[su_label]Comunicato stampa[/su_label]
Per Nino è il sesto titolo iridato (Kerschbaumer 13°), per Jolanda è il primo oro élite (Lechner 17^), tra le under Berta nella Top Ten, Teocchi 13^.
Per la Nazionale Italiana anche l’ultima giornata dedicata alla disciplina olimpica del fuoristrada non regala grandi soddisfazioni, lasciando un po’ di amaro in bocca, che Mirko Celestino, tecnico azzurro al suo primo mondiale, non nasconde: “Abbiamo pagato di non aver saputo interpretare al meglio partenze così veloci e, in alcuni casi, la sorte non ci ha aiutato (chiaro riferimento alla caduta alla prima curva di Bertolini, nella gara di ieri, ndr). Sono contento ugualmente, perché i ragazzi hanno lottato sempre ed in ogni momento per venir fuori da situazioni difficili. Tutti hanno finito la gara e questo lo considero un segno di responsabilità e rispetto nei confronti della maglia che hanno indossato.
Sono anche soddisfatto del gruppo che si è creato, con giovani e corridori più esperti che vanno d’accordo, c’è rispetto reciproco e voglia di migliorare. Nessun rammarico, solo un po’ di amarezza perché eravamo sicuri di portare a casa qualche podio, viste anche le indicazioni provenienti dalla stagione. Ci rifaremo in Svizzera fra un anno!”
Le tre gare di oggi (Donne U23, Donne e Uomini Elite), oltre ha lanciare in vetta al medagliere la Svizzera con Sina Frei, Jolanda Neff e l’intramontabile Nino Schurter, nuovi campioni del mondo, hanno visto gli azzurri battagliare sempre in posizioni di rincalzo, spesso a causa di partenze problematiche.
Ottimi i risultati delle nostre Donne Under 23, con Martina Berta, al primo anno nella categoria, che chiude al nono posto una gara di grande personalità. Bene anche il 13° posto di Chiara Teocchi, che in alcuni momenti, soprattutto all’inizio, ha veleggiato nelle prime posizioni, per poi perdere il ritmo nelle tornate successive. Da loro, come anche dagli juniores che hanno gareggiato nella prima giornata, provengono sicuramente le note più positive. I nostri giovani si sono dimostrati competitivi, non riuscendo a salire sul podio per episodi e un pizzico di sfortuna.
La gara delle Donne U23 è stata vinta dalla piccola (fisicamente) Sina Frei che fin dai primi metri è riuscita a stare davanti all’americana Kate Courtney. Al terzo posto l’altra svizzera Alessandra Keller, autrice di una grande rimonta.
Jolanda Neff domina il mondiale delle Donne Elite, lasciando la compagnia praticamente al via della gara e facendo la sua “solita” gara in solitudine. Per la svizzera si tratta del quarto titolo iridato, il primo da élite. Alle sue spalle la britannica Annie Last, capace di resistere alla ruota dell’elvetica un solo giro. Terza la francese Pauline Prevot Ferrand.
L’ultima gara del programma giornaliero, quella Elite, è stata vibrante e incerta fino alla fine, come non si era ancora visto a questi mondiali. Il successo di Nino Schurter, il sesto ad un mondiale élite, è arrivato dopo un duello serrato con il rivale di sempre Jaroslav Kulhavy, che ha resistito oltre sei giri prima di lasciare quel piccolo spazio allo svizzero per poter tagliare il traguardo in solitudine.
Per quanto riguarda gli azzurri i piazzamenti sono tutti lontani dalle prime posizioni. Il migliore degli azzurri è stato il campione italiano Gerhard Kerschbaumer, 13°. Anche l’altoatesino è rimasto attardato alla partenza, ma ha poi iniziato a macinare giri veloci, alcuni dei quali con riscontri cronometri al livello dei primi. Una rimonta che però si ha subito anche uno stop per una foratura e per una caduta.
Il piazzamento finale comunque conferma come Kerschi pian piano stia tornando ai livelli che gli competono. Quest’anno, oltre al titolo italiano ha conquistato anche un terzo posto in Coppa del Mondo. Il 13° posto di oggi conferma che è lui, al momento, il miglior biker in Italia, con ancora ampi margini di crescita, data l’età.
Luca Braidot ha chiuso al 17° posto, Marco Aurelio Fontana al 21° (e la consapevolezza che questa è stata una stagione di chiari e scuri), Daniele Braidot al 27° e Andrea Tiberi al 30°. Pesante anche il tributo pagato in termini di fortuna: foratura e caduta oltre che per il già citato Kerschbaumer anche per Andrea Tiberi; Daniele Braidot ha tranciato il cavo del freno posteriore, mentre Luca Braidot è caduto. Incidenti che non hanno pregiudicato un eventuale lotta per il podio, ma che hanno fatto perdere posizioni.
DOMENICA TUTTA IN…DISCESA – Domani è il giorno della gare Donwhill. Notizie contrastanti per quanto riguarda gli azzurri. Colombo si è infortunato ed è incerta la partenza domani. Botta al ginocchio anche per Alia Mercellini, ma non ci dovrebbero essere problemi per domenica. Bene e in condizione, invece, Farina Revelli e Migliorini.
XCO UOMINI ELITE
- Schurter Nino (SVI) in 1h27’44”
- Kulhavy Jaroslav (CZE) +0’07”
- Litscher Thomas (SVI) +0’15”
- Avancini Henrique (BRA) +1’04”
- Fumic Manuel (GER) +1’11”
- Flueckiger Lukas (SVI) +1’13”
- Absalon Julien (FRA) +1’25”
- Marotte Maxime (FRA) +1’34”
- McConnell Daniel (AUS) +1’54”
- Indergand Reto (SVI) +2’21”
Gli italiani: 13. Kerschbaumer Gerhard +2’49”; 17. Braidot Luca +3’13”; 21. Fontana Marco Aurelio +3’46”; 27. Braidot Daniele +4’42”; 30. Tiberi Andrea +4’43”
XCO DONNE ELITE
- Neff Jolanda (SVI) in 1h27’17”
- Last Annie (GBR) +2’23”
- Ferrand Prevot Pauline (FRA) +3’04”
- Wloszczowska Maja (POL) +3’36”
- Kalentyeva Irina (RUS) +3’51”
- Davison Lea (USA) +3’59”
- Batty Emily (CAN) +4’23”
- Gantenbein Corina (SVI) +4’23”
- Benko Barbara (UNG) +4’45”
- Zakelj Tanja (SLO) +4’58”
Le italiane: 17. Lechner Eva +6’38”; 34. Calvetti Serena +10’56”
XCO DONNE UNDER 23
- Frei Sina (SVI) in 1h15’10”
- Courtney Kate (USA) +0’49”
- Keller Alessandra (SVI) +2’18”
- Prudkova Barbora (CZE) +3’01”
- Garcia Martinez Rocio Del Alba (SPA) +3’11”
- Tauber Anne (OLA) +3’31”
- Koller Nicole (SVI) +3’33”
- Czeczinkarova Jana (CZE) +4’18”
- Berta Martina (ITA) +5’13”
- Batten Haley (USA) +5’24”
13. Teocchi Chiara (ITA) +6’37”