Questo 2016 per Chiara Selva è stato un anno ricco di soddisfazioni nell’XCO, con la conquista prima del titolo italiano e poi di quello iridato nella categoria Master. E la biker di Maniago non ha per niente intenzione di fermarsi qui, come dice lei stessa in questa intervista.
Età: 36.
Vive a: Maniago (PD).
Musica preferita: un po’ di tutto.
Hobby: cucina, andare a funghi, rimodernare gli oggetti vecchi (divani, sedie, ecc.) anche se il tempo che mi resta è veramente pochissimo.
Percorso preferito: Tregnago.
MTB-VCO: Ciao Chiara, siamo curiosi di sapere quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike.
Chiara Selva: Ho sempre praticato sport fin da piccolissima, da quando avevo 3 anni correvo a piedi fino ai 12! Poi ho cominciato a correre in bici su strada, fino ai 14 anni da sola poi sono entrata a far parte della squadra del Valvasone. A 16 anni ho smesso purtroppo,l’età adolescenziale mi ha fregato! Poi ai 18 ho ricominciato a correre a piedi (corsa in montagna), a 22 mi sono sposata ed a 23 ho avuto mio figlio, quindi ho smesso per qualche anno. A 26 anni ho ricominciato con un po’ di spinning e da lì ho comperato una mtb da Spezzotto. Poi ho cominciato a fare le prime gare migliorandomi anno dopo anno.
MBV: Qual è stata la tua prima gara e che risultato hai ottenuto?
CS: La mia prima gara è stata a Claut, era tipo una friul bike ed ho vinto. Da lì mi è cresciuta la voglia di migliorare.
MBV: Questo 2016 si può definire un anno ricco di soddisfazioni per te, a partire dalle numerose vittorie nelle granfondo ed alla conquista del titolo italiano XCO Master. Ci racconti brevemente la gara di Courmayeur?
CS: Il tracciato della gara di Courmayeur mi è subito piaciuto, poi il clima era ideale. Sono subito partita in testa ed io e la Simona Bonomi, che era di un’altra categoria, ci siamo date man forte per staccare le avversarie.
MBV: Poi a settembre è arrivato anche il titolo iridato in Val di Sole. Cosa ricordi in particolare di quella gara?
CS: Poi il primo settembre è arrivato il mondiale! Speravo di far bene ma non immaginavo di portare a casa la maglia. Sono partita fortissimo e mi sono trovata subito davanti, ho scollinato sulla salita da sola e da lì ho guadagnato in discesa, che era abbastanza tecnica. Già al primo giro avevo circa un minuto di vantaggio, cresciuto poi al secondo giro. Purtroppo al terzo in discesa sono caduta, scorgendo il manubrio e da lì sono stata ripresa, quindi è cominciata veramente una lotta sfrenata! Penso di non aver mai in vita mia dato tanto in una gara, sicuramente più del 100%.
MBV: Qual è stata, invece, la gara di quest’anno che ricordi meno volentieri?
CS: La gara che ricordo meno volentieri è la Prosecchissima, dove ho bucato.
MBV: C’è un percorso granfondo in particolare che ti piace di più?
CS: Il tracciato di granfondo che mi piace di più? Mmmmh, c’era la Civetta Superbike che mi piaceva molto ma che per ora non fanno più purtroppo. E comunque preferisco i tracciati XC perché sono sempre più tecnici. E io mi difendo e mi diverto di più dove c’è da guidare la bike.
MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?
CS: Normalmente dedico due ore al giorno, 5/6 giorni su 7, in pausa pranzo.
MBV: Ci descrivi la bici che hai utilizzato in questa stagione?
CS: Una Spezzotto. Telaio Bull 29 carbonio + kevlar realizzato in Italia, trasmissione Shimano XTR, ruote e forcella DT Swiss.
MBV: Quali obiettivi ti poni per il prossimo anno?
CS: La maglia iridata c’è l’ho sulle spalle, perciò l’obiettivo principale è quello di difenderla ad Andorra. Poi come al solito correrò alla Veneto Cup ed i Campionati Italiani XCO.
MBV: Grazie dell’intervista Chiara ed in bocca al lupo per la tua prossima stagione agonistica!