La ETSX rappresentava 10 anni fa l’anello di congiunzione, nel catalogo Rocky Mountain, tra la Element da XC e la Slayer pensata per un utilizzo all mountain.
Una trail bike, quindi, caratterizzata da un particolare schema di sospensione (Energy Transfer System X-Project, da cui la sigla ETSX) derivato addirittura dalle sospensioni in uso in Formula 1, che sfoggiava un vistoso bilanciere ed offriva la possibilità di settare tre valori di escursione alla ruota posteriore, tra 100, 115 e 130 mm.
Il telaio era realizzato con tubazioni custom in alluminio dotate di una superficie di saldatura molto ampia tra l’orizzontale, il tubo sterzo e l’obliquo.
La ETSX era proposta in quattro allestimenti, di cui la ESX-70 rappresentava il top di gamma. Con sospensioni Fox, ruote Mavic, trasmissione mista Shimano XTR/XT e freni Formula ORO K24 era in vendita al prezzo di € 4.299.
Geometrie
Taglie disponibili: | XS-S-M-L-XL |
Orizzontale virtuale: | 530-545-580-595-615 mm |
Angolo sterzo: | 68° |
Angolo piantone: | 73° |
Standover | 778-794-823-840-869 mm |
Tubo sterzo: | 100-100-115-130-155 mm |
Carro posteriore: | 419 mm |
Passo: | 1053-1068-1104-1120-1143 mm |
Pro
Nonostante la complessa articolazione della sospensione, la ETSX si dimostrava molto reattiva in pedalata, con una prontezza di risposta che spingeva ad aumentare sempre il ritmo.
Contro
In discesa richiedeva una guida più decisa. La sospensione, inoltre, tendeva a diventare meno progressiva negli impatti più rilevanti.