Di anni ne ha solamente 17 ma ha già dimostrato di avere tanta stoffa nel downhill, visti i risultati ottenuti anche in Coppa del Mondo, oltre che in ambito nazionale. Stiamo parlando di Giacomo Masiero, un giovane talento italiano che nonostante la stagione sfortunata appena conclusa sta già affilando le armi per il prossimo anno.

Età: 17.

Vive a: Rosà (VI).

Musica preferita: Blunt & Sprite degli Sfera Ebbasta.

Hobby: andare in bici.

Percorso preferito: Fort William (Gran Bretagna).

MTB-VCO: Ciao Giacomo, i nostri lettori sono curiosi di sapere quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike.

Giacomo Masiero: Ciao a tutti! Ho iniziato a praticare il downhill all’età di 12 anni: mia mamma faceva la personal trainer in una palestra e uno dei suoi allievi praticava questo sport; appena ho visto le foto delle bici da gara mi sono innamorato di questa disciplina e ho deciso di provarla. Mi sono appassionato a questo sport fin da subito, iniziando a fare le prime discese in montagna, vicino casa mia. Da quel momento non ho più lasciato la bici…

MBV: Ti ricordi la tua prima gara e che risultato hai ottenuto?

GM: Sì me la ricordo benissimo e mi viene pure da ridere se ci ripenso! Era una regionale e si svolgeva vicino a Bassano del Grappa, quindi poco distante da casa mia.  Al mattino la pista era perfetta e si correva benissimo, nel pomeriggio invece ha cominciato a diluviare molto forte e alcuni rider sono addirittura scappati. Quella gara è stata particolarmente impegnativa per me perché non avevo mai corso con la pioggia in un tracciato bagnato. Alla fine ho chiuso come primo degli Esordienti. Eravamo in tanti… ero l’unico ahahah!

MBV: Questa stagione era iniziata molto bene per te, con il successo di Pian del Poggio, prova di apertura del Circuito Gravitalia, seguito poi dalla conquista della medaglia d’argento agli Europei di Sestola e dagli ottimi piazzamenti sia in Coppa del Mondo che nell’iXS European DH Cup. Qual è la gara di quest’anno che ricordi con maggior piacere?

GM: La stagione era iniziata alla grande, ero molto gasato. Una gara in cui mi sono divertito moltissimo è stata quella di Sestola: eravamo in tanti atleti convocati con la nazionale e quindi ci siamo divertiti molto, in pista e fuori.

MBV: Poi a luglio è arrivato l’appuntamento di Coppa del Mondo a Lenzerheide, dove dopo aver fatto segnare un ottimo 4° tempo nelle qualifiche sei stato vittima di un brutto incidente nelle prove libere della mattinata della gara, che ti ha precluso poi la partecipazione ai Campionati Italiani. Ci racconti cosa è successo?

GM: Ero forse troppo gasato in quella settimana di gara a Lenzerheide: la qualifica mi pareva di averla fatta non tirando al massimo, era uscito un grandissimo risultato quindi pensavo di poter fare molto bene in gara.

La mattina della domenica mi sono svegliato presto, proprio per andare a provare bene le linee della pista… era andato tutto alla grande, poi al secondo giro sono caduto. In sostanza stavo per fare un salto che era meglio non prendere con velocità, per non arrivare troppo lungo; non so ancora bene il perché ma sono arrivato troppo veloce, praticamente non frenando; nell’atterrare la ruota davanti ha toccato per prima il terreno, la bici si è ribaltata ed il manubrio mi è finito addosso, nella zona dell’addome, facendomi cadere violentemente a terra. Al momento, ero sicuro di non essermi fatto nulla e quindi ho continuato a scendere, pur sentendo dei dolori forti alla pancia. Arrivato al gazebo stavo veramente male e così sono stato accompagnato in appartamento. Dopo essermi riposato ho provato ad alzarmi e in quel momento ho capito che la situazione era più grave di quel che pensavo: ho cominciato a sudare, mi si è annebbiata la vista. Allora i miei compagni mi hanno portato in ospedale e lì dopo tutti i controlli mi hanno detto che avevo la milza rotta in quattro parti e che perciò dovevo stare dieci giorni immobile a letto.

Quindi  a tutti i rider che come me cercano di andare forte dico è vero che bisogna sempre andare a manetta ma anche essere sempre collegati con la testa e non lasciare mai spento il cervello! Questo brutto incidente mi è servito a capirlo.

MBV: A che punto sei con il recupero fisico? Quando pensi che ti rivedremo in gara?

GM: Sono in pieno recupero fisico: già da due mesi mi sto allenando in palestra però i dottori purtroppo mi hanno detto di stare fermo con la bici ancora per un po’ perché la ferita non si è ancora assorbita completamente. Credo che per gennaio tornerò a correre…non vedo l’ora!

MBV: Hai un tuo idolo nel mondo della downhill?

GM: Certo! Il mio idolo più grande è sempre stato Danny Hart, in realtà però ho anche un altro idolo che è Walter Belli, l’uomo con più grinta e determinazione che conosca. Lui non si è mai fermato, ha sempre continuato a fare quello che gli piace senza arrendersi mai.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

GM: Normalmente dedico tre giorni alla settimana all’allenamento in palestra: di questo si occupa mia mamma Cristina, che ha una palestra e quindi mi fa anche da personal trainer. Nel week-end invece cerco di andare a pedalare.

MBV: Ci descrivi la bici che hai utilizzato in questa stagione? La userai anche il prossimo anno?

GM: La bici che ho usato quest’anno è la mitica Mondraker Summum: la mia è arancione ed è davvero fantastica. A livello di guida è favolosa perché puoi posizionarla dove vuoi sul tracciato, grazie alla sua leggerezza ed inoltre sullo ………. va velocissima. Come forcella e ammortizzatore montavo Fox e come gomme Maxxis. Quest’anno userò sempre la Mondraker Summum, ma azzurra, del 2018: non vedo l’ora che cominci la stagione!

MBV: Quali obiettivi ti poni per la prossima stagione?

GM: Per la prossima stagione l’obiettivo che mi pongo è quello di vincere il mondiale, anche se è parecchio difficile: cercherò di impegnarmi al massimo e di metterci tutto me stesso. Il mondiale 2018 si terrà proprio a Lenzerheide… e io ho un conto in sospeso con quella pista!

MBV: Grazie dell’intervista Giacomo ed in bocca al lupo per la prossima stagione agonistica!

GM: Grazie mille a voi ragazzi di MTB-VCO, che ci mettete sempre tanta passione! Ciao a tutti! E ricordatevi… RIDETOFUN!