Dieci anni fa il marchio tedesco Ghost proponeva, nella sua gamma XC full, due modelli, la Lector e la Actinum, il primo con telaio in carbonio ed il secondo realizzato in alluminio. Entrambi i modelli condividevano il carro posteriore e le geometrie, ma come detto, la Actinum proponeva un telaio con tubazioni in alluminio 7005 a spessori differenziati.
Il nodo di sterzo sfoggiava una fazzolettatura posta tra tubo sterzo e parte inferiore dell’obliquo. Lo sloping accentuato del tubo orizzontale, invece, prevedeva l’aggiunta di una piccola traversa che assicurava maggiore robustezza al piantone.
Lo schema di sospensione era un classico quadrilatero con Horst-Link, con l’ammortizzatore posizionato al di sotto dell’orizzontale ed azionato da un bilanciere.
Quattro le taglie disponibili e due le versioni, la 7500 top di gamma e la 5700.
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-L-XL |
Orizzontale virtuale: | 585-595-600-610 mm |
Angolo sterzo: | 69,5° |
Angolo piantone: | 73,5° |
Standover | 715-720-755-780 mm |
Tubo sterzo: | 135-135-155-170 mm |
Carro posteriore: | 430-430-435-435 mm |
Passo: | 1095-1105-1115-1125 mm |
Pro
La RT Actinum sfoggiava una facilità di conduzione superiore alla media, grazie a geometrie votate alla reattività.
Contro
Il peso complessivo (11,7 kg dichiarati per la versione 7500 e 12,4 kg per la 5700) non era tra i più contenuti del segmento.