Campionati Mondiali XCO: Schurter torna sul tetto del mondo

[su_label]Comunicato stampa[/su_label]

d8832d9c-825e-43c9-865a-f5bc13ccc9b7_medium_p

La gara conclusiva del crosscountry ai Mondiali di Vallnord, quella degli Elite, è anche la prova che ha regalato lo svolgimento più scontato (ma non per questo meno avvincente), con il duello, fino alla conclusione, tra Nino Schurter, che torna sul gradino più alto del podio mondiale (è il quarto titolo), e il suo avversario di sempre, il francese Julien Absalon. Anche lungo il tecnico percorso disegnato sui Pirenei nel piccolo stato al confine tra Francia e Spagna si è rinnovato il duello che rappresenta il leit-motiv del crosscountry degli ultimi anni.

Lo scorso anno il francese fece “il pieno” portandosi a casa Coppa del Mondo e Mondiale. Quest’anno tocca allo svizzero vestire i panni del mattatore. C’è da credere che in futuro lo scontro tra i due vivrà ancora capitoli suggestivi, magari a cominciare dalle Olimpiadi di Rio, nelle quali lo svizzero cercherà di centrare il titolo che ancora gli manca (per lui, finora, un argento e un bronzo), mentre il francese proverà a mettersi al collo il terzo successo, per un’impresa che avrebbe dello storico.

La cronaca della gara racconta della coppia di testa che ha (come spesso è accaduto in questa stagione) fatto gara a sé, lasciando il resto della compagnia nel momento decisivo. Alle spalle dei due si è messo in evidenza il ceko Ondrej Cink (tanto per non far mancare un pizzico di sorpresa anche in questa gara) resistendo al ritorno del più quotato Fumic. L’attacco decisivo di Schurter si concretizza all’inizio dell’ultimo giro finale, quando riesce a guadagnare quella manciata di secondi che gli permettono di evitare un arrivo in volata.

Poca gloria per quanto riguarda i nostri, nonostante una gara coraggiosa e volitiva da parte di Marco Aurelio Fontana, confortato dal bronzo nella staffetta. L’azzurro si è confermato sui livelli di questa stagione, quando difficilmente è riuscito ad entrare nei primi 10. Torna con la magra consolazione di essere stato, ancora una volta, il primo degli italiani a tagliare il traguardo. Ma la nota più significativa in chiave azzurra rigurada la formidabile rimonta operata dai gemelli Braidot: Daniele, partito con il numero 67, e Luca, con il 51, I due fratelli dopo una serie di sorpassi al termine del penultimo giro hanno ripreso Tiberi e nel finale Daniele si è portando sulla scia di Fontana chiudendo 14°, mentre Luca si è piazzata 16° seguito da Tiberi, 17°. Bene anche Tabacchi 30°. Gerhard Kerschbaumer e Maximilian Vieider hanno chiuso al 41° e 63° posto.

La parola adesso passa ai discesisti, che si contenderanno il titolo nella giornata di domenica. Per gli azzurri il primo a scendere sarà lo junior Loris Revelli, quint’ultimo della sua categoria, alle ore 11,36. Seguiranno le prove di Veronica Widmann (12,44) e Eleonora Farina (12,45) e degli elite Lorenzo Suding (ore 14,17), Carlo Caire (14,22), Gianluca Vernassa (14,52) e Francesco Colombo (14,53).

ORDINE D’ARRIVO
1. Nino Schrter (Svi) 1h22’29”
2. Julien Absalon (Fra) a 10”
3. Ondrej Cink (Cze) a 1’15”
4. Manuel Fumic (Ger) a 1’22”
5. Mathias Fluckiger (Svi) a 2’08”
6. Maxime Marotte (Fra) a 2’25”
7. Ralph Naef (Svi) a 3’13”
8. Florian Vogel (Svi) a 3’14”
9. Hugo Drechou (Fra) a 3’48”
10. Kein Van Hoovels (Bel) a 3’54”
13. Marco Aurelio Fontana (Ita) a 4’20”,
14. Daniele Braidot (Ita) a 4’26”
16. Luca Braidot (Ita) a 4’37”
17. Andrea Tiberi (ita) a 4’50”
30. Mirko Tabacchi (Ita) a 8’02”
41. Gherard Kerschbaumer a 10’22”
63. Maximilian Vieider (Ita) a 15’31”

www.federciclismo.it