Oggi alle ore 11:00 è in programma al Salone d’Onore del CONI a Roma la consueta cerimonia del Giro d’Onore, nel corso della quale verranno premiati i principali protagonisti del ciclismo.
Tra di essi ci sono i seguenti 12 atleti che si sono distinti quest’anno nella mountain bike:
Filippo Agostinacchio, argento ai Campionati Europei Giovanili MTB a Graz
Gioele Bertolini, oro ai Campionati Europei MTB a Darfo Boario
Andrea Bianciotto, bronzo ai Campionati Europei Downhill a Sestola
Nadir Colledani, argento ai Campionati Europei MTB e bronzo nel Team Relay a Darfo Boario
Eleonora Farina, oro ai Campionati Europei Downhill a Sestola
Gerhard Kerschbaumer, bronzo ai Campionati Europei MTB nel Team Relay a Darfo Boario
Alia Marcellini, argento ai Campionati Europei Downhill a Sestola
Giacomo Masiero, argento ai Campionati Europei Downhill a Sestola
Giovanni Pozzoni, bronzo ai Campionato del Mondo 4X in Val di Sole
Chiara Teocchi, oro ai Campionati Europei Ciclocross a Tabor e bronzo ai Campionati Europei MTB nel Team Relay a Darfo Boario
Marika Tovo, bronzo ai Campionati Europei MTB nel Team Relay a Darfo Boario
Juri Zanotti, Campionati Europei MTB nel Team Relay a Darfo Boario
Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio ognuno di essi.
FILIPPO AGOSTINACCHIO
MEDAGLIA D’ARGENTO – Campionato Europeo Giovanile MTB (Graz) – XCO
“Bisogna pagare qualunque prezzo per il diritto di mantenere alta la nostra bandiera”: a quindici anni Filippo Agostinacchio ne è già consapevole. Il secondo posto conquistato ai Campionati Europei Giovanili MTB di Graz, per l’azzurrino, vale più di una vittoria: “Perché ha vinto un mio compagno di squadra. È più forte lui. Ci ho creduto, ci ho provato ma quando poco dopo il via se n’è andato da solo ho capito che il mio Europeo sarebbe finito con il 2° posto. Ma sono felice così”.
D’altronde, se c’è una cosa che la Maglia Azzurra riesce a fare molto bene, è unire. E le parole di Filippo lo dimostrano pienamente. Quindici anni, tanta strada da fare, ma già nella storia: è il primo italiano – insieme a Gioele Solenne – a finire sul podio finale dei Campionati Europei Giovanili di Mountain Bike. Nessuno, prima di loro, era arrivato a tanto.
GIOELE BERTOLINI
MEDAGLIA D’ORO – Campionato Europeo MTB (Darfo Boario) – XCO U23
Da “Gio il bullo” a “Re del ciclocross”: perché con carattere e determinazione si è preso il tetto prima d’Italia, poi quello d’Europa. La vittoria di Gioele Bertolini a Darfo Boario, davanti al pubblico di casa, ha i contorni della grande impresa. Gioele da quella bici, durante l’anno, non scende mai: perché appena terminato di gareggiare nel fango nei mesi invernali sui tracciati di mezza Europa, cambia solo “cavallo” e si butta nei boschi della sua amata Valle, per prepararsi al meglio per i circuiti di mountain bike. Quando ha capito che la bici poteva diventare la sua professione, da grande? “Non c’è un giorno preciso, ci ho sempre creduto era il mio sogno da bambino e sono riuscito a realizzarlo”. E a vincere, Gioele, ci ha preso proprio gusto…
ANDREA BIANCIOTTO
MEDAGLIA DI BRONZO – Europei Downhill (Sestola) – Prova Juniores
Per praticare downhill non basta amare la bici, bisogna esserne innamorati pazzi. O forse essere innamorati e pazzi. Rocce, radici, gradoni, salti, velocità, numerose cadute e lividi semi permanenti: in una parola sola, adrenalina. E Andrea Bianciotto lo sa bene. “Quando si corre è sempre un’emozione. Ma in Italia, l’adrenalina che si prova è uno stimolo a fare ancora meglio”. Classe 1999, originario di Pinerolo e tricolore tra gli allievi nel 2015, agli Europei di Sestola si è conquistato il terzo gradino del podio junior, un traguardo straordinario a cui ancora non riesce a credere: “Sono contentissimo. Un risultato prezioso che porterò con me per sempre”.
