In test: Sigma Sport MySpeedy

Sono passati più di 30 anni da quando Sigma Sport, nel 1982, lanciò sul mercato il suo primo ciclocomputer. Da allora l’azienda tedesca si è specializzata non solo nella realizzazione di questi prodotti ma anche nel produrre sistemi di illuminazione di elevata qualità. Lo scorso anno ha presentato un particolare modello di ciclocomputer la cui estetica e funzionalità lo rende adatto a qualsiasi tipo di bici. Stiamo parlando del MySpeedy, un simpatico ciclocomputer la cui semplicità abbiamo potuto appurarla dal momento che, dopo averlo visto da vicino in occasione del Bike Festival di Riva del Garda, abbiamo anche avuto modo di testarlo a lungo.

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Descrizione

Con il MySpeedy, Sigma Sport si propone di offrire un ciclocomputer esteticamente accattivante ed allo stesso tempo essenziale e facile da regolare. E’ un dispositivo di tipo wireless, quindi senza filo, in cui la trasmissione avviene con Sistema a Trasmissione Analogica (ATS) con un raggio di trasmissione di 70 centimetri.

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Il supporto al manubrio si installa grazie ad un doppio anello elastico in silicone in dotazione (ce n’è anche uno di ricambio), mentre il display viene applicato e fissato al supporto con una breve rotazione.

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Il display, ampio e rotondo, è antigraffio ed impermeabile. Mostra un solo valore alla volta e visualizza velocità, tempo di pedalata, distanza parziale e distanza totale premendo di volta in volta l’unico pulsante posizionato in basso. La massima velocità visualizzabile è di 99 km/h. Passando dalla modalità stand-by alla modalità attiva, il display accoglie il biker con un avatar animato che può essere scelto tra dieci diversi tipi.

Il trasmettitore si applica sul fodero della forcella tramite un anello elastico (in dotazione ve ne sono di due diverse misure che si adattano quindi a foderi di diametro diverso), tuttavia è stato predisposto anche per l’eventuale applicazione tramite due classiche fascette da elettricista. L’applicazione del magnete su uno dei raggi avviene invece ad incastro e quindi senza alcun attrezzo (in dotazione anche un magnete di ricambio).

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La batteria del display, sostituibile, ha una durata dichiarata di 4 anni.

Il MySpeedy è disponibile in nove diverse colorazioni ed è in vendita al prezzo di € 40,00.

Info: www.sigmasport.com

Il test

Il MySpeedy si presenta senza ombra di dubbio con un aspetto trendy che si discosta totalmente dagli altri ciclocomputer ai quali Sigma Sport ci ha ormai da tempo abituati.

L’installazione al manubrio è molto semplice ed avviene senza l’utilizzo di alcun attrezzo. Il supporto del display si installa infatti tramite un doppio anello elastico in silicone che si avvolge intorno al manubrio e poi va ad agganciarsi al supporto stesso nelle due intercapedini in esso ricavate. La tenuta è ottima così come la stabilità. Il supporto inoltre si adatta a diversi tipi di manubrio. Il display si aggancia al supporto con una breve rotazione, anch’essa a prova di tenuta. In tal modo è possibile rimuovere facilmente il display nel caso in cui ci si debba allontanare dalla bici.

Anche l’applicazione del trasmettitore sul fodero della forcella è facilitata tramite l’utilizzo di un anello elastico, comodo nel caso lo si voglia rimuovere rapidamente per poterlo utilizzare su un’altra bici. Abbiamo comunque apprezzato la possibilità di poterlo installare, in alternativa, tramite due fascette da elettricista, nel caso in cui si utilizzi il MySpeedy su un’unica bici e si voglia avere la certezza di non perdere il trasmettitore a causa di un eventuale deterioramento, nel tempo, dell’anello in silicone, visto la sua posizione abbastanza esposta all’acqua e allo sporco. Il montaggio del magnete è anch’esso semplificato, visto che non presenta alcuna vite come è ormai consuetudine. Si compone infatti di due parti, di cui una è costituita da un incavo dove va ad incastrarsi il raggio e l’altra parte è costituita invece da una fascia ricurva in metallo che va ad inserirsi sulla prima in un apposito alloggiamento scorrevole. La tenuta è garantita dal fatto che questa fascia presenta un restringimento ad una delle due estremità, che ha fatto in modo che il magnete non si sia mai mosso dalla sua posizione durante tutto il periodo di prova.

Il menu di navigazione per le impostazioni viene attivato premendo il piccolo pulsante situato sul retro del display. La configurazione è molto intuitiva e, per quanto riguarda l’impostazione del diametro ruota, Sigma Sport ha inserito un elenco costituito da dodici formati ruota abbastanza comuni dai 12 ai 29 pollici. Ovviamente è anche possibile inserire manualmente la misura in millimetri della circonferenza del copertone in uso.

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MySpeedy è dotato di sensore di movimento. In tal modo si attiva automaticamente quando la ruota inizia a girare. All’attivazione viene mostrato uno dei simpatici avatar animati prescelti. L’avatar quindi scompare per mostrare i dati relativi al giro, per poi ritornare nel momento in cui ci si ferma, pur restando animato, finchè si sta fermi, per cinque minuti. Per i successivi cinque minuti di sosta l’avatar rimane privo di animazione. Se si resta fermi, quindi, per dieci minuti il display si spegne passando in modalità stand-by. Una funzione molto utile che consente di risparmiare l’energia della batteria.

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Il display è molto facile da leggere, vista la grandezza adottata per le cifre, e anche in presenza di forte luce o in ombra. Per passare da una visualizzazione all’altra basta premere l’unico pulsante nella parte bassa. Il pulsante è comodo da azionare con i guanti e non troppo sensibile, così non si rischia di premerlo inavvertitamente.

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La velocità viene visualizzata senza l’indicazione dei decimali e comprende anche un’indicazione visiva lungo la circonferenza del display, che raggiunge il fondo scala a 60 km/h. L’indicazione in cifre arriva, invece, fino a 99 km/h. La distanza percorsa viene visualizzata in maniera corrente fino al centesimo di chilometro. La distanza totale, invece, viene visualizzata solo quando la bici è ferma ed è espressa in chilometri, senza l’indicazione dei decimali. Il tempo di percorrenza visualizzato è quello reale, quindi senza prendere in considerazione le varie soste in cui la ruota si ferma.

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Al di là della semplicità d’uso, il MySpeedy si è dimostrato preciso nei rilevamenti e senza mostrare alcun tentennamento per quanto concerne la trasmissione dati da trasmettitore a computer. Nonostante, inoltre, il particolare aspetto estetico abbiamo apprezzato la sua solidità, la resistenza all’acqua e anche ai graffi per quanto riguarda il display, il che lo rende un’ottima scelta per chi desiderasse un dispositivo minimale, semplice nell’uso e dall’aspetto accattivante.