In test: Azonic World Force 318 + Predator

Azonic è uno dei marchi storici della mountain bike. Missy Giove, Steve Peat, Anne Caroline Chausson e Jason McRoy sono solo alcuni dei grandi atleti che hanno utilizzato prodotti a marchio Azonic. Un marchio riportato poi al vertice negli ultimi anni dal gruppo O’Neal, che ne è attualmente proprietario. Sono tante le proposte per la componentistica, tra cui l’accoppiata manubrio/attacco oggetto di questo test, che abbiamo avuto modo di poter provare per un lungo periodo.

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Descrizione

Il manubrio World Force 318 è pensato per un utilizzo dal trailride al gravity. Realizzato in alluminio 6061 T6 a doppio spessore, con il diametro di accoppiamento con l’attacco pari a 31,8 mm (da cui la sigla 318). E’ prevista comunque anche una versione FAT 35 con diametro di accoppiamento di 35 mm.

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Le estremità presentano diverse linee di taglio per un’eventuale personalizzazione della larghezza.

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E’ disponibile nella sola larghezza di 780 mm, con backsweep di 9° e upsweep di 3°. E’ offerto, inoltre, con rise da 18 o 36 mm. Il peso da noi rilevato con rise da 18 mm è stato di 333 grammi. E’ disponibile nei colori bianco, rosso, blu o verde ed è in vendita al prezzo di € 59,95.

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L’attacco manubrio Predator ricevuto insieme al manubrio è rivolto ad un utilizzo dall’XC all’all mountain, visto il suo peso estremamente leggero.

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Realizzato anch’esso in alluminio 6061 T6, con vistose lavorazioni CNC e loghi incisi al laser, presenta un’altezza del collare pari a 38 mm.

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E’ disponibile nelle lunghezze da 50 o 60 mm, con inclinazione di +/- 5°, a seconda di come venga montato.

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Il peso da noi rilevato nella lunghezza di 60 mm è stato di 119 grammi. E’ disponibile nei colori nero, rosso, blu o giallo ed è in vendita al prezzo di € 89,95.

Info: www.azonic.eu



Il test

Sia il manubrio che l’attacco presentano delle grafiche molto aggressive, con l’attacco che sfoggia inoltre un disegno molto ricercato.

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Per agevolare il centraggio del manubrio sul frontalino dell’attacco il World Force 318 presenta dei pratici riferimenti stampati lungo tutta la sua circonferenza, che grazie alla loro precisione aiutano non poco in questa operazione. Si apprezza, inoltre, la presenza alle estremità del manubrio di indicatori per un eventuale taglio, che noi però non abbiamo praticato, preferendo sfruttare il World Force 318 per tutta la sua larghezza e giovandoci di un elevato controllo del mezzo anche alle alte velocità. Per un utilizzo trailride e dovendo affrontare spesso dei tratti guidati potrà essere opportuno comunque accorciarlo a 740/750 mm.

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Il posizionamento delle mani sembra molto naturale, con le curvature del manubrio che ci sono apparse confortevoli durante la guida, non facendoci avvertire alcun tipo di affaticamento alle mani o ai polsi. Il feeling globale è stato ottimo sul campo, potendo contare su un manubrio molto pronto e preciso oltre che correttamente angolato e con un ridotto rialzo nel nostro caso (18 mm), dal momento che il sempre più diffuso utilizzo dei reggisella telescopici, oltre alle ruote di maggiore diametro, abbia ormai invertito quella che era la tendenza ad adottare manubri con un rialzo sempre maggiore.

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Avendolo avuto in test da oltre dieci mesi, possiamo affermare che anche la resistenza all’usura di questa accoppiata si è dimostrata su buoni livelli, visto che al termine del periodo di prova, smontando manubrio e attacco, non abbiamo notato particolari segni del serraggio di manopole, freni e comandi cambio nonché in corrispondenza del frontalino dell’attacco.

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Azonic è un marchio al quale i biker di vecchia data sono sicuramente affezionati, ma oggi grazie a queste sue realizzazioni si fa riscoprire anche dai più giovani, che troveranno in questa accoppiata manubrio/attacco una valida scelta anche in rapporto al prezzo.