Partecipare a una 24-ore: tutto ciò che bisogna sapere

Le gare di 24 ore sembrano quasi un universo a parte rispetto a tutte le altre discipline della mountain bike, e per certi aspetti lo sono. Per tutta la durata dell’evento si vive in tenda o in camper, con la musica che scandisce continuamente il passare delle ore e tutto intorno vi sono stand con rivendite improvvisate di panini e pezzi di ricambio per la bici. Poi ovviamente ci sono loro, i biker che girano e girano e girano, per 24 ore interminabili. Un’esperienza unica che secondo noi andrebbe provata almeno una volta nella vita.  Per chi volesse farci un pensierino abbiamo raccolto una serie di consigli tra gli addetti ai lavori, che andiamo ad elencare.

 

Generalmente le iscrizioni ad una 24-ore si chiudono molto in anticipo, per questo motivo è opportuno pensarci in anticipo ed iniziare a prepararsi un bel po’ di tempo prima, provando anche qualche uscita in notturna, se non lo avete già fatto. Non è necessario, inoltre, avere un mezzo ultra performante, visto che sulla lunga distanza non farà tanto la differenza, sarà semmai opportuno dotarsi di una bici aggiuntiva per l’intero gruppo che parteciperà alla gara, visto che sarà più facile sostituire un mezzo in avaria piuttosto che perdere tempo a ripararlo.  

Il camper resta senza dubbio la scelta migliore, in presenza di freddo o maltempo. Volendo lo si può noleggiare per la durata dell’evento dividendo la spesa tra tutti i partecipanti. Nel caso invece si volesse ripiegare sulla tenda, sarà il caso di sceglierla più grande possibile, in modo da avere abbastanza spazio da sfruttarla per preparare, ad esempio, il mezzo in attesa del proprio turno mentre i compagni riposano.

Nel caso si volesse optare per una partecipazione in solitaria è bene sapere che la durata di una 24-ore è ben fuori dalla portata della maggioranza dei biker. Pur essendo possibile fare diverse pause, le ore trascorse in sella e la lunghissima distanza percorsa richiedono, oltre che buone doti fisiche, anche uno specifico allenamento preventivo, da iniziare con anticipo anche di diversi mesi rispetto all’evento. L’allenamento potrà consistere, ad esempio, nel percorrere 70/80 km ad esempio il sabato e circa la metà la domenica. Successivamente si potrà aumentare il chilometraggio della domenica fino a raggiungere quello del giorno precedente. Una volta raggiunto questo obiettivo si potrà prendere in considerazione una partecipazione in solitaria. E ricordate che non è necessario essere veloci per portare a casa il risultato ma occorre una concezione più prolungata della propria prestazione.  

Alcuni giorni prima dell’evento sarà meglio evitare le lunghe uscite, al fine di non affaticare inutilmente il proprio corpo. E’ opportuno poi presentarsi alla gara ben riposati, oltre che ben idratati ed alimentati già dal giorno precedente, pur senza esagerare. Durante la gara generalmente ci si alimenta nei momenti di pausa, in ogni caso sarà opportuno scegliere alimenti specifici per questa attività fisica impegnativa, evitando di sperimentare prodotti mai provati prima. L’idratazione dovrà avvenire ad intervalli molto regolari, ciò vale già nelle normali lunghe uscite e in una 24-ore ancora di più.

Nel caso si voglia partecipare con un team, la scelta dei compagni di questa avventura rimane tra le cose più importanti. Sarà opportuno che tutti abbiano un livello di allenamento abbastanza simile e che siano ben chiare le aspettative di ognuno dalla gara. Se queste ultime sono condivise da tutto il gruppo si avranno sicuramente ottime chance per divertirsi e, magari, ottenere un buon risultato. In caso contrario forse sarà il caso di optare per una partecipazione in solitaria.

Nel gruppo è conveniente individuare un capo. Sarà colui che ha più esperienza in simili gare, in quanto dovrà lasciare che gli altri si concentrino solo sui momenti di gara o di riposo, mentre lui, oltre a pensare alla propria gara, dovrà tenere sotto controllo l’andamento generale dei colleghi per capire in tempo eventuali problematiche sia fisiche che dei mezzi in uso, oltre a programmare altre incombenze quali i turni di gara, gli orari in cui effettuare i cambi, il momento in cui montare i fari, la preparazione dei pasti, ecc.  

Non fate l’errore di sottovalutare la sveglia. Capita a molti, infatti, di non svegliarsi in tempo per il proprio turno, per questo motivo sarà conveniente che in una squadra vi sia un biker sempre sveglio, che potrebbe essere, ad esempio, colui che sarà impegnato nel turno successivo.  

Per quanto riguarda i faretti, generalmente sono sufficienti quelli di media potenza e con una batteria di lunga durata. Tuttavia è sempre opportuno verificare l’eventuale presenza di percorsi tecnici che potrebbero richiedere un impianto di maggiore potenza. Sarà il caso, infine, di averne sempre due, di cui uno da posizionare sul manubrio e uno sul casco. In tal modo, in caso di avaria di uno dei due, ne resterà sempre un altro a disposizione per evitare di concludere anzitempo la gara. E ricordate anche di portare una batteria in più.