Progettata in collaborazione con la famiglia Atherton, la Der Kaiser era nata quindi inizialmente per garantire le massime prestazioni in ambito downhill. Continental ha poi esteso la gamma introducendo anche una versione orientata all’enduro, con un chiaro intento quindi a lasciarsi anche pedalare oltre che condurre in discesa, grazie all’utilizzo di una carcassa più leggera.
E se è stata progettata in collaborazione con la famiglia più veloce del downhill, non possiamo che aspettarci alte prestazioni da questa gomma che presenta un battistrada molto aggressivo, con tasselli ad alto profilo, di dimensioni generose e ben squadrati oltre che ben distanziati a favore di una rapida autopulizia in presenza di fango.
La Der Kaiser Projekt adotta, come le altre coperture di alta gamma del marchio tedesco, la mescola BlackChili, un composto progettato da Continental che si basa sulle più recenti scoperte sul polimero ed altre materie prime. E’ costituita da gomme sintetiche e gomma naturale mescolate insieme, a loro volta utilizzate insieme a speciali particelle di carbonio nanometrico, che vengono ottimizzate nella forma e nelle proprietà superficiali per poter essere impiegate nelle coperture. Rispetto alla mescola utilizzata da Continental negli anni precedenti, l’obiettivo della BlackChili è quello di garantire una minore resistenza al rotolamento, un maggior grip e un aumento della durata.
Al di sotto del battistrada è posizionata una carcassa a 4 strati per un totale di 240 TPI mentre sui fianchi gli strati sono 3 a 180 TPI. In aggiunta a questo rivestimento ne troviamo uno ulteriore sui fianchi, denominato Apex, il cui obiettivo è quello di fornire maggiore stabilità e una protezione aggiuntiva dalle forature anche nel caso in cui si adottino basse pressioni di gonfiaggio, visto che la Der Kaiser Projekt ha il tallone tubeless ready.
La denominazione ProTection sta ad indicare, invece, la presenza di uno specifico rivestimento sia sui tasselli che sui fianchi, con lo scopo di proteggere la gomma dai tagli e dalle forature oltre che conferire una maggiore robustezza. Sui fianchi, inoltre, si nota il caratteristico disegno a bandiera a scacchi.
La Der Kaiser Projekt ProTection Apex è disponibile nei tre diametri ruota 29″, 27.5″ e 26″ e in tutti e tre i casi nella sola sezione da 2.4″. Il peso medio da noi rilevato tra le due coperture in prova è stato di 1.052 grammi. E’ in vendita al prezzo di € 70,90.
Info: www.continental-tires.com/bicycle
Nonostante si abbia a che fare con una struttura rigida, l’installazione di queste gomme non ha comportato alcuna difficoltà. Siamo riusciti a montare entrambe le coperture senza camera d’aria utilizzando una pompa da officina, quindi senza necessità di compressore, notando fin da subito e con soddisfazione un’ottima tenuta della pressione già prima di immettervi liquido sigillante al suo interno, segno di una perfetta costruzione della gomma.
Considerata la destinazione d’uso di tipo gravity e quindi ben lontana da quella che contraddistingue le gomme con meno resistenza al rotolamento, si apprezza la scorrevolezza del battistrada delle Der Kaiser, in particolar modo sui terreni dal fondo più inconsistente, dove le gomme sfruttano i tasselli ad alto profilo per scavare il fondo fino a trovare il punto migliore a cui aggrapparsi.
Nei cambi di direzione la copertura sfrutta l’elevata rigidità della sua struttura e la robustezza degli spigoli di presa dei tasselli laterali. Ciò consente di impostare la direzione di marcia con estrema precisione anche nei movimenti più bruschi, potendo contare anche sul solco ben definito tra le due file di tasselli centrali, che aiuta a mantenere la direzione impostata. La manovra richiede comunque una certa decisione, a causa della mancanza di un vero e proprio tassello di transizione che accompagni il passaggio da quelli centrali a quelli laterali, seppure quelli centrali sono abbastanza allungati da consentire un certo raccordo con quelli laterali.
Ottima la risposta in fase di frenata, con le Der Kaiser che non si scompongono neanche nelle staccate più al limite. In condizioni bagnate la risposta della gomma è soddisfacente anche se non eccelle in tale contesto. Buona anche l’autopulizia in presenza di fango mentre si è dimostrata su ottimi livelli la resistenza alle forature e ai tagli, con l’usura che si è attestata nella norma.
Si tratta, in conclusione, di coperture che piaceranno moltissimo a chi è disposto a sacrificare qualcosa in termini di scorrevolezza, soprattutto in salita a causa del peso extra, a fronte però delle massime prestazioni in discesa.