Dopo alcuni tentativi nelle precedenti edizioni quest’anno Francesco Petrucci ce l’ha fatta a conquistare il titolo di Campione Italiano di Downhill. Ce lo racconta in questa intervista.
Età: 24.
Vive a: Stroncone (TR).
Musica preferita: old school hip hop, rock.
Hobby: derapate con il transit, bricolage, giardinaggio.
Percorso preferito: Gueps, Chatel.
MTB-VCO: Ciao Francesco, ci spieghi quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike?
Francesco Petrucci: Ciao! Ho iniziato quando avevo più o meno 11-12 anni, mio nonno abitava in un paese a quasi 1000 metri di altitudine e ogni volta che andavamo a trovarlo con mio fratello, mio papà ci faceva scendere per qualche sentiero, poi una volta finita la discesa rimettevamo le bici nel furgone e continuavamo verso casa con lui. Praticamente per pigrizia noi facevamo già downhill anche senza sapere cosa fosse. Dopo un po’ la pininfarina è andata in pensione, mio papà mi ha comprato una vera mtb e ho fatto due gare di cross country ma non mi piaceva tanto, quando avevo 16 anni alcuni ragazzi in officina avevano comprato le bici da downhill ed avevano iniziato ad andare, allora con mio fratello abbiamo risfoderato le bici e siamo andati a provare quel sentiero, da lì non ho più smesso.
MBV: Ti ricordi la tua prima gara e che risultato hai ottenuto?
FP: Era il giro corto di una medio fondo, quelle che chiamano pedalate ecologiche. Qualcosa tipo 10 km super amatoriale, ho tagliato insieme ad un altro amichetto mio e siamo arrivati primo e secondo tra le polemiche.
MBV: Perché proprio la downhill?
FP: La bici in sè e per sè, in qualsiasi forma è qualcosa di cui adesso non riesco a fare a meno, mi piacciono tutte, ma prima non era così, ero convinto che fosse l’unico modo divertente. Ancora adesso comunque ti direi che se vai in mountainbike e non hai mai provato una doppia piastra, la bici realmente non sai cosa significhi guidarla.
MBV: Ci sei arrivato spesso vicino e quest’anno finalmente è arrivato il titolo italiano. Ci racconti un po’ la gara di Abetone?
FP: È stato un gran bel fine settimana, pochi giorni prima ero caduto in Svizzera e sono arrivato là abbastanza malconcio, ma da subito mi sono sentito veloce. E’ stato davvero bello portare a casa la maglia, sia per me che per la squadra, gli stavamo dietro da un po’.
MBV: Hai un idolo al quale ti ispiri?
FP: Se mi dici idolo, il nome che mi viene in mente è Sam Hill, per forza. Ha cambiato le regole del gioco, nessuno fa quello che fa lui in bici.
MBV: Qual è la gara del calendario nazionale che ti piace di più?
FP: Non saprei dire, mi è piaciuta Bormio per la velocità in alcuni punti, l’Abetone è sempre bella, forse Pila per il 2016 è un po’ la tappa dell’anno, mi dispiace non esserci stato.
MBV: Ti abbiamo visto anche in alcuni appuntamenti di Coppa del Mondo. Qual è stata l’esperienza che hai maturato in World Cup?
FP: Esperienza è sicuramente la parola chiave parlando della Coppa del Mondo, sono gare diverse in cui si prova molto poco e nella fretta di trovare subito un buon ritmo è facile sbagliare e sbattere per terra bene. Quest’anno è andata così così, buone sensazioni e pessimi risultati. Cercherò di far meglio.
MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?
FP: Mi alleno quasi sempre in mtb al momento, esco un paio d’ore intorno casa due o tre volte a settimana più qualcosa in palestra. I weekend sono per la bici da discesa invece, anche se sono riuscito anche ad andare un po’ in moto da cross quest’anno.
MBV: Ci descrivi la bici che hai utilizzato in questa stagione?
FP: Ho usato due Trek Session, sia la 9.9 in carbonio che la 88 in alluminio, una rossa e una nera, bellissime. Stesso montaggio: ammortizzatore e forcella Ohlins, gomme Maxxis. Quest’anno ho montato per la prima volta i ganci.
MBV: Hai ancora qualche obiettivo per quest’anno?
FP: Purtroppo qualche settimana fa mi sono slogato ulna e radio e la stagione per me è finita qua, è stato bruttissimo perché ho pensato subito al mondiale che se ne andava. Avrei potuto anche combattere per la classifica finale di Gravitalia ma va bene così, ormai è andata. Shit happens.
MBV: Grazie dell’intervista Francesco ed in bocca al lupo per il finale di stagione!