10 anni fa: Ibis Mojo

La Ibis Mojo dieci anni fa veniva definita tra le più sexy trailbike mai prodotte, con il suo telaio in carbonio ad alto modulo T700 dal disegno molto originale e un’escursione ad entrambi gli assi pari a 140 mm.

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Telaio che sfoggiava ben mirate sagomature delle tubazioni, con una vistosa traversa nella parte centrale del triangolo principale allo scopo di irrigidire quest’ultimo, ma anche un tubo sterzo sovradimensionato nonostante sfruttasse però la classica, per allora, serie sterzo da 1-1/8″.

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La sospensione si basava su uno schema DW-Link, noto per la sua caratteristica di isolare il lavoro della sospensione sia dalla spinta sui pedali che dall’azione frenante.

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I foderi inferiori erano asimmetrici per garantire la massima rigidezza strutturale oltre che offrire un ampio spazio per la gomma posteriore. Il fodero inferiore destro, inoltre, sfoggiava anche una pratica piastra metallica a protezione da eventuali risucchi della catena. I link erano realizzati in alluminio con cuscinetti a sfere sigillati.

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La Ibis Mojo veniva offerta in cinque allestimenti oltre che nel solo telaio e ammortizzatore Fox RP23.

Geometrie

Taglie disponibili: S-M-L-XL
Orizzontale virtuale: 560-580-600-620 mm
Angolo sterzo: 69°
Angolo piantone: 73°
Altezza movimento centrale: 336 mm
Standover 752-779-787-795 mm
Tubo sterzo: 100-115-130-145 mm
Carro posteriore: 429 mm
Passo: 1064-1084-1105-1126 mm

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Pro

La Ibis Mojo sfoggiava un’estetica che ha fatto innamorare non pochi biker e che sostanzialmente non si discosta molto dal modello attualmente in commercio. Le geometrie più orientate ad un utilizzo XC che trailride le consentivano un’eccellente reattività e una risposta precisa nei tratti più guidati.

Contro

Proprio le sue geometrie più votate al cross country non la rendevano pienamente sfruttabile dai trail rider più aggressivi, anche se la Mojo riusciva ancora a cavarsela bene nelle discese impegnative.