Entra sempre più nel vivo la Cape Epic 2017, con la quarta tappa che si è appena conclusa e che si è svolta su una distanza di 112 km e 2150 metri di dislivello, da Greyton ad Elgin. Una tappa caratterizzata da un tracciato con una serie di singletrack e da una salita finale molto impegnativa seguita da una discesa finale, con alcuni tratti particolarmente tecnici.
Il primo rifornimento ha atteso gli atleti al 30° km, dove è giunto un gruppo guidato da Alban Lakata e Kristian Hynek (Topeak Ergon Racing) intenzionati più che mai a recuperare il tempo perduto nelle precedenti tappe. Subito dietro i due c’erano Fumic-Avancini (Cannondale), Schurter-Stirnemann (Scott-SRAM), Van der Heijden-Frischknecht (Scott-SRAM Young Guns), con Sauser-Kulhavy (specialized) staccati di 4 secondi. Damiano Ferraro e Fabian Rabensteiner (Trek-Selle San Marco) sono transitati al 18° posto.
Al km 61 era posizionato il secondo punto di rifornimento. La prima coppia a giungervi è quella formata da Nino Schurter e Matthias Stirnemann. Insieme a loro arrivano anche Paez-Knox (Kansai Plascon), Van der Heijden-Frischknecht, Buys-Beukes (Pyga Euro Steel), Sauser-Kulhavy. Ferraro-Rabensteiner transitano in 11^ posizione, intenzionati a riscattare la sfortunata giornata di ieri.
Dopo aver superato il Botrivier Pass, con dei tratti ricchi di sabbia, gli atleti giungono al terzo ed ultimo rifornimento dove inizia a delinearsi la situazione. La coppia di testa è Paez-Knox, seguita a 45 secondi da Schurter-Stirnemann e Van der Heijden-Frischknecht. Subito dietro ci sono Fumic-Avancini e Sauser-Kulhavy che hanno sofferto molto sul fondo sabbioso. Ferraro e Rabensteiner scendono purtroppo in 17^ posizione, a circa 9 minuti di ritardo dai leader.
Dopo l’ultimo rifornimento gli atleti hanno dovuto affrontare l’ultima salita della tappa, quella più impegnativa. Sauser e Kulhavy devono fermarsi per riparare una foratura, un inconveniente che sarà per loro determinante sul risultato finale della tappa.
Gli ultimi 5 km vedono un gruppetto di 4 atleti formato da Schurter-Stirnemann e da Van der Heijden-Frischknecht.
Schurter cede generosamente la vittoria a Van der Heijden-Frischknecht, accontentandosi del secondo posto. In terza posizione, a circa 2 minuti e mezzo, giungono Fumic e Avancini. Incredibilmente Sauser e Kulhavy tagliano il traguardo in 4^ posizione, riuscendo a recuperare il gap accumulato a causa della foratura.
Il commento di Nino Schurter a fine tappa: “Noi non abbiamo mai avuto un piano oggi, abbiamo semplicemente pedalato per puro piacere. Oggi ha funzionato molto bene per entrambe le nostre squadre, è stato fantastico. L’ultima salita è stata terribile, molto sabbiosa, ma entrambe le nostre squadre sono riuscite a gestirla per il meglio e siamo riusciti ad andare via fino al traguardo“.
Per i nostri portacolori Damiano Ferraro e Fabian Rabensteiner la quarta tappa si conclude con il 18° posto, a 18 minuti e mezzo dai vincitori. Poco più dietro Mirko Pirazzoli e Alessandro Gambino transitano sul traguardo in 32^ posizione.
I primi 10 al traguardo di oggi:
Dopo quattro tappe in classifica generale si confermano al comando Manuel Fumic e Henrique Avancini. I due atleti Cannondale conducono con un vantaggio di 1 minuto e 42 secondi su Nino Schurter e Matthias Stirnemann che salgono in 2^ posizione scavalcando Chritsoph Sauser e Jaroslav Kulhavy. A meno di sorprese la gara sembra ormai nelle mani di queste prime tre coppie, dal momento che al 4° posto ci sono Leo Paez e Max Knox ma staccati di oltre 11 minuti dai leader.
La miglior coppia italiana al momento è quella formata da Mirko Pirazzoli e Alessandro Gambino (Kansai Plascon 2), classificati al 26° posto.
I primi 10 in classifica generale:
Tra le donne oggi ritornano alla vittoria le due leader della gara, Esther Suss e Jennie Stenerhag. In classifica generale il vantaggio accumulato dalle due atlete del Meerendal CBC è pari a oltre 12 minuti e mezzo su Spitz-De Groot. Giuliana Massarotto e Maria Luisa Surico terminano la tappa in 23^ posizione.
Domani gli atleti dovranno affrontare una tappa di 84 km e 2100 metri di dislivello totale in salita, con partenza ed arrivo ad Elgin. Una tappa non molto lunga ma ricca di salite impegnative, soprattutto quella del Nuweberg.