Sam Blenkinsop, atleta di downhill, preferisce impugnare il manubrio della sua mtb senza guanti. Su di lui si è basata Deity Components per la realizzazione delle manopole Knuckleduster, per garantire quindi il massimo grip in ogni situazione. Noi pur avendo invece l’abitudine di utilizzare i guanti, abbiamo accettato volentieri di testarle per fornirvi le nostre impressioni.
Le Knuckleduster sono realizzate con la mescola TRC proprietaria del marchio Deity e improntata alla massima durata oltre ad un elevato grip.
La superficie interna presenta un particolare disegno conificato per garantire la massima stabilità una volta che il singolo collare di bloccaggio viene serrato sul manubrio. Collare che è posizionato sul lato interno del manubrio e realizzato in alluminio 6061 T6 con incisioni al laser.
La superficie esterna della manopola presenta zone differenziate dotate di zigrinature e alette, pensate per accoppiarsi ergonomicamente con il palmo e le dita della mano.
La manopola ha una lunghezza di 132 mm per un diametro esterno di 32 mm.
Il peso da noi rilevato della coppia di manopole è stato di 112 grammi. Le manopole sono disponibili nei colori nero, grigio, arancio, blu, rosso, verde, turchese. In vendita al prezzo di € 21,99.
Info: www.deitycomponents.com
Le manopole sono un componente molto particolare e assolutamente personale, in quanto rappresentano il punto di appoggio a cui dobbiamo molto del feeling con cui guidiamo la bici, in particolare in discesa. Ci troviamo per la prima volta a montare delle manopole dal diametro superiore rispetto a quelle che utilizziamo di preferenza, avendo le Knuckleduster un diametro all’incirca del 10% in più. In fase di installazione la manopola fa fatica ad essere completamente spinta sul manubrio, dobbiamo quindi dare qualche colpo finché non si avverte che è arrivata a battuta, questo per il particolare disegno conificato che ha consentito a Deity di utilizzare un solo collarino di bloccaggio interno senza pregiudicare la stabilità della manopola e a vantaggio del comfort di chi guida con il palmo al limite esterno della manopola, sebbene la manopola venga resa però più delicata agli urti. Ovviamente il montaggio viene completato serrando le viti sul collarino di ciascuna manopola.
Dopo un primo giro di “assestamento” delle mani per abituarsi a una presa diversa, abbiamo lentamente cominciato ad apprezzare il comfort offerto dal particolare disegno della superficie di appoggio. Abbiamo utilizzato, con queste manopole, guanti dal palmo estremamente sottile e privi di rinforzi anche per lunghi periodi in sella ed il vantaggio di non aver avuto calli indolenziti e inspessiti per il riding è stato notevole.
Ritornati poi per poco alle manopole a cui siamo abituati, abbiamo avvertito subito la mancanza della presa decisamente più morbida e confortevole offerta dalle Knuckleduster, oltre alla sensazione che le mani “rimpiangessero” una manopola più grossa. In qualche occasione abbiamo guidato senza guanti, ma con il palmo umido il grip è risultato ovviamente inferiore, inoltre abbiamo avuto una leggera sensazione di formicolio, consigliamo quindi l’uso di queste manopole con guanti.
Per quanto riguarda la tenuta della posizione possiamo dire che è stata eccellente: dal momento in cui abbiamo ben serrato i collarini non abbiamo mai dovuto regolare la posizione iniziale, mentre la robustezza laterale agli urti da appoggi o cadute è stata bassa, complice anche l’assenza di tappi di protezione all’estremità: su questo dettaglio è bastato un appoggio poco delicato per segnarne il bordo. Il consumo della superficie di appoggio, invece, è stato praticamente nullo, non ci sono segni di usura nonostante le numerose ore di impugnatura e la gomma è davvero morbida.
Nel complesso possiamo dire che si tratta di un ottimo prodotto difficilmente migliorabile, sicuramente consigliabile anche a chi non ha mani grandi ed è abituato a manopole molto sottili.