E’ molto probabile che il brand tailandese Vee Tire Co. non sia particolarmente noto alla maggior parte dei mountain biker italiani, ma quelli che lo conoscono sanno bene che non offre una limitata gamma di coperture, anzi essa oltre ad interessare il ciclismo su strada spazia anche sulle diverse discipline delle ruote grasse, dall’XC al gravity. Di quest’ultimo segmento fanno parte le Fluid che abbiamo avuto in test.
A prima vista il battistrada ricorda nel disegno il Minion DHF di Maxxis, in particolar modo per il disegno dei tasselli presenti sui fianchi. Un disegno del battistrada votato in ogni caso ad un utilizzo in ambito enduro, con tasselli ben pronunciati e squadrati oltre che dotati di generosi intagli a favore del massimo grip. Quelli sulla corona centrale descrivono un ben evidente canale centrale per favorire la direzionalità del mezzo mentre quelli sui fianchi sfoggiano un disegno studiato per offrire aderenza nell’affrontare le curve.
La carcassa è costituita da una tela da 72 TPI ed è dotata di un cerchietto pieghevole mentre la mescola adottata è la Tackee Compund, una delle mescole più morbide di Vee Tire Co., con un coefficiente di durezza pari a 48 A. La Fluid è inoltre tubeless ready, quindi utilizzabile anche senza camera d’aria.
Il peso medio da noi rilevato tra le due coperture in test è stato di 738 grammi. Le Fluid sono disponibili nei diametri ruota 26″, 27.5″ e 29″, nel primo caso con sezioni da 2.35″ e 2.5″, nel secondo caso da 2.4″ e nel terzo caso da 2.35″. La singola gomma è in vendita al prezzo di € 36,90.
Info: www.veetireco.com
Distributore per l’Italia: www.velorama.com
Il montaggio delle coperture in modalità tubeless è stato effettuato senza particolari difficoltà, utilizzando un paio di leve cacciagomma. Per far tallonare le gomme abbiamo utilizzato una normale pompa da pavimento, constatando l’immediato tallonamento all’anteriore mentre al posteriore ci abbiamo messo un po’ di tempo in più, secondo noi non per un difetto di fabbricazione, quanto invece ad una risposta diversa della gomma al periodo in cui è rimasta arrotolata. Per tutta la durata del test non abbiamo mai notato perdite di pressione né forature o tagli, pur in seguito ad un utilizzo intenso.
Le gomme sono state utilizzate su svariati tipi di fondi: asfalto, terreno dal fondo compatto, terreno dal fondo più inconsistente e con brecciolino e anche su trail fangosi. Nonostante la mescola discretamente morbida, il disegno a rampa della fila centrale con i tasselli mediamente distanti attenua la sensazione di ridotta scorrevolezza data dal tipo di mescola durante i trasferimenti su asfalto. Sensazione che migliora poi sui terreni dal fondo compatto e che quasi si annulla sul vero terreno di montagna, che alterna brecciolino a placche di roccia. In questo ambiente, infatti, il disegno dei tasselli permette un’azione costante di presa sul fondo senza mai avere la sensazione di pedalare su dei gommoni, e la fila centrale ravvicinata consente di avanzare con un buon passo, facendo dimenticare la morbidezza della mescola.
Nel fango le Fluid si sono comportate bene, accumulandolo principalmente sulla fila laterale della gomma, mentre al centro ha colpito la velocità di autopulizia non appena il terreno si faceva più compatto. In queste circostanze, inoltre, la presa è stata discreta, considerando un disegno non pensato per questo tipo di terreno.
In discesa ci hanno impressionato molto, riuscendo a incassare bene impatti violenti con sassi non sempre arrotondati, con la carcassa che non ha mai evidenziato segni degni di nota. Nonostante il disegno del battistrada prediliga la scorrevolezza alla trazione, la frenata è stata sempre molto decisa e corposa, con il posteriore che nelle staccate a ruota bloccata ha “morso” il terreno e non si è mai avvertita la sensazione che scivolasse perdendo il grip.
Questo si è tradotto in una grande serenità nella guida e una voglia sempre maggiore di trovare il limite di queste gomme, anche in presenza di sentieri umidi e scivolosi, notando la facilità e la velocità nell’affrontare certe sezioni in cui altre gomme vanno in crisi in condizioni difficili.
Il profilo arrotondato e il tassello esterno a L vicino ai tasselli centrali (stranamente al contrario rispetto al senso di rotazione) contribuiscono a dare alla bici una gran fluidità e leggerezza nei cambi di direzione, che forse qualcuno potrebbe non gradire, ma in velocità è un fattore che diventa essenziale; in questi frangenti la presa è sempre stata superiore alle aspettative, in linea con il comportamento complessivo delle gomme, anche se nelle prime uscite bisogna farci un po’ di abitudine.
Nel complesso le Fluid si sono dimostrate un modello decisamente ben riuscito con tasselli fitti il giusto, alti da garantire una discreta durata ma non eccessivamente da incorrere in sgradevoli flessioni, e con una gran presa di spalla. Per un uso “racing” è perfetta l’accoppiata avuta in prova ma ci piacerebbe trovare anche la disponibilità di una versione con mescola Silica Compound, con shore 57 A, per un utilizzo meno intenso e di maggior aiuto nelle salite su asfalto o su fondi compatti.