Conquistando anche quest’anno, come lo scorso anno, il podio ai Campionati Italiani Enduro, la giovane Sara De Leo si conferma essere una realtà molto positiva dell’enduro italiano. Ci ha rilasciato un’intervista.
Età: 22.
Vive a: Aosta.
Musica preferita: Tutta la musica che mi “carica”! In particolare rock e mi piacciono molto i Linkin Park.
Hobby: Andare a camminare in montagna e praticare altri sport come lo sci di fondo.
Percorso preferito: Finale Ligure e Coggiola.
MTB-VCO: Ciao Sara, i nostri lettori sono curiosi di sapere quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike.
Sara De Leo: Ho iniziato all’età di 11 anni (da G5) quando mia madre mi ha iscritta ad un corso di mtb per ragazzini con il G.S. Cicli Lucchini. E’ stato un amore a prima vista e da quel momento non ho mai smesso. Infatti dalla stagione seguente (cioè dalla categoria G6) ho iniziato a fare gare di cross country fino all’età di 19 anni. Grazie al supporto di tutto il Cicli Lucchini Team e in particolare del mio allenatore Paolo ho portato a casa molti risultati soddisfacenti tra cui diversi podi ai Campionati Italiani e diverse convocazioni in Nazionale di XC. Dal cross country mi sono poi convertita al downhill e, a partire dall’anno scorso, all’enduro.
MBV: Qual è stata la tua prima gara e che risultato hai ottenuto?
SDL: E’ stata la prima prova del Grand Prix Valdostano 2006 a Courmayeur nella categoria G6, in cui ho ottenuto la terza posizione.
MBV: Quest’anno, come l’anno scorso, terza ai Campionati Italiani Enduro. Ci racconti brevemente la tua gara di Sestri Levante?
SDL: Un podio ai campionati è sempre un bel risultato e bisogna esserne soddisfatti. L’anno scorso è stata una vera sorpresa perché era il mio primo anno di enduro e sinceramente non mi sarei aspettata quel risultato. Quest’anno invece, credendo maggiormente nelle mie possibilità, me lo ero posto come obiettivo. Quando ho saputo che i Campionati Italiani di quest’anno si sarebbero tenuti già ad aprile non sono stata molto contenta perché sapevo che, tenuto conto dei miei impegni universitari in Francia, non sarei arrivata preparata come avrei voluto. Ho comunque cercato di fare il possibile nonostante il poco tempo a disposizione e posso comunque ritenermi contenta di aver agguantato il podio. In gara sono partita un po’ a rilento. Di solito nella prima ps di ogni gara mi trovo sempre un po’ in difficoltà perché non trovo il feeling sulla bici e mi manca un po’ il ritmo. A Sestri la prima prova contava molto, perché era la più dura e quella più pedalata, e lì si poteva davvero fare la gara. Purtroppo non ho guidato bene né pedalato molto forte quindi ho perso molti secondi arrivando in 5^ posizione. Sulla Ps 2 ho fatto del mio meglio per recuperare e sono riuscita a ritrovare buone sensazioni sulla bici e a guidare meglio recuperando e chiudendo terza a pochi secondi. La prova di cui sono stata più soddisfatta è stata la Ps 3 in cui ho fatto il 2^ tempo mentre poi ho patito un po’ la Ps 4 finendo 3^ ma accusando parecchi secondi dalla vincitrice.
MBV: Qual è stata invece quest’anno la gara che ti ha deluso di più?
SDL: E’ stata la prova del Superenduro di Varazze perché è stata una delle gare che in assoluto in due anni di enduro ho patito di più. Non c’ero né di testa né fisicamente essendo uscita da due settimane molto impegnative di esami e ho sofferto molto anche i trasferimenti accusando i crampi a partire dall’arrivo della Ps 2. La cosa che mi ha delusa di più è stata non ottenere il risultato che speravo neanche nella ps che mi piaceva di più (la Ps 2), nella quale mi trovavo più a mio agio e in cui avrei creduto di poter fare meglio. Comunque ora guardiamo avanti per le prossime gare!
