[su_label]Comunicato stampa[/su_label]
Ciak, si gira l’ultima puntata del fortunato lungometraggio degli “Amici dei Ciclo” inserito nel ultrasupermegacollaudato circuito di MB Bergamo Cup. Il regista è sempre lui, Stefano “The President” Tomasi, che con competenza e maestria predispone il sempre interessante circuito di 8 km interamente ricavato nella Savana Biellese, pulita, pettinata e vestita a festa con l’ausilio di tutta la dinastia Tomasi, i mitici ragazzi della società e la supervisione dell’infaticabile Roberto Osti, un maestro. In ben 131 amatori, nonostante tre gare in concomitanza, danno inizio al carosello di emozioni e nelle intenzioni di tutti i protagonisti c’è, come al solito, quella di divertirsi e mettere in calce la propria firma sulla pratica di Candelo, una gara che conta.
Primi a partire i senior e subito Simone “Grigiocarbonio” Gambarelli prende il largo inseguito da un caparbio Maurizio Taini, il quale, al suono della campana sembra vivere un … sogno, infatti la sfortuna di Gambarelli si materializza con i connotati della rottura del cambio con conseguente stop e addio ai sogni di gloria. Un cenno di stizza e poi … rivede l’amico Taini all’arrivo vittorioso e radioso perché innamorato di una splendida ciclo-girl. Entusiasmo alle stelle in casa Amici del Ciclo, per via della magnifica galoppata solitaria del loro leader Francesco Conti, un marcantonio di quasi due metri che nella savana pare una gazzella inutilmente inseguito dai famelici Roberto Formica e Daniele Chiodi che sportivamente plaudono al ragazzo di casa. Ma il migliore di tutti, e non è la prima volta, è ancora il veterano 1 Alessandro Piermarteri che al primo passaggio accumula un tesoretto di una quarantina di secondi che si raddoppia al giro successivo e poi trionfa solitario nonostante la partenza dal secondo box con oltre un minuto di handicap. Un trionfo il suo, salutato dalla sua splendida bambina Noemi che oltre al suo illustre genitore applaude anche i battuti Igor Mai e Giovanni Ferrario.
Nei veterani 2 è Andrea Tosetto che va all’attacco a metà gara senza farsi prendere dall’ansia e dopo un paio di allunghi di … studio porta l’affondo che induce a pensieri stupendi mentre dietro, sia Andrea Ganassi che Alessandro Margara sembrano accontentarsi del podio. Dal mucchio selvaggio dei Gentleman 1 si sgancia come un dardo il fortissimo Michele Albertolli che centra con sconcertante facilità la decima vittoria (su tredici gare) in questo master , applaudita da tutti i presenti ma anche da Enrico Pittaluga e Stefano Cavallin giunti nell’ordine ma a livello emotivo chi ci ha veramente entusiasmato è stato il gentleman 2 Domenico Grande, onesto ed elegante pedalatore, sempre pronto alla battuta e diplomatico quanto basta nelle vicende di casa nostra, il quale interpreta molto bene la corsa distribuendo le riserve di forza perché in scia aveva Silvio Piotti, cliente molto scomodo che se sbagli una virgola ti castiga. Alla fine solo l’inezia di 16 secondi li separano e nelle prossime gare ne vedremo delle belle.
Non era imperativo vincere la gara di Candelo, ammette candidamente lo super A Gianni Giacchetti, lo è diventato quando s’è trovato tutto solo in testa e da allora le sue pedivelle ultra leggere sono diventate dei pendoli che gli hanno consentito di scavare un divario importante sull’elegante Gaetano Sartor e Giuliano Garlaschè.Stesso identico discorso per il super B Giovanni Roncon che una volta guadagnata la testa del suo gruppo si produce in una galoppata solitaria che manda in delirio il suo presidente Gianni Riconda, oggi in veste di giudice di gara , il quale certifica al secondo posto il maestro Armando Campesato e al terzo Luigi Egidio Grassi.
L’emisfero femminile brilla di luce propria se al via si presentano Costa isabel pinto e la giovanissima Claudia Peretti. Uno spettacolo la loro corsa, sempre insieme come la busta e il francobollo dal primo all’ultimo metro, alla fine vince la portoghese di un solo stupido secondo ma Claudia Peretti c’è ed è un investimento sul futuro come i buoni del tesoro anni 80. Le altre vittorie vanno al granitico commissario Basettoni, alias Roberto Busatta, alla donna B Kathrin Oertel, al debuttante pupillo di Renzo Bogianchini Gabriele Miazza e al campione italiano dei primavera Fabrizio Ricci che si conferma sempre più una macchina da guerra. Un’importante giornata di festa sportiva è stata vissuta fra ristori corposi e premi di livello che hanno soddisfatto tutti quanti, Gli Amici del Ciclo e la dinastia Tomasi incassano i complimenti della base e molti hanno promesso che torneranno da queste parti alla vigilia di Natale per la gara di ciclocross che, ne siamo sicuri, visto chi c’è in cabina di regia si preannuncia un ennesimo successo.
Classifiche complete qui.
Prossima prova il 10 settembre a Borgo Ticino (NO) quindi l’11 settembre a Pontevecchio di Magenta (MI).