, ma è giusto che sia così. L’altro grande obiettivo è il Campionato Italiano.

MBV: Grazie dell’intervista Matteo ed in bocca al lupo per questa nuova stagione!

MB: Grazie a voi, e crepi il lupo! Buona giornata a tutti.