MBV: Ti vediamo spesso anche nella downhill, ma dovendo scegliere tra enduro e downhill quale sceglieresti e perché?
SDL: Sì, dopo aver smesso di fare XC ho fatto una stagione unicamente di downhill. Mi piace molto perché è uno sport molto adrenalinico. Mi diverto molto a girare in bike park e mi piacciono i salti. Avendo un passato da crosscountrista però ho visto che a livello agonistico la downhill non è la mia disciplina ideale. Una manche dura troppo poco per me che ho bisogno di scaldarmi molto e che ci metto un po’ a “carburare”. Inoltre, nella downhill il minimo errore influisce molto sulla prestazione mentre nell’enduro si ha il tempo per recuperare eventuali sbagli. L’enduro mi dà anche più soddisfazione perché la discesa te la devi guadagnare pedalando la risalita. Pur dedicandomi maggiormente alle gare di enduro, continuo comunque a partecipare anche ad alcune gare di DH quando ne ho l’occasione, vedendole come un buon allenamento.
In ogni caso, pur definendomi un’endurista, amo di più la parte discesistica piuttosto che la componente pedalata di questa disciplina!!
MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?
SDL: Da settembre fino a maggio, a causa degli impegni universitari in Francia non ho potuto dedicare tantissimo tempo. In inverno cercavo di andare in palestra almeno due volte a settimana e facevo un po’ di rulli a casa. Poi ho iniziato a fare anche un po’ di uscite in bici da strada ma mai uscite tanto lunghe (di solito di 1.30-2 h) non avendo molto tempo a disposizione. La tecnica sulla bici da enduro la facevo nei weekend quando rientravo a casa.
Devo ringraziare Michael di DOCEO Center che mi allena e che mi ha permesso di ottimizzare il tempo quando ero in Francia per riuscire comunque a prepararmi per le gare di quest’anno.
Ora finalmente ho più tempo libero quindi mi alleno più o meno tutti i giorni (di solito faccio almeno un giorno di riposo a settimana) alternando tecnica e preparazione fisica e posso permettermi di fare allenamenti anche un po’ più lunghi. Poi, nei weekend, di solito ho le gare.
MBV: Ci descrivi la bici che utilizzi in questa stagione?
SDL: Quest’anno, come già la precedente stagione, corro con l’Ancillotti FRY 27,5 in alluminio Custom Size con ammortizzatore a molla e blocco basse velocità, escursione posteriore di 180 mm assistiti dal sistema di sospensione Pull Shock. La bici di quest’anno è montata con forcella Formula 35 da 180 mm e freni Formula T1 Racing, cambio SRAM X01 a 11 velocità con corona 32 denti, guarnitura SRAM X0, ruote custom Ancillotti con mozzo anteriore Ancillotti e posteriore Nukeproof, raggi DT Swiss Revolution 2.0-1.5 con nipples in Ergal e cerchi Sunrims Helix TR 27, manubrio Renthal Fatbar Carbon 760 rise 30 mm, attacco manubrio Renthal Apex 50 mm, reggisella telescopico Yep Uptimizer 125 mm, pedali Shimano, copertoni Maxxis Minion DHF e DHR II 3C EXO TR.
MBV: Quali obiettivi ti poni ancora per questa stagione?
SDL: Ora punto a far bene alla prossima prova del Superenduro a Santa Caterina Valfurva con l’obiettivo di fare podio in classifica generale. Un altro obiettivo è fare il meglio possibile alle prove di EWS di La Thuile, di Valberg-Guillaumes (FR) e di Finale Ligure, anche se il livello sarà molto alto!
Ringrazio tutto l’Ancillotti Factory Team, in particolare Tomaso Ancillotti, e tutti gli sponsor (Ufo Plast, RideFormula, Ciclo Promo Components, Yep Components, Renthal Cycle Products, Maxxis Tires, Doganaccia 2000 e Ronco Logistica) per il continuo supporto che mi forniscono!
MBV: Grazie dell’intervista Sara ed in bocca al lupo per questa stagione agonistica!