[su_label]Comunicato stampa[/su_label]
“Grazie per il vostro senso di appartenenza alla Federazione e per quello che fate per i nostri giovani”. A rilevarlo è stato il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato di Rocco, intervenuto sabato pomeriggio a Campodarsego, in provincia di Padova, alla Festa del Ciclismo Veneto svoltasi nella sala del Centro Congressi Alta Forum. È stata una cerimonia particolarmente sentita dove centinaia di atleti di tutte le età e delle varie discipline si sono alternati sul palco delle premiazioni per ricevere il meritato tributo del pubblico e durante la quale sono stati ripercorsi i momenti importanti dell’annata. Ad accogliere gli ospiti il Presidente veneto e padrone di casa, Raffaele Carlesso, accompagnato dai consiglieri e dai dirigenti ed i componenti le varie commissioni.
Alla manifestazione sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere federale Igino Michieletto, il Presidente della seconda sezione della Corte d’Appello Federale, Jacopo Tognon, la nuova comandante della Polstrada del Veneto, Cinzia Licciardi, il vice presidente del Coni regionale, Guido Di Guida ed il sindaco di Campodarsego, Mirco Patron.
Ad inaugurare la serie degli interventi è stata la dott. Licciardi che ha ribadito la grande sintonia e collaborazione esistente tra la Federazione e la Polstrada. “Sono venuta con grande piacere a questa festa – ha detto la dott. Licciardi – così come lo è quello di vedere tanti ragazzi in questa sala. Loro sono il nostro futuro e lo sport insegna a migliorare se stessi e preparare alla vita”.
“Il Coni Veneto – ha sottolineato il vicepresidente Di Guida – è il secondo in Italia così come il ciclismo veneto è il secondo tra le regioni. Ma se consideriamo il numero degli abitanti possiamo benissimo affermare che è il primo nel nostro Paese e voi rappresentate la storia del ciclismo”.
“Gli interventi dei relatori che mi hanno preceduto – ha proseguito Di Rocco – mi hanno sollevato il morale. La Federazione, che si sta impegnando nei settori della salute, della sicurezza e della formazione, ha trovato con voi grande sintonia sui temi che si stanno affrontando. I numeri, che sono sempre difficili da superare e che hanno caratterizzato la passata stagione, sono soddisfacenti e c’è grande gratitudine per quello che fate. La bicicletta, in un momento così importante della vita, riesce a valorizzare le bellezze della nostra Italia”.
Successivamente è toccato a Carlesso, dopo aver portato il saluto del Comitato Veneto, illustrare ed analizzare i risultati fatti registrare nel 2015.
“È stato un anno caratterizzato da tante soddisfazioni – ha rilevato, tra l’altro, Carlesso -. Il ringraziamento va ad Elia Viviani che si è confermato campione europeo su pista e che nei giorni scorsi nella prima prova di Coppa del Mondo, ha confermato il proprio valore regalando all’Italia, nell’Omnium Olimpico, l’unica medaglia e piazzandosi al terzo posto nel ranking mondiale. A parlare sono sempre i numeri ed io non posso non sottolineare che le medaglie conquistate a livello mondiale ed europeo sono state 6: 2 di oro, 3 d’argento ed 1 di bronzo. L’argento iridato è arrivato dai Campionati di cross dalla ‘solita’ Lucia Pizzolotto, tra le Master 2. A regalarci quelle più pesanti a livello continentale sono state la Junior Sofia Bertizzolo, vincitrice dell’Inseguimento a Squadre che è riuscita anche a realizzare il nuovo il record del mondo e la Master-1 Chiara Selva che si è fregiata del titolo della specialità Marathon. I due argenti europei li hanno portati nel Veneto l’Elite Annaslisa Cucinotta, nell’Eliminazione su pista ed il Master-2 Marco De Polo nella specialità Marathon. Il bronzo è arrivato dallo Junior Carlo Alberto Giordani nell’Americana”.
“Tante e grandi sono state anche le soddisfazioni arrivate dai Campionati Italiani – ha detto il Presidente -. Basterebbe considerare che sono state vinte 125 medaglie. Le maglie tricolori conquistate da i nostri atleti sono state 30 e a loro vanno aggiunti i 55 argenti ed i 40 bronzi. Un brillante bilancio che getta le basi per un futuro luminoso. Grazie lo rivolgo ai campioni italiani Matteo Bolcato, Diego Cisamolo, Marco Fontana, Michael Minali, Filippo Zana, Simona Frapporti (solo lei ne ha portate a casa 4), Matilde Giordani, Sofia Beggin (2), Sofia Bertizzolo, Gianluca Milani, Gianni Moscon, Luca Martignago, Fabio Vidotto, Simone Bevilacqua, Riccardo Cenghialta, Mattia Cristofaletti, Leonardo Marchiori, Luca Mozzato (2), Riccardo Verza, Alberto Zanoni, Aldo Mares, Chiara Selva, Michele Pittacolo ed Andrea Conti (2). E gli stessi ringraziamenti li rivolgo ai capaci tecnici, ai generosi dirigenti delle loro società, alle famiglie e agli amici sponsor che li hanno messi nelle condizioni di potersi esprimere a tali livelli”.
Carlesso ha concluso la relazione rivolgendo riconoscenza ai Commