Cape Epic – #7: successo finale di Schurter-Stirnemann

Con l’ultima tappa di oggi, la settima, va in archivio l’edizione 2017 della Cape Epic. Una marathon come di consueto lunga ed impegnativa ma che ha regalato anche tante emozioni e colpi di scena. La tappa di oggi si è sviluppata su un percorso di 85 km e 1350 metri di dislivello, che ha condotto gli atleti da Elgin a Val de Vie. Un percorso con diverse salite nella parte iniziale ma quella più impegnativa, al Passo Franschhoek, si trovava a circa metà percorso, con i suoi 7 km e 400 metri di dislivello.

La partenza è avvenuta alle ore 8:14, una partenza neutrale avvenuta lungo la strada in uscita da Grabouw. Dopo qualche minuto gli atleti si sono ritrovati già sugli sterrati tra le montagne, con il gruppo di testa formato da Buys-Beukes (Pyga Euro Steel), Schurter-Stirnemann (Scott-SRAM), Rohrbach-Geismayr (Centurion Vaude), Fumic-Avancini (Cannondale), Sauser-Kulhavy (Specialized). Paez e Knox (Kansai Plascon) hanno già qualche problema e navigano a 20 secondi dai leader.

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Il primo rifornimento vede arrivare per primi Buys-Beukes, davanti a Schurter-Stirnemann, Sauser-Kulhavy. Damiano Ferraro e Fabian Rabensteiner (Trek-Selle San Marco) transitano in 7^ posizione.

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Dopo il primo rifornimento i concorrenti dovevano affrontare la salita del Passo Franschhoek. Davanti c’erano i due team Scott, il Centurion Vaude ed il Trek-Selle San Marco. Oggi Ferraro e Rabensteiner erano in ottima forma e hanno raggiunto per primi il secondo rifornimento, posto al 58° km. Dietro Buys-Beukes, Van der Heijden-Frischknecht, Sauser-Kulhavy, Rohrbach-Geismayr, Adel-Visnovsky, Schurter-Stirnemann, Fumic-Avancini.

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Dopo il secondo rifornimento un tratto sabbioso attendeva i concorrenti. Rohrbach iniziava a spingere, probabilmente per puntare al podio. Il terzo ed ultimo rifornimento non si faceva attendere, essendo posizionato al km 74. Vi giungevano per primi Rohrbach-Geismayr davanti a Sauser-Kulhavy, Schurter-Stirnemann, Ferraro-Rabensteiner. Fumic-Avancini transitavano con 4 minuti di ritardo.

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Una breve sosta per poi affrontare gli ultimi 11 km di questa lunga marathon. Schurter, come di consueto, si poneva al comando del gruppo formato dai due team Scott e dal Trek-Selle San Marco. I team Pyga Euro Steel e Specialized tentavano invano di contenere il distacco. A tagliare per primi questo ultimo traguardo sono Van der Heijden-Frischknecht (Scott-SRAM Young Guns), seguiti a 17 secondi da Ferraro-Rabensteiner (Trek-Selle San Marco), oggi per loro un meritato podio. In terza posizione Schurter-Stirnemann a 38 secondi dai vincitori.

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I primi 10 al traguardo:

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Vittoria finale, dunque, per Nino Schurter e Matthias Stirnemann dello Scott-SRAM MTB Racing. I due svizzeri hanno concluso questa lunga marathon con un vantaggio di 8 minuti e 7 secondi sui grandi sconfitti Christoph Sauser e Jaroslav Kulhavy (Investec-Songo-Specialized). Inizialmente, infatti, erano loro ad aver tentato di togliere la leadership a Manuel Fumic e Henrique Avancini (Cannondale Factory Racing XC), ma ancora una volta Schurter ha dimostrato di avere una marcia in più. Terza posizione per Nicola Rohrbach e Daniel Geismayr (Centurion Vaude 2) a 19 minuti e 34 secondi, un meritato podio per la coppia svizzero-austriaca che nelle ultime tappe ha mostrato buone prestazioni.

Fuori dal podio Leo Paez e Max Knox (Kansai Plascon), quarto posto per loro davanti a Fumic ed Avancini e ai giovani atleti Scott, Van der Heijden-Frischknecht.

L’obiettivo era quello di venire a correre qui nel 2018 e vincere, ma siamo in anticipo di un anno! Questo è molto importante. Vincere le Olimpiadi e poi venire in Sud Africa e vincere la Cape Epic è un gran risultato. Il nostro team è stato eccezionale. Venire qui alla prima Cape Epic e fare così bene è stato incredibile. Credo, inoltre, che abbiamo cambiato la natura di questa competizione quest’anno, insieme a Manuel Fumic e Henrique Avancini. Abbiamo dimostrato, infatti, che gli atleti del cross country possono vincere la Cape Epic e penso che abbiamo sorpreso diverse persone“, questo è stato il commento diNino Schurter a fine gara.

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Il 27° posto finale sicuramente non rispecchia quelli che sono i reali valori dimostrati in gara da Damiano Ferraro e Fabian Rabensteiner. Questa edizione della Cape Epic per loro e per Samuele Porro è stata veramente sfortunata, ma nonostante ciò, quando ne hanno avuto la possibilità hanno dimostrato ottime prestazioni.

Oggi stavamo bene entrambi, ritmo altissimo fin da subito e siamo rimasti in 7 coppie. Nel finale ai meno 10 km abbiamo provato ad allungare in salita ma Nino ha chiuso. Siamo rimasti in 3 coppie con gli Scott e nel finale i giovani sono riusciti a prendere qualche metro relegandoci al secondo posto. Dopo tutto quello che abbiamo passato va bene così“, questo il commento di Damiano Ferraro.

Riscontri positivi anche per l’altra coppia italiana formata da Mirko Pirazzoli e Alessandro Gambino (Kansai Plascon 2), i due hanno concluso infatti al 30° posto assoluto.

I primi 10 in classifica generale:

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In campo femminile oggi si sono espresse ancora una volta positivamente Sabine Spitz e Robyn de Groot, vincendo quest’ultima tappa e meritando un terzo posto finale dietro alle vincitrici Esther Suss e Jennie Stenerhag (Meerendal CBC) e alle seconde classificate Mariske Strauss e Annie Last.

Le uniche italiane in gara, Giuliana Massarotto e Maria Luisa Surico, oggi hanno chiuso la tappa al 22° posto e concludono la loro esperienza sudafricana in 23^ posizione.

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I risultati di tutti gli italiani in gara:

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Classifiche complete