Lo Junior Lorenzo Migliorini nonostante la giovane età ha già compiuto a livello agonistico imprese importanti, come la conquista del titolo italiano downhill di categoria. Imprese che lo proiettano in un futuro di buone prospettive che sicuramente non si faranno attendere molto.

Età​: 17.

Vive a​: Dicomano (FI).

Musica preferita​: rap, trap, rock.

Hobby​: andare in bici, ascoltare musica, maker con la stampante 3d.

Percorso preferito​: Abetone (PT).

MTB-VCO: Ciao Lorenzo, i nostri lettori sono curiosi di sapere quando e perché hai  cominciato ad andare in mountain bike. 

Lorenzo Migliorini: Ho cominciato 5 anni fa a fare downhill, avevo 13 anni. Ho scoperto il downhill, un giorno, mentre guardavo video su YouTube: mi imbattei in uno di downhill motivation, e dentro di me sentii quel brivido che mi fece capire che io ero fatto per questo sport. Lo dissi al mio babbo che approvò subito la mia decisione, mentre la mia mamma si  oppose perché aveva paura che mi facessi male. Ma io non mollai e mi ci  volle quasi un anno per convincerla, poi il natale successivo i miei  genitori mi regalarono la mia prima bici da downhill e un corso di discesa. 

MBV: Qual è stata la tua prima gara e che risultato hai ottenuto? 

LM: La mia prima gara fu a Pila il 24-25 giugno del 2017. Arrivai 15° di  categoria (Allievo) e 72° assoluto, con un tempo di 5’02’’632.

MBV: Ottime prestazioni per te lo scorso anno, con la conquista del titolo italiano Juniores. Ci racconti la tua gara di Sestola?

LM: Ho corso la gara di Sestola il 22-23 giugno 2019. Ricordo bene che ancor prima di arrivare sul campo mi sentivo bene, ero molto ottimista. Su  quella pista poi mi ero allenato moltissimo visto che Sestola dista solo 2 ore da casa mia. Le prove libere del venerdì andarono molto bene: mi  piacquero tantissimo le varianti che erano state fatte! Non mi aspettavo,  però, di arrivare primo nelle qualifiche del sabato nella categoria junior e  decimo assoluto! Da quel momento in poi la tensione si fece sentire. Domenica il giorno della gara ero molto teso, ma non dovevo  assolutamente farmi prendere dall’ansia, dovevo rimanere concentrato. Tra sabato e domenica aveva piovuto abbastanza, quindi decisi di non andare subito alle prove libere, ma di aspettare l’ultimo giro per vedere se la pista nel mentre si era un po’ asciugata.  
Fatto il giro decisi di mettermi tranquillo a non pensare a troppe cose, per  paura che l’ansia potesse incidere in modo negativo! Essendo uno degli ultimi a partire, sapevo che la pista sarebbe stata asciutta come il giorno delle qualifiche. Dopo essere arrivato in cima alla seggiovia e fatto lo stretching, mi piazzai sul cancelletto di partenza e come ogni gara mi dissi: “vola come una farfalla e pungi come un ape”. Mi sentivo molto bene, feci tutto il percorso senza mai perdere la  concentrazione e arrivato all’arrivo, esausto, sentii lo speacker dire secondo… pensai di essere arrivato secondo nella mia categoria, quando invece ero secondo assoluto provvisorio! Appena capii, scoppiai in lacrime di gioia perché ero riuscito a realizzare il mio sogno dopo soli pochi anni di downhill. Fu un’emozione unica e stupenda.

MBV: Ti sei messo in evidenza anche nell’iXS European DH Cup. Che esperienza hai  vissuto correndo in ambito internazionale? 

LM: L’esperienza di correre in ambito internazionale di sicuro ti fa crescere molto: il livello degli atleti esteri è molto alto e quindi ti confronti con persone più veloci, tecnicamente più preparate.  

MBV: Hai un idolo nel mondo del downhill? 

LM: Nel mondo del downhill sono un grande fan e stimatore di Greg Minnaar. Un uomo che ha una tecnica spettacolare e pulitissima, e che alla sua età ancora è competitivo con i rider di 20 anni.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento? 

LM: Di solito nel periodo scolastico, in pieno inverno, mi alleno 3 volte a  settimana in palestra. Quando il tempo migliora e compatibilmente con i  miei impegni scolastici, vado ad allenarmi in discesa su piste vicino casa.

MBV: Ci descrivi la bici che hai utilizzato la scorsa stagione? 

LM: La bici che ho utilizzato la scorsa stagione era una Trek Session 8.0 in  alluminio con ruote da 27.5″. E’ stata una bici che mi ha dato tantissime soddisfazioni sia in gara che negli allenamenti. La bici era montata con forcella e ammortizzatore Ohlins, le ruote erano della Bontrager, sia i cerchi che i mozzi, e i freni che utilizzavo erano i Formula R0 racing; come pedivelle avevo le Truvativ, invece il  cambio, la cassetta e la catena erano SRA GX a 7 velocità. I copertoni che di solito usavo erano i Magic Mary della Schwalbe.

MBV: Pensi che ci siano ancora margini di ripresa per questa stagione agonistica?  Quali obiettivi ti eri posto per quest’anno? 

LM: Penso che forse a settembre possa esserci qualcosa, ma ho paura non  prima! Sempre se tutti rispettiamo le regole emanate dal governo e se  manteniamo le distanze Per questa stagione 2020 mi ero allenato molto quest’inverno, con l’obiettivo di essere costante nei risultati. Avevo anche intenzione di fare meno circuiti proprio per essere più concentrato e competitivo.  

MBV: Grazie dell’intervista Lorenzo ed in bocca al lupo per le tue prossime gare!