[su_label]Comunicato stampa[/su_label]

Era stata battezzata F1 per la sua vocazione innata alla competizione, alla velocità, alla vittoria. Insomma, una predestinata al successo. Ebbene, i campi di gara hanno sancito che la “O” di Olympia scolpita nello sterzo di F1 è una delle icone della stagione off road che va in archivio. I risultati hanno promosso a pieni voti questa front d’assalto, che ha regalato soddisfazioni indimenticabili a Olympia e resterà anche nel 2018 una delle punte di diamante della casa di Piove di Sacco.

Compagna fedele degli azzurri del Gruppo Sportivo Carabinieri, asso nella manica dell’inossidabile Marzio Deho nelle sue cinque affermazioni stagionali, la plurivittoriosa di Olympia si è fatta applaudire sui più impegnativi campi di gara nazionali e internazionali di cross country e marathon.  Fra le istantanee di questa intensa annata di gare vanno ricordate in particolare le prove di Coppa del Mondo XCO, nelle quali i gemelli Luca e Daniele Braidot, affiancati dal compagno Mirko Tabacchi, si sono confermati gli esponenti di punta della nazionale italiana. Inoltre F1 ha accompagnato il vice-campione italiano Luca Braidot nelle vittorie di Kramnik e Oslo, e lo spagnolo Josè Marìa Guerrero alla conquista del campionato mondiale XCO Master.

D’altronde, in un certo senso F1 l’hanno progettata loro. Le caratteristiche strutturali di questa mtb sono infatti un’emanazione diretta dei consigli che proprio i biker professionisti di Olympia hanno fornito, mettendo a disposizione dell’azienda tutta la loro esperienza e le loro conoscenze tecniche.

Uno dei punti di forza di F1 è il suo mix di leggerezza e rigidità, due qualità teoricamente contrastanti, che invece Olympia è riuscita a far coesistere perfettamente grazie a una sapiente progettazione degli spessori, delle sagomature e delle geometrie del telaio monoscocca.

Robusta nello sterzo e nel nodo scatola movimento, F1 si alleggerisce lì dove le sollecitazioni non richiedono particolare apporto di materiale. Lo sterzo ribassato e conico è inserito in uno snodo massiccio, frutto di un lungo lavoro di ricerca sia tecnica sia estetica.

Il tubo orizzontale ha una forma rialzata e maggiorata a ridosso dello sterzo, per assorbire meglio gli stress derivanti dalla forcella e dai manubri da 700mm.

I foderi posteriori si integrano con il tubo orizzontale per una distribuzione ottimale delle sollecitazioni derivanti dalla ruota posteriore. Il carro posteriore Boost 148 accorciato consente il massimo della reattività nella pedalata. La flessibilità sull’asse longitudinale del telaio ha l’effetto di conferire un’eccellente aderenza della ruota posteriore al terreno.

Un’altra carta vincente di Olympia F1 si è rivelata l’estetica, ispirata alla pulizia delle linee e valorizzata allo scorrimento interno dei cavi.

F1 è disponibile nella colorazione nero/rosso e nero/verde e nelle taglie S-M-L-XL.

Info: www.olympiacicli.it