E’ in costante crescita il numero di appassionati di outdoor che sfrutta la mountain bike per raggiungere le location più remote per catturare immagini di panorami mozzafiato o angoli di natura selvaggia. Nonostante gli attuali telefoni cellulari siano in grado di garantire fotografie di ottima qualità, c’è chi preferisce comunque non rinunciare alla qualità offerta da una fotocamera professionale o semi-professionale, per questo motivo ha anche l’esigenza di dotarsi di una soluzione di trasporto consona ma che garantisca al tempo stesso anche la praticità di trasporto di uno zaino idrico. La californiana MindShift Gear è specializzata in questo settore, proponendo le soluzioni più svariate, tra cui lo zaino SidePath da noi testato.

Descrizione

Presentato circa un anno fa, il SidePath è uno zaino dalle dimensioni contenute (26 x 47 x 15 cm) pensato per le uscite di media durata, realizzato esternamente con materiale idrorepellente con l’aggiunta di un rivestimento interno in poliuretano.

Lo scomparto principale è abbastanza ampio da contenere il necessario per l’uscita, quindi attrezzi per la manutenzione, una giacca, alimenti ed altro.

Al suo interno troviamo un vano separato in grado di contenere un tablet da 10″ oppure una sacca idrica da 1,5 litri di capacità.

Vi è poi un vano inferiore separato, altamente modulabile ed in grado di contenere una fotocamera di tipo Reflex con un obiettivo zoom standard.

Ciascuna delle due tasche laterali è in grado di contenere una borraccia oppure un treppiede compatto o monopiede, assicurandolo all’apposito gancio.

Il SidePath ha in dotazione anche una copertura per la pioggia.

Il peso da noi rilevato dello zaino è stato di 715 grammi. Il SidePath è disponibile nei colori carbone e rosso cardinale ed è in vendita al prezzo di € 111,99.

Info: www.mindshiftgear.com

Il test

Nonostante le dimensioni contenute e la presenza del vano dedicato alla fotocamera di tipo Reflex, il SidePath presenta un vano di carico sufficientemente capiente per poter affrontare un’uscita di media durata.

Lo spazio dedicato alla fotocamera è ben imbottito ed altamente modulabile grazie alla presenza di tre inserti in velcro, che consentono di personalizzare la sua capacità di carico in funzione delle proprie necessità. E’ possibile, ad esempio, utilizzare il vano per il trasporto di una Reflex e di un obiettivo, oppure sfruttarlo per contenere una fotocamera compatta superzoom con l’aggiunta di ulteriori accessori, ben separati dalla fotocamera.

L’accesso alla fotocamera avviene necessariamente togliendosi lo zaino dalla spalla, si apprezza comunque la possibilità di potervi accedere anche dall’interno dello zaino, sebbene quest’ultimo debba essere prima svuotato.

Il vano destinato alla sacca idrica è in grado di ospitare una sacca da 1,5 litri, quindi non di grandi dimensioni, mentre la tasca interna a zip è facilmente sfruttabile per separare dal vano principale gli attrezzi di maggior utilizzo.

Gli spallacci sono sufficientemente imbottiti, forse un po’ meno dello schienale. Li abbiamo trovati comunque comodi durante un’uscita di 4/5 ore.

Sia gli spallacci che la cinghia sternale sono ben regolabili. Manca purtroppo una cinghia alla vita, per cui l’unica ritenzione è affidata alla cinghia sternale, personalizzabile in altezza ma che da sola ha un po’ di difficoltà a mantenere stabile la parte inferiore dello zaino, quella occupata appunto dalla fotocamera, quando si percorronoo tratti impegnativi ad alta velocità.

Molto ben curata la copertura anti pioggia, che si richiude su sé stessa all’interno di una tasca che è possibile trasportare all’interno dello zaino.

Sul lungo periodo di utilizzo il SidePath, oltre a sfoggiare un comfort elevato, si è rivelato uno zaino compatto e leggero per poter trasportare in perfetta sicurezza una fotocamera Reflex lungo percorsi non particolarmente impegnativi.