Singen, in Germania, è stata teatro oggi del Campionato Mondiale Marathon, che ha incoronato Campioni del Mondo il 38enne austriaco Alban Lakata e la 33enne danese Annika Langvad. Per Lakata si è trattata della terza medaglia d’oro, dopo le vittorie nel 2010 e nel 2015 mentre per la danese è stato il quarto titolo dopo i successi del 2011, 2012 e 2014.
Per quanto riguarda il percorso, la gara maschile si è svolta su un tracciato di 49 km da percorrere per due volte per un totale di 98 km e un dislivello complessivo di 2800 metri. La prova femminile, corsa in contemporanea con gli uomini, ma con una partenza sfalsata, si è svolta invece sullo stesso tracciato percorso per un solo giro e con l’aggiunta di un percorso ridotto di 31 km, per un totale di 80.
La gara maschile ha visto la presenza di 176 atleti che, tra i quali Leo Paez è stato quello a transitare al comando al primo rilevamento, davanti a Tiago Ferreira e a Jaroslav Kulhavy. Juri Ragnoli transitava al 6° posto.
Dopo un’ora e mezza circa di gara passava al comando Ferreira seguito ad 1 secondo da Lakata, ma dopo 9 minuti di gara la svolta. Alban Lakata passava al comando seguito a ruota da Kulhavy e Ferreira, mentre Cominelli transitava in 8^ posizione e Ragnoli 13°. La gara proseguiva così per un po’ con Lakata e Ferreira che si alternavano al comando e si inseriva anche Daniel Geismayr, mentre poco più dietro c’erano Mathieu Van Der Poel e Jaroslav Kulhavy. I primi tre arrivavano così in prossimità del traguardo praticamente appaiati, con Lakata che riusciva a vincere lo sprint finale, davanti a Ferreira e Geismayr.
Il miglior italiano è stato Juri Ragnoli, che ha concluso la gara al 22° posto dopo essere stato a lungo a ridosso della top 10. Più dietro troviamo Cristian Cominelli, anch’egli a lungo tra i primi 10 ha dovuto poi cedere diverse posizioni concludendo al 43° posto finale. A seguire troviamo Daniele Mensi 46°, Fabian Rabensteiner 48°, Paolo Colonna 54°, Mattia Longa 78°, Francesco Casagrande 94°. Ritirati Francesco Failli e Damiano Ferraro.
Anche la gara femminile è stata abbastanza incerta, con la svizzera Esther Suss che transitava al comando al primo rilevamento, seguita dalla connazionale Jolanda Neff e dalla Langvad. Maria Cristina Nisi, migliore italiana, transitava al 18° posto.
Dopo quasi 2 ore di gara passava al comando la norvegese Gunn-Rita Dahle Flesjaa, seguita a ruota dalla tedesca Sabine Spitz e dalla svedese Jennie Stenerhag, con la Nisi che intanto era salita in 13^ posizione.
Si affacciava sulle prime posizioni anche Jolanda Neff, che ben presto però doveva cedere il passo al terzetto formato da Langvad, Spitz e Dahle. Le prime due giungevano vicinissime in prossimità del traguardo, con la Langvad che vinceva la volata sulla Spitz mentre in terza posizione arrivava la Dahle.
Miglior italiana la traguardo Maria Cristina Nisi, che ha concluso al 13° posto una gara che l’ha vista sempre a ridosso della top 10. Al 32° posto conclude Jessica Pellizzaro.