NADIR COLLEDANI
MEDAGLIA D’ARGENTO – Campionato Europeo MTB (Darfo Boario) – Prova XCO U23
MEDAGLIA DI BRONZO – Campionato Europeo MTB (Darfo Boario) – Staffetta
“Il ciclismo è uno stile di vita, non un gioco”. Nadir Colledani la sua passione la prende sul serio: “Andare in bici a me non pesa, sicuramente determina qualche rinuncia, ma per me non è una fatica. A volte penso a quanti ragazzi della mia età lavorano e studiano, oppure sono disoccupati e vivono in famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Loro sì che sono degli eroi e sanno cosa vuol dire il sacrificio. Noi ciclisti ci alleniamo, ci teniamo in forma, giriamo il mondo e testiamo sempre cose nuove. Cosa possiamo pretendere di più? Questo è uno sport che arricchisce l’anima”.
E intanto, gara dopo gara, Nadir arricchisce il suo palmarés: agli Europei MTB di Darfo Boario, assieme a Gioele Bertolini, ha dominato la scena nella gara Under 23. Una sfida che ha visto i due biker lottare fino all’ultimo, come già successo altre volte, e con soli 6 secondi di distacco uno dall’altro. Sul podio Colledani si è preso il secondo posto: un sogno realizzato per entrambi, una doppietta entusiasmante che fa ben sperare sul futuro della MTB italiana. Ma non solo: la sua seconda medaglia continentale è arrivata di gruppo, grazie al bronzo conquistato con il Team Relay. Risultati raggiunti soprattutto grazie all’umiltà necessaria ad affrontare una vita da pro.
ELEONORA FARINA
MEDAGLIA D’ORO – Campionato Europeo Downhill (Sestola)
C’è una ragazza di nome Eleonora che ha fatto della volontà e della determinazione la propria forza, ponendosi dei traguardi e cercando di raggiungerli. Riuscendoci, anche. Per Eleonora Farina “Downhill = Divertimento”: e divertimento più dedizione portano dritti al titolo europeo, vinto quest’anno a Sestola. La trentina, classe 1990, ha conquistato il titolo continentale in 2’47”340, confermando il miglior tempo in qualifica. Una medaglia voluta ed inseguita da tempo: “Finalmente una medaglia ed una maglia di valore. L’ho voluta, inseguita e me la sono presa”.
GERHARD KERSCHBAUMER
MEDAGLIA DI BRONZO – Campionato Europeo MTB (Darfo Boario) – Team Relay
L’atleta che tutte le squadre vorrebbero ingaggiare, il ragazzo che tutte le mamme vorrebbero avere. Gerhard Kerschbaumer è così. Genuino, riservato, vincente. Ragazzo d’oro e di poche parole, che si presenta a fari spenti ma che, pedalando, illumina tutto e tutti. Una carriera non priva di ostacoli, la sua: dopo una stagione straordinaria da Under 23, con il titolo mondiale e 3 maglie tricolori, il passaggio nella categoria maggiore l’aveva messo in crisi.
Il 2017 è l’anno della svolta: “Gery” torna a vincere e convincere, prima prendendosi il titolo di Campione d’Italia, poi il bronzo europeo a Darfo Boario nella staffetta, assieme ai compagni di nazionale Chiara Teocchi, Juri Zanotti, Marika Tovo e Nadir Colledani. E della sua nuova, fantastica condizione se n’è accorto per primo il CT Mirko Celestino, che proprio a lui dedica la sua prima medaglia continentale: “E’ tornato finalmente quello di una volta, ad altissimi livelli”.
ALIA MARCELLINI
MEDAGLIA D’ARGENTO – Campionato Europeo Downhill (Sestola) – Prova Elite donne
Discesista di nascita, endurista con tricolore, argento europeo nel Downhill a Sestola, multitasking per natura (in quanto donna). Alia Marcellini non ama apparire, ma la sicurezza in se stessa di certo non le manca. Ed ha un sogno: “Riuscire a vivere di questo sport, ma di questi tempi è davvero dura…”. Per l’azzurra il downhill è più che un semplice hobby: “La mia migliore qualità è senza dubbio l’andare forte in bici. E sono testarda… quando mi metto in testa un obiettivo faccio di tutto per raggiungerlo”. E lo dimostra gara dopo gara: “Prima di ogni partenza, penso innanzitutto che devo vincere assolutamente. E per vincere non devo cadere. E per non cadere devo fare certi passaggi in un certo modo. Ma soprattutto devo fare più in fretta che posso”.
Ogni discesa le provoca un turbinio di emozioni: “Le sensazioni che provo sono tantissime: la più bella è il senso di libertà. E’ incredibile quanta adrenalina riesce a scorrere dentro di me quando faccio una discesa in mezzo a rocce, alberi che ti sfiorano a 50 km/h giù per un bosco, salti, radici… E la cosa più importante (e che amo) è che si sta in mezzo alla natura, in posti fantastici”.
GIACOMO MASIERO
MEDAGLIA D’ARGENTO – Campionato Europeo Downhill (Sestola) – Prova Junior
Di anni ne ha solamente 17, ma ha già dimostrato di avere tanta stoffa nel Downhill, visti i risultati ottenuti tra Europei e Coppa del Mondo, oltre che in ambito nazionale. Giacomo Masiero quando gira in bici pensa solo a correre: “Non saprei neanche esprimere a parole quanto mi diverto quando vado in bici… è come se qualcosa che ho dentro da un po’ si liberasse in felicità”. E si vede eccome, quando gareggia: “Amo il downhill, nessun altro sport è in grado di darmi così tante emozioni e così tanta adrenalina”. Downhill = emozioni + adrenalina + … traguardi! L’ultimo a Sestola, nel Campionato Europeo: classe 2000, di Bassano del Grappa e già 2^ classificato nella finale del Circuito Europeo Dh-Ixs Cup 2016, dopo le prove di qualifica, dove aveva registrato un sesto tempo, aveva affermato di “essersela presa con calma, vediamo in gara”. Detto, fatto. Ha conquistato uno splendido argento (in 2’35”955), secondo solo ad un altro giovane talento come il francese Cougoureaux, oro in 2’34.376: “E’ una bellissima emozione avere questa medaglia al collo. Nelle prove di qualifica ho fatto una corsa più controllata. In gara non mi sono risparmiato”.
GIOVANNI POZZONI
MEDAGLIA DI BRONZO – Campionato del Mondo 4X (Val di Sole)
Il suo è un bronzo che profuma di leggenda. Un piazzamento che ha regalato una giornata più che memorabile per tutto il movimento della MTB italiano. Giovanni Pozzoni, classe 1996, è stato il primo atleta azzurro in assoluto a salire sul podio di un Campionato del Mondo Four-Cross. Una prova maiuscola, quasi incredibile, andata oltre ogni più rosea aspettativa. Un successo dalla carica emozionale ancora più elevata, perché conquistato in Italia, sulla pista di Commezzadura, in Val di Sole. “È andata benissimo, non pensavo di poter arrivare fino a qui – ha commentato raggiante Pozzoni con la medaglia di bronzo al collo –. Sono davvero felicissimo di questo terzo posto, non credo che potesse andare meglio di così”.
Due anni fa mancò le semifinali per un soffio. Quest’anno invece è riuscito nell’impresa di arrivare a giocarsi un posto sul podio, che ha conquistato con grande caparbietà. Lo stesso Pozzoni – pluricampione italiano di specialità – nel 2013 aveva conquistato una medaglia d’argento al Campionato Europeo. Ma questo bronzo al Mondiale ha tutto un altro sapore e un significato speciale. Quest’anno è finalmente arrivato il risultato tanto ambito, e le lacrime hanno fatto fatica a farsi trattenere: e non c’è cosa più bella che piangere di gioia.
CHIARA TEOCCHI
MEDAGLIA D’ORO – Campionato Europeo Ciclocross (Tabor) U23
MEDAGLIA DI BRONZO – Campionato Europeo MTB (Darfo Boario) – Staffetta
Vincere il titolo europeo non è mai facile, vincerlo per due volte consecutive è una vera impresa. Ma a volte, volere è potere. Obiettivo raggiunto per Chiara Teocchi, la più forte di tutte sulla strada per il titolo continentale ciclocross. Se lo sentiva, alla vigilia della gara di Tabor:“Sapevo di potercela fare, se non avessi avuto questa certezza non sarei riuscita a vincere per la seconda volta di fila”. Esplosiva, consapevole, coraggiosa. Messaggio ricevuto: nessuno fermi Chiara Teocchi!
MARIKA TOVO
MEDAGLIA DI BRONZO – Campionato Europeo MTB (Darfo Boario) – Staffetta
Marika Tovo abita a Montebello Vicentino e studia Design della Moda. Ama farsi i vestiti, è la sua grande passione. Oltre, ovviamente, la MTB. In Australia è arrivata a un passo dal sogno. E un po’ a tutti, segno di grinta e orgoglio, ha confidato che avrebbe preferito chiudere quinta. Quel quarto posto però ai Mondiali Juniores di Cairns (Australia), maturato dopo una prodigiosa rimonta, vale tantissimo e pare proiettare la 18enne verso un futuro radioso. Definita la nuova stellina del fuoristrada, Marika sulla bici è salita un po’ per caso, e senza troppe aspettative: “All’inizio era tutto così difficile, non mi entusiasmava, infatti non me ne andava bene una… Poi con il passare del tempo ne avevo sempre più bisogno. La bici è diventata una medicina per stare bene”.
In questa stagione ha lasciato più di un segno: il successo negli Internazionali d’Italia con quattro tappe vinte su cinque, il Tricolore di Genova e soprattutto il bronzo in staffetta agli Europei di Darfo Boario. Poi, quel podio mondiale sfuggito per 20”. Una battaglia per cuori impavidi: dalla partenza difficoltosa alla sfilza di avversarie seminate. Un taglia-e-cuci quasi perfetto: serviva solo un ultimo ricamo, ma ha tutta la vita per rimediare.
JURI ZANOTTI
MEDAGLIA DI BRONZO – Campionato Europeo MTB (Darfo Boario) – Staffetta
Una medaglia europea di quelle belle, arrivata di gruppo. Quel gruppo che in ogni competizione appare unito più che mai, grazie ad un collante fondamentale: il CT Mirko Celestino. Juri Zanotti di quel bronzo con la staffetta, vinto a Darfo Boario, è veramente orgoglioso: “Sono arrivato davvero carico, abbiamo corso molto bene. Tanto che poteva essere un argento… Ho preso il testimone come nono, e sono riuscito a recuperare bene fino al terzo posto. E’ stato pazzesco”.
Ma Juri, quest’anno, ha scelto non di non fermarsi proprio più. E ai Mondiali di Cairns ha infatti sfiorato un’altra medaglia individuale, non riuscendo a posizionarsi sul terzo gradino del podio per uno “scarto” di soli quattro secondi. “Ma sono orgoglioso di me e di questa Italia, che ci crede fino in fondo. La fortuna oggi non ci ha aiutato, la medaglia era lì…”. C’è tempo. D’altro canto, a recuperare, Zanotti è sempre stato bravissimo.
Fonte: federciclismo.it