Absa Cape Epic – Allo stage 1 il team Centurion-Vaude prende il comando

Partita oggi la vera e propria gara, con il primo stage che si è sviluppato su una distanza di 113 km e 2450 metri di dislivello. Una partenza veloce per arrivare al primo punto di rifornimento, dove è iniziata la vera sfida. Tre grandi salite, tutte su fondo abbastanza sconnesso, hanno condotto i concorrenti lungo un percorso ai piedi dei Monti Langeberg.

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Al traguardo di questo primo stage si è presentato per primo il team tedesco Centurion-Vaude, con i suoi atleti Markus Kaufmann e Jochen Kaess, seguiti dal team Meerendal Songo Specialized di Christoph Sauser e Frantisek Rabon. Terzo classificato il BMC Mountainbike Racing con Lukas Fluckiger e Martin Fanger.

 

Tutti i top team hanno avuto problemi durante la giornata di oggi, dalle forature e i problemi meccanici agli incidenti e perfino alcuni attacchi di influenza.

La più grande sconfitta della giornata l’ha subita sicuramente lo spagnolo José Hermida e il suo partner olandese Rudi van Houts (Team Multivan Merida), che aveva vinto il prologo di Domenica ma è finito a più di un’ora e 15 minuti dalla vetta di ieri, hanno influito sicuramente i problemi di stomaco avuti la notte precedente la partenza.

“E ‘ stato davvero pazzesco – ogni squadra ha avuto un problema “, ha detto Kaufmann a fine giornata.

Anche il team italiano Torpado Factory ha avuto diversi problemi oggi. Riccardo Chiarini, purtroppo, ha forato subito all’inizio della gara, proprio prima di entrare in un single track e questo ha penalizzato doppiamente la coppia Torpado, per la perdita di tempo nel sistemare la gomma e per tutti gli amatori che si sono poi trovati davanti. La sfortuna ha continuato ad accanirsi su Chiarini che ha forato per la seconda volta ma, per fortuna, questa volta a circa 7 km dalla “Tech Zone” dove è riuscito a farsi cambiare velocemente la ruota.

Alla fine della giornata la coppia “Blu Torpado” si classifica, caparbiamente, decima assoluta.

Anche la categoria femminile ha vissuto diverse fasi difficili.

“E’ stata una giornata terribile. Abbiamo avuto forature per tutto il tempo. E ogni volta dovevamo riprendere a lottare, per poi subire una nuova foratura. E’ stato orribile”, ha detto Langvad. Alla fine è arrivata terza, ma con quasi 25 minuti di ritardo dall’equipaggio vincitrice, composto dalla britannica Sally Bigham e dalla svizzera Esther Suss (Meerendal).

“E’ sempre bello vincere una tappa e vincere una tappa e diventare leader è ancora più speciale”, ha detto la Bigham. “Voglio vincere perchè sono la più forte e non perché l’altra squadra ha avuto dei problemi, ma credo che anche questo faccia parte della Cape Epic”, ha aggiunto.

La svedese Jennie Stenerhag e la sudafricana Teresa Ralph, del team Cape Brewing Company, hanno approfittato dei problemi del team RECM per salire in seconda posizione, ma sono a 16 minuti dai leader.

Stasera i biker andranno a letto con un occhio al cielo. Infatti anche se il percorso di domani, di 101 km, dovrebbe essere più facile di quello di oggi, il meteo prevede una serie di acquazzoni durante la notte, che potrebbero rendere ancora la vita difficile ai concorrenti.

 

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