[su_label]Comunicato stampa[/su_label]
La prima medaglia per l’Italia dei Mondiali XCO, XCE e Team Relay a Nové Mesto la conquista Martina Berta, campionessa del mondo uscente che consegna la maglia iridata nelle mani della svedese Ida Jansson e si mette al collo una meritatissima medaglia di bronzo.
“Sono veramente contenta di questo risultato. La gara è stata dura, corsa su ritmi altissimi fin dall’inizio – ha dichiarato in conferenza stampa -. Ho provato a tenere il ritmo di Ida, ma nel corso del terzo giro mi sono resa conto che era meglio gestire le forze.”
La ragazza di Rivarolo Canavese (ma da poco trasferita in Val d’Aosta), 18enne che ha iniziato a correre in bici a 5 anni, ha comunque portato a termine una stagione di grandi soddisfazioni, sugellata da questa medaglia di bronzo: “Ho vinto due prove delle Junior Series e la classifica finale e i Campionati Italiani. Oggi questo bronzo è la ciliegina sulla torta. Sono veramente soddisfatta, non posso pretendere di più. Adesso mi attendono gli esami di maturità (Liceo Scientifico, ndr), poi veramente posso dire di aver raggiunto tutti gli obiettivi.”
La nuova campionessa del mondo è la 18enne svedese Ida Jansson, già vincitrice alla Montagnetta di S. Siro in occasione degli Internazionali d’Italia, proprio davanti a Martina. La bionda atleta nordica ha preso la testa della gara subito dopo il via e ha conservato un margine di una 15” prima sulla nostra Berta, poi, dal terzo giro, sull’austriaca Lisa Pasteiner.
Buona anche la prova dell’altra azzurra in gara, Erika Tovo, che ha pagato, nel corso del terzo giro, una foratura. Ha tagliato il traguardo con un braccio dolorante, dopo una caduta nell’ultima tornata. Nonostante questi contrattempi, e l’inevitabile scotto per l’emozione di un esordio mondiale (è una junior al primo anno), ha concluso in 11° posizione (nella foto Mondini il podio delle donne juniores).
“Non è mai facile ripetersi – esordisce Hubi Pallhuber –. A Martina quest’anno è mancata un po’ di regolarità nel rendimento. Aver combattuto e difeso questa medaglia dimostra che siamo al cospetto di un’atleta di grande carattere e talento. Ha provato a tenere il ritmo della Jansson, ma oggi la svedese era veramente scatenata. Complimenti anche a Marika Tovo che nonostante la foratura e le caduta non ha mai mollato e sfiorato l’ingresso nella top-ten… Se lo sarebbe meritato.”
Stagione sicuramente da incorniciare anche quella di Thomas Bonnet che dopo aver vinto il campionato europeo adesso veste anche la maglia iridata. Lo fa al termine di una gara condotta in testa dall’inizio (come accaduto due ore prima con le donne juniores) e tenendo a debita distanza lo svizzero Vital Albin, che chiude staccato di 36”. Medaglia di bronzo per il norvegese Halland Johannessen, autentica sorpresa di giornata visto che nel raking UCI veleggiava lontano dalle posizioni di testa, anche se campione nazionale. Il suo terzo posto ha un valore doppio, vista la rimonta di cui è stato protagonista.
Non bene gli azzurri; primo degli italiani è stato Edoardo Xillo, che ha chiuso al 25° posto; Francesco Bonetto 29°, Antonio Folcarelli 35°, Matteo Cucchi 50°, Juri Zanotti 51°.