Dopo diverso tempo ritorniamo con piacere a testare alcuni modelli di coperture WTB, marchio tra i pochi che hanno fatto la storia della mountain bike. Cominciamo con la Ranger, una gomma pensata per un utilizzo dall’XC al trailride.

Descrizione

La Ranger è nata inizialmente nella versione 27.5+ (che stiamo già testando), una versione che ha guadagnato notevoli apprezzamenti al punto che WTB ha deciso di realizzarne anche una di tipo standard, qui in test, che si propone per chi è alla ricerca di una gomma in grado di sapersela cavare nelle più svariate situazioni.

Lo si nota già da un’occhiata al battistrada, i cui tasselli sono distribuiti in modo mirato. Quelli centrali sono, infatti, ben ravvicinati per consentire una buona scorrevolezza mentre spostandosi verso i fianchi i tasselli tendono a diradarsi per garantire un maggior grip oltre che una favorevole autopulizia. La sommità dei tasselli, inoltre, presenta un incavo pensato per favorire la massima aderenza.

La versione in test, Light /Fast Rolling, presenta una doppia mescola ma è prevista anche una versione Light/High Grip con mescola più morbida. Non manca, ovviamente, la possibilità di convertirle in tubeless, grazie alla tecnologia TCS (Tubeless Compatible System) di WTB.

La Ranger è disponibile nei diametri 27.5″ e 29″, in entrambi i casi nelle sezioni da 2.0″ e 2.25″. Il peso medio da noi rilevato tra le due coperture in prova è stato di 714 grammi. E’ in vendita al prezzo di € 52,90.

Info: www.wtb.com

Distributore per l’Italia: www.tribedistribution.com

Il test

L’installazione della gomma priva di camera d’aria è avvenuta senza alcuna difficoltà. La gomma è molto morbida già in questa versione e si monta facilmente sul cerchio ma in questi casi, proprio a causa della sua morbidezza, possono poi verificarsi delle piccole perdite di pressione nel momento in cui si va a gonfiarla per la prima volta. Ciò non è invece accaduto, in quanto la Ranger ha dimostrato ottimi livelli di tenuta fin dal primo gonfiaggio e già dalla prima uscita.

Sui fondi più compatti la scorrevolezza si è attestata su ottimi livelli. Il profilo dei tasselli non molto pronunciato aiuta a mantenere la velocità raggiunta senza mai rallentare il mezzo. Man mano che il fondo diventa maggiormente inconsistente e la velocità aumenta la gomma tende a diventare un po’ meno prevedibile, perdendo qualcosa in termini di grip sui fondi più sconnessi a causa della ridotta altezza dei tasselli. In questi casi si apprezza la presenza degli intagli sulla sommità degli stessi tasselli, che riesce spesso a sopperire a tale mancanza.

Buona la direzionalità grazie al canale centrale del battistrada, seppure interrotto in maniera alternata dal tassello trasversale. Tassello che grazie alla sua generosa dimensione aiuta a fornire una buona aderenza sia in fase di frenata che in presenza di brecciolino. Nei cambi di direzione si apprezza il disegno rotondo del battistrada così come la presenza di tasselli ben distribuiti dalla corona centrale ai fianchi, che accompagnano in fase di piega quando l’appoggio si trasferisce sul fianco.

In presenza di bagnato le Ranger forniscono un buon responso nonostante le ridotte dimensioni dei tasselli, ma ancora una volta entra in gioco l’intaglio realizzato su ogni tassello, che aiuta a mantenere l’aderenza nel momento in cui sembra la si stia perdendo. Sia chiaro, non si tratta di gomme pensate per i fondi bagnati, ma in questo contesto ci hanno stupito positivamente grazie anche alla notevole capacità di autopulizia dal fango.

La durata si è attestata su ottimi livelli per questo tipo di gomma, che ha dimostrato di eccellere in un ambito di utilizzo XC, ovvero sui fondi compatti o di media inconsistenza, e di riuscire ancora a cavarsela bene, seppure non brillando, sui terreni più inconsistenti.