Ormai lo sanno anche i sassi che il buono mobilità stanziato dal Governo è un contributo pari al 60% della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500 per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (ad es. monopattini, hoverboard e segway) ovvero per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.
Con questo articolo abbiamo già pubblicato alcuni utili dettagli su come ottenerlo. Tuttavia forse non tutti sanno che questo bonus con molta probabilità non riuscirà ad andare a tutti quelli che lo richiederanno. E’ molto probabile, infatti, che quando la piattaforma su cui ottenere lo sconto o il rimborso vedrà la luce, i fondi a disposizione andranno “bruciati” nel giro di poche ore, un po’ come avviene per i prodotti super scontati nei cosiddetti black friday.
Non è un caso, infatti, che recentemente il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa abbiano posto in evidenza l’opportunità di avere più fondi a disposizione rispetto ai 120 milioni attualmente previsti.
Il contributo per l’acquisto di una bici può essere richiesto da tutti i cittadini maggiorenni con residenza nei capoluoghi di regione e di provincia, nei comuni con popolazione sopra i 50.000 abitanti e nei comuni facenti parte delle città metropolitane. Si tratta, in sostanza, di circa 26 milioni di persone. Possono richiederlo tutti quelli che, avendo questi requisiti, acquisteranno una bici dal 4 maggio in poi.
Per ottenere il contributo è necessario conservare il documento giustificativo di spesa, che poi andrà allegato all’istanza da presentare mediante l’applicazione web, quando questa sarà operativa. Una volta che l’applicazione sarà operativa, gli interessati all’acquisto andranno sulla piattaforma, segnaleranno l’acquisto e otterranno il buono spesa digitale, che andrà poi consegnato ai fornitori autorizzati.
Il bonus mobilità è finanziato con 120 milioni di euro. A quanti acquisti corrispondono? Questo ovviamente dipende dal tipo di bici acquistata e sappiamo tutti che i prezzi variano a seconda del modello. Se ipotizziamo che tutti acquistino una bici dal prezzo non inferiore a 900 euro (e che quindi abbiano diritto allo sconto di 500 euro) il fondo di 120 milioni basterebbe a finanziare solo 240.000 acquisti. Il Ministero dell’Ambiente ha stimato che a essere finanziati saranno circa 350.000 mezzi, per uno sconto medio di circa 340 euro. In realtà, però, queste cifre sono molto inferiori a quelle del mercato interno italiano.
Nel 2019, secondo dati ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) sono stati venduti 1.713 milioni di mezzi tra biciclette ed eBike, con una crescita del 7% (vale a dire 118.000 unità) rispetto al 2018. In tal modo, pur senza prevedere un’ulteriore crescita delle vendite, gli incentivi basterebbero approssimativamente per un quinto delle biciclette vendute in Italia, sebbene il mercato di riferimento sia più ridotto visto che il decreto esclude oltre metà della popolazione italiana a causa dei requisiti previsti.
Il Ministero dell’Ambiente e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno comunque già chiesto ai parlamentari di aumentare le risorse a disposizione del fondo, con la speranza di aggiungere ulteriori 50 milioni di euro e raggiungere così la somma di 170 milioni. Una cifra che probabilmente non basterebbe comunque, ma riuscirebbe a coprire una platea più ampia di utilizzatori. Si spera quindi in una soluzione che possa accontentare quantomeno la maggior parte degli interessati.