L’azienda francese Julbo vanta un’esperienza ultra centenaria nella produzione di prodotti tecnici per l’outdoor, esperienza accumulata anche grazie ai suoi atleti che operano in diverse discipline sportive, tra cui Jerome Clementz e Francois Bailly-Maitre per la mountain bike. Fondata, infatti, nel lontano 1888, ha sempre diretto la propria produzione con l’obiettivo di affermarsi come uno dei marchi di riferimento nel mercato degli occhiali sportivi, sia nella stagione estiva che in quella invernale, grazie ad una politica attenta nei confronti del consumatore che comprende, tra l’altro, la garanzia di trovare i ricambi fino a 5 anni dall’uscita di produzione di un modello. In ambito mountain biking l’offerta prevede una vasta gamma di occhiali, compreso un modello di maschera per gli utilizzi più gravity.
Gli occhiali Dirt sono giunti alla loro seconda generazione con la versione 2.0 che propone una serie di aggiornamenti riguardanti una maggiore ergonomia ed un look ora più avvolgente.
Il nasello si compone di inserti morbidi antiurto e aderenti al naso. Le aste sono profilate per garantire la tenuta sul viso, grazie anche al morbido inserto.
Sono caratterizzate, inoltre, da una montatura più fine e da lenti sagomate per consentire un più ampio campo visivo. Lenti che si basano sulla tecnologia NTX pensata in maniera specifica per le discipline sportive, dove viene richiesta un’elevata capacità di adattamento al variare delle condizioni di luminosità. La tecnologia NTX, sviluppata inizialmente negli anni ‘90 per l’esercito degli Stati Uniti d’America, garantisce inoltre un’alta affidabilità in termini di infrangibilità, qualità ottica, resistenza meccanica, leggerezza e limpidezza d’immagine.
Le lenti, inoltre, sono disponibili in diverse versioni, tra cui la Zebra (cat. 2-4) del modello ricevuto in test, che caratterizza le lenti fotocromatiche e con trattamento anti appannamento.
Il peso da noi rilevato dei Dirt 2.0 è stato di 33 grammi. In dotazione agli occhiali troviamo una custodia rigida con zip ed una in panno morbido. I Dirt 2.0 sono disponibili anche in diverse colorazioni per la montatura e nel caso specifico della versione da noi provata, con lenti fotocromatiche Zebra (cat. 2-4), sono in vendita al prezzo di € 135,00.
Info: www.julbo.com
Vista la forma avvolgente e la montatura completamente chiusa, i Dirt 2.0 si prestano ad un utilizzo in ambito trail ride. Non c’è la possibilità di regolare il nasello tuttavia ogni punto di contatto con il viso presenta degli inserti in materiale gommoso che abbiamo apprezzato in quanto contribuiscono a mantenere gli occhiali ben saldi in posizione anche in presenza di sudore eccessivo.
Il comfort si è mantenuto su ottimi livelli. Nonostante il peso non sia tra i più contenuti, i Dirt 2.0 ci hanno fatto avvertire un senso di leggerezza una volta sul viso, ed abbiamo apprezzato molto anche la particolare curvatura della struttura, che aiuta a mantenere gli occhiali a stretto contatto con il viso, caratteristica che rende molto più facile proteggere il viso dal vento ma anche da rami, insetti o da eventuali detriti lanciati dalle ruote.
Le lenti sono di tipo fotocromatico, quindi in grado di autoadattare il grado di filtratura in funzione delle condizioni di luce. In condizioni di scarsa luminosità le lenti dei Dirt 2.0 si sono dimostrate ben trasparenti, senza mai ridurre la capacità di distinguere con chiarezza gli ostacoli presenti sul terreno. Passando poi nei tratti più esposti al sole hanno dimostrato una velocità di oscuramento nella media per questo tipo di lenti, non facendoci poi sentire la necessità di una lente più scura. Di buon livello anche la capacità di anti appannamento.
I Dirt 2.0 si sono attestati come un’ottima scelta per i biker che prediligono occhiali che offrono una vestibilità avvolgente e aderente al viso ma che soprattutto preferiscono avere, con un unico occhiale, la possibilità di affrontare svariate e repentine condizioni di luce mantenendo ottimi margini di sicurezza.