Lo scorso anno i rider di enduro di casa GT, Dan Atherton e Martin Maes, pur gareggiando su una Force hanno anche lavorato allo sviluppo di un prototipo che ricordava molto la Fury, anche se con escursioni ridotte.
Qualche giorno fa, poi, GT ha lanciato un video che mostra una versione della Sanction con formato ruote da 27,5″, confermando, quindi, le nostre aspettative.
Alla Sea Otter Classic si è avuto modo di osservare meglio la nuova Sanction, in particolare quella di Martin Maes, che effettivamente somiglia molto alla Fury, sebbene abbia “solo” 165 mm di escursione alla ruota posteriore. E’ stata realizzata come nuova arma da enduro, quindi pur rimanendo una bici ancora pedalabile, vi sono stati applicati gli stessi principi di geometria che caratterizzano la Fury: un passo lungo ed un attacco manubrio corto da 30 mm per garantire maggiore stabilità alle alte velocità.
A differenza della Fury, però, le tubazioni sono realizzate in alluminio 6069, con il quale è possibile ottenere tubi più sottili e, di conseguenza, un telaio più leggero rispetto all’alluminio 6061 della Fury. Il telaio, infatti, pesa circa 2,67 kg, quasi un chilogrammo in meno rispetto alla Fury.
Anche il disegno della sospensione richiama quello della Fury, piuttosto che quello della Force, e questo porta a pensare su quanto sia destinata ad essere attiva la Sanction sotto il carico di pedalata.
La Sanction di Maes monta la nuova forcella Fox 36 RC2 da 650B (appena presentata da Fox), con 160 mm di escursione, mentre l’ammortizzatore è un Float X, con un volume di aria che sembra essere maggiore rispetto al Float che siamo abituati a vedere.
Le geometrie: