[su_label]Comunicato stampa[/su_label]
Brutte notizie per il Team Trek-Selle San Marco e in particolare per Samuele Porro all’epilogo della terza tappa della Cape Epic.
Tra le montagne che circondano Greyton, su un percorso di 78 km con 1.650 mt. di dislivello, la squadra neroaranciofluo ha vissuto un’altra giornata particolarmente difficile, nella quale ha dovuto presto piegarsi all’ennesimo colpo basso sferrato dalla malasorte. Dopo due ore di corsa a ritmo non eccessivo, Porro è incappato in una caduta, riportando una microfrattura allo scafoide della mano sinistra. Già debilitato dal virus che lo ha colpito nei giorni scorsi, nonostante il dolore persistente, il comasco è risalito in bici e ai suoi tre compagni non è rimasto altro che scortarlo sino al traguardo della frazione, dove è transitato a 1h 10’11” dai dominatori della frazione, il duo Sauser-Kulhavy.
Visitato dallo staff medico della corsa e preso atto della lesione riportata, Porro è stato costretto al ritiro dalla competizione. Il suo compagno Alexey Medvedev prenderà il via domattina, nella quarta tappa, fuori classifica e in sola assistenza ai biker del team B rimasto in corsa. “Mi spiace essere giunto a questa conclusione – ha commentato Porro con amarezza –, ma ad un certo punto Alexey mi ha visto piombare a terra senza energie. Purtroppo mi sono svegliato con nausea e ho dovuto saltare la colazione. Anche avessi deciso domani di stringere i denti e sopportare il dolore credo che il fisico non ce la farebbe, il virus gastrointestinale mi ha debilitato troppo. Per questo domani non partirò. Voglio comunque ringraziare tutti coloro che mi hanno fatto sentire il loro supporto, le occasioni per rifarsi dopo questa delusione non mancheranno“.
Damiano Ferraro, che resta in gara insieme a Fabian Rabensteiner (sono al 59° posto nella generale a 2h 50’44”), guarda avanti: “Già quello odierno non era un impegno facile, in più è capitata anche la caduta di Samuele. Ora cerchiamo di recuperare le energie e vediamo che cosa ci riservano i prossimi giorni. Ci sono ancora quattro tappe in cui provare a ottenere un risultato di prestigio”. Domattina quarta frazione, sulla carta più dura di quella odierna: da Greyton a Elgin, con 112 chilometri e ben 2.150 mt. di ascesa complessiva.