Le 49 primavere alle spalle non sembrano pesare a Marzio Deho, che continua ad essere protagonista nelle gare, dando spesso filo da torcere agli atleti più giovani. Il suo segreto? Non porsi obiettivi ma cercare sempre di dare il meglio di sé.

Età: 49 anni.

Vive a: Ranica (BG).

Musica preferita: nessuna in particolare.

Hobby: sci alpinismo.

Percorso preferito: nessuno in particolare.

MTB-VCO: Ciao Marzio, ci racconti quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike?

Marzio Deho: Un po’ curiosa la cosa ma la prima volta che sono salito su una mountain bike è stato per partecipare ad una gara. Era il 1990, uno del gruppo dei miei amici mi ha prestato un rampikino (come lo chiamavano allora) per partecipare ad una gara libera a tutti che si svolgeva vicino casa, esattamente da Gazzaniga a Orezzo in Val Seriana. Dopo questo debutto, anche se è stato faticoso ma con un risultato incoraggiante nei primi 10, è nata la passione e da allora non ho più smesso e sono arrivato ancora in sella ai giorni nostri. 

MBV: Di gare ne hai vinte tante nella tua carriera, ma qual è la vittoria che ricordi con maggior piacere?

MD: Difficile ricordarne solo una, posso ricordare per il cross country gli Internazionali d’Italia a Brescia con la splendida vittoria allo sprint davanti ad Absalon. Per le corse a tappe indimenticabile la Trans Rockies in Canada vinta in coppia con l’amico Johnny Cattaneo. Riguardo le marathon estere il successo alla Roc d’Azur, in Italia la Dolomiti Superbike ed il primo Campionato Italiano Marathon della storia disputato a Selva di Val Gardena. Come gara sugli sterrati di casa mia non posso dimenticare la Speedylonga, una delle gare storiche e inseguita con tanti piazzamenti prima di arrivare al successo.

MBV: Qual è la gara del calendario italiano che ti piace di più?

MD: Non ho una gara particolare che mi piace maggiormente, in Italia abbiamo tantissime manifestazioni in luoghi con percorsi stupendi, dalle Alpi alle Dolomiti, vicino al mare o sui laghi dove c’è l’imbarazzo della scelta per cui è difficile sceglierne solo una. Potrei essere di parte ma sono sempre affezionato agli sterrati di casa della mia ValSeriana Marathon.

MBV: Ti ricordi, invece, un episodio di gara che ti è rimasto impresso particolarmente?

MD: Non mi viene in mente uno in particolare.

MBV: In tutti questi anni secondo te cosa è cambiato maggiormente nell’ambiente della mountain bike?

MD: Credo che da quando ho cominciato a praticare la mtb siano cambiate moltissime cose, innanzitutto rispetto ai primi anni lo spirito e l’approccio a questa disciplina è passato in poco tempo da una semplice passione ad un’attività agonistica vera e propria. Come in tutti gli sport c’è stato un continuo miglioramento della preparazione atletica, sempre più in modo professionale, con un maggiore innalzamento del livello agonistico e una sempre più ricerca delle massime prestazioni.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

MD: Solitamente tutti i giorni dalle 2 alle 4 ore, solo a volte un giorno di riposo assoluto.

MBV: Ci descrivi la bici che hai utilizzato la scorsa stagione? Sarà la stessa anche quest’anno?

MD: La scorsa stagione ho utilizzato l’Olympia F1 front, monoscocca in carbonio, con ruote per tubeless Vittoria, forcella Fox Float 32 Factory, guarnitura Pmp con gruppo cambio SRAM e impianto frenante Shimano XTR con sella Selle Italia. Il telaio sarà lo stesso pure per quest’anno, rivisto solo nella grafica e poco cambiamento sulla componentistica. La front credo che sarà la bike che utilizzerò maggiormente ma in base alla tipologia dei percorsi avrò a disposizione anche la nuova Olympia F1X full, maggiormente performante su terreni impegnativi e tecnici.

MBV: Quali obiettivi ti poni per la prossima stagione?

MD: Obiettivi a questo punto della mia carriera non li preparo e non me li pongo nemmeno, ovvio che quando si attacca il numero si cerca sempre di dare il meglio ma senza inseguire risultati prefissati. Sicuramente sarò vicino e di supporto agli atleti dell’Olympia Factory Team, per poterli far crescere e raggiungere traguardi sempre più importanti.

MBV: Grazie dell’intervista Marzio ed in bocca al lupo per la tua prossima stagione agonistica!

MD: Crepi e grazie a voi, ci vediamo sui campi gara nel 2018.