[su_label]Comunicato stampa[/su_label]
Il cielo azzurro di Cavaglia di Breya illumina la scena mentre il massiccio del Monte Rosa si mostra con tutta la sua imponenza e struggente bellezza. Sta diventando una classica questa gara del master MB Marcello Bergamo Cup, vuoi per il percorso tosto adatto per amatori ben preparati, vuoi per la bellezza di questo minuscolo paesino incastonato come un perla nella Valsesia che pare un grano di un rosario dove ogni anno veniamo in pellegrinaggio per una gara che gli abili e laboriosi ragazzi della Pro-Loco, coadiuvati dalla Velo Valsesia, ci mettono a disposizione, vuoi per l’ottimo ristoro e la signorile premiazione che accontenta quasi tutti, fatto sta che anche quest’anno è festa grande. Dalla bellissima piazzetta , linda come uno specchio, partono i giovani e subito un uomo dal body verde e nero s’invola diventando subito uccel di bosco, la sua pedalata è fluida e potente , le sue traiettorie disegnate col compasso, il suo volo sembra quello di un airone e in un’ora e ventisette secondi realizza l’impresa a firma del Senior 1 Alessandro Maiuolo che rientra dopo un mese di convalescenza causa una caduta che lascia come ricordo tre costole rotte. E meno male che non stava bene, ci dicono sconsolati Dieguito Salmoiraghi e Maurizio Taini! Il primo a festeggiarlo abbracciandolo come un figlio è Carmelo Cerruto (Gentleman 1) che di Maiuolo è il … padre putativo, colui che lo ha messo in bici insegnandogli tanto, forse tutto, soprattutto in fatto di sofferenza, a fine gara se lo mangia con gli occhi e poi gli racconta di come è andata la sua gara e di come sia stato in grado di rifilare 12 minuti a Massimo Salone e Stefano Toso. Un altro amatore che ci ha impressionati è stato senza dubbio il maresciallo Domenico Agostinone, Veterano 2, che con un allungo micidiale appena fuori dal centro abitato buca la difesa di Paolo D’Orazio e di Bepp Ballini che … devono lasciarlo andare , se non altro perché nel ciclismo, come nella boxe, gli allunghi sono veri e fanno male. Ago lo sa e non perde occasione di dimostrarlo, anche a Cavaglia si ripete danzando come un boxseur per restare imbattuto e festeggiare l’ennesima vittoria con una bella Tuborg fresca in attesa dei fiori. Rispetta il pronostico anche lo Junior Manuel Ballini che passa a rullo sui suoi avversari, oggi Gabry Nicolini e Simone Naldi , fisico statuario messo a dura prova da una caduta per fortuna senza conseguenze. Francamente non conosciamo il vincitore dei Veterani 1 , il federale Vittorio Gualtieri ma, siamo rimasti colpiti dalla sua prestanza fisica e dalla concentrazione dimostrata in ogni angolo del bellissimo percorso, capace di imbrigliare sia Roberto Picco che il capoclasse Antonio “The Doctor” Mazzuero. Il gentleman 2 Roberto Poletti, un signore della mountain – bike, ha riscoperto il piacere di essere protagonista grazie ad una gara corsa col cuore sperimentando un ciclismo solido e concreto che alla fine lo premia, anche se ha dovuto sudare parecchio per piegare la resistenza di un magrissimo Claudio Biella e un sempre più convincente Silvio Piotti. Rispettano i pronostici anche i … nonni del master quali sono Giuliano Garlaschè ( Super A) , che domina su Depentor e Buschini e Giuseppe Rondi che si libera agevolmente della scomoda compagnia di Matteo Petrucci e Armando Campesato. Torna sul suo trono il debuttante Bum Bum Ballini, motivato e determinato a ristabilire le gerarchie nei confronti di Paolo Verdoia che fino ad ora è l’unico che è riuscito a batterlo in questa verdissima categoria otto giorni fa, ma ora deve subire lo strapotere del talento più limpido del nostro master che vince e poi riceve l’abbraccio e il bacio di Lauretta Vecchio, vincitrice tra le donne A, un’istantanea che subito piene postata su Instagram. Fra le donne B è Monica Coppo la più brava, la scalatrice valsesiana detta legge e riceve le congratulazioni delle battute Kathrin Oertel e Monica Grendene che plaudono anche al più bravo dei primavera, il pluri vittorioso Andrea Belotti. Terminate le emozioni e le premiazioni della bella gara di Cavaglia, corriamo tutti a casa per gustarci altre perle scintillanti come la doppietta Ferrari, l’impresa del Crotone e il trionfo del tulipano Dumoulen che questo giro se l’è meritato diventando una rosa.
Prossima prova il 3 giugno a Magenta.