Il cielo di Dubendorf si tinge di orange nella prima giornata di gare dei Mondiali di Ciclocross 2020, in corso di svolgimento questo sabato e domenica in Svizzera. Dominio totale dell’Olanda, che si prende tutte e tre le maglie iridate in palio oggi (donne juniores, uomini under 23 e donne elite) e conquista in totale ben 7 medaglie su 9 in gioco.
DONNE JUNIORES – E’ l’olandese Shirin van Anrooij la prima campionessa del mondo juniores di Ciclocross della storia. La grande favorita, campionessa d’Europa a cronometro su strada, a Dubendorf non delude le aspettative e domina sin dal primo chilometro di gara, vincendo il titolo iridato con ben 43” di vantaggio sulla seconda classificata, la compagna di squadra Puck Pieterse. Mentre Shirin van Anrooij prende il via subito dopo la partenza, la Pieterse recupera le due file di svantaggio e si porta a ruota della connazionale, seguite da un quartetto di inseguitrici tra cui l’azzurra Carlotta Borello. Al primo tratto in salita van Anrooij fa il suo attacco, a cui nessuna delle avversarie riesce a reagire: da quel momento in poi l’atleta orange si rende protagonista di una vera e propria cronometro, tagliando il traguardo completamente sola.
Terzo posto per Madigan Munro, che piega la concorrenza della francese Lina Burquier e della britannica Millie Couzens, conquistando la medaglia di bronzo. Le prime due, però, erano assolutamente irraggiungibili per lei.
Peccato per le tre azzurre in gara, due su tre nella Top 20 finale: 19esimo posto per Carlotta Borello, soddisfatta al termine del suo primo mondiale: “Sono riuscita a riscattarmi dalla delusione del campionato italiano – racconta l’azzurra – in un percorso veramente duro nonostante le apparenze”. 20sima Nicole Pesse e 22esima piazza per la figlia d’arte Lucia Bramati.
1 VAN ANROOIJ Shirin Pays-Bas en 38’34”
2 PIETERSE Puck Pays-Bas 53
3 MUNRO Madigan Etats-Unis 1:18
4 COUZENS Millie Grande-Bretagne 1:43
5 VAN EMPEL Fem Pays-Bas 2:12
6 BURQUIER Line France 2:12
7 NELSON Josie Grande-Bretagne 2:32
8 GUNSALUS Lizzy Etats-Unis 2:47
9 SCHREIBER Marie Luxembourg 3:01
10 DE WILDE Julie Belgique 3:20
UOMINI UNDER 23 – Dominio orange anche tra Under 23, con il trionfo di Ryan Kamp che supera il favoritissimo svizzero Kevin Kuhn di 36″. Il podio è completato dall’altro olandese Mese Hendrikx.
Era la gara nella quale l’Italia avrebbe potuto fare veramente bene, soprattutto con il campione italiano Elite Jakob Dorigoni: nonostante sia partito bene, viaggiando nel gruppetto di testa per gran parte della gara, è stato purtroppo fermato da diverse scivolate, senza poi riuscire a recuperare le posizioni perse.
Alla fine dei conti il migliore azzurro tra gli Under 23 è stato Antonio Folcarelli, campione d’Italia di categoria, che termina in 18esima posizione: “A causa di due cadute in partenza ho perso un po’ di terreno, ma sono riuscito a recuperare bene, fino ad arrivare nel gruppo del decimo. Poi purtroppo ho forato e sono scalato fino alla 18esima posizione. Rimango comunque soddisfatto”. Davide Toneatti e Samuele Leone sono rispettivamente 35esimo e 36esimo, chiude Dorigoni al 40esimo posto.
CLASSIFICA UNDER 23:
1 Ryan Kamp (Netherlands) 00:47:53
2 Kevin Kuhn (Switzerland) 00:00:36
3 Mees Hendrikx (Netherlands) 00:00:52
4 Antoine Benoist (France) 00:01:16
5 Pim Ronhaar (Netherlands) 00:01:19
6 Ivan Feijoo Alberte (Spain) 00:01:32
7 Niels Vandeputte (Belgium) 00:01:36
8 Cameron Mason (Great Britain) 00:01:44
9 Jelle Camps (Belgium) 00:02:15
10 Yentl Bekaert (Belgium) 00:02:36
DONNE ELITE – Terza maglia iridata per la Nazionale olandese, che trionfa anche nella prova Elite femminile. Una vera e propria favola, quella di Ceylin Del Carmen Alvarado: un talento unico in questa disciplina, tanto da disputare la prova mondiale tra le Elite pur essendo ancora una Under 23. Nata a Cabrera, nella Repubblica Dominicana, oggi vive a Rotterdam, dove il ciclocross è quasi una religione. Ha messo alle spalle sole, caldo e mare cristallino preferendo una bici, una maglia arancione e tanto fango, arrivando a vincere oggi l’oro mondiale al termine di una prova brillante, in cui è riuscita ad interpretare alla perfezione il percorso svizzero nonostante abbia solo 21 anni. Il tutto aiutata dalle sue compagne di squadra sin dalle prime battute di gara: Annemarie Worst, Lucinda Brand, Yara Kasteljin e la Alvarado corrono come se stessero svolgendo una cronometro a squadre, distanziando sin da subito tutte le avversarie e mettendo in scena un vero e proprio monologo orange. Nel finale la Worst sembra avere qualcosa in più, ma la giovane compagna di squadra non molla, trionfando al termine di uno sprint mozzafiato a due.
Sul terzo gradino del podio sale la Brand, mentre in quarta piazza chiude Katherine Compton. Migliore delle azzurre al traguardo è l’irriducibile Eva Lechner, che chiude in settima posizione: “Ho fatto una buona corsa anche se, dovendo rincorrere, non sono mai riuscita a respirare e alla fine questo si è fatto sentire. Comunque posso ritenermi soddisfatta di come è andato il mio decimo mondiale di cross“.
17esima posizione infine per Alice Maria Arzuffi: “Ho dato il massimo, non ho avuto fortuna. Ho rotto la ruota davanti subito alla seconda curva, poi sono caduta ancora nell’ultimo giro. Peccato, perché il circuito era adatto a me”.
ORDINE D’ARRIVO
1. ALVARADO Ceylin del Carmen en 45’20”
2. WORST Annemarie +1
3. BRAND Lucinda +10
4. COMPTON Katherine +1:00
5. KASTELIJN Yara +1:26
6. RICHARDS Evie +1:44
7. LECHNER Eva +2:25
8. VAN LOY Ellen +2:46
9. VERDONSCHOT Laura +2:52
10. PETIT Marlene +3:06
IL COMMENTO DEL CT – Soddisfatto a metà il CT Fausto Scotti, che sicuramente si aspettava qualcosa di più dalla prova maschile U23 di oggi: “Dorigoni non era in giornata, ed è un vero peccato perché sarebbe stato all’altezza dei suoi avversari. Peccato per Folcarelli, che a causa di una caduta all’ultimo giro ha perso troppe posizioni e non è riuscito ad entrare nella Top Ten. Sono molto contento invece delle ragazze juniores: tutte e tre hanno fatto esperienza in un percorso veramente duro in cui la ruota scivolava pochissimo: è un buon punto di partenza per loro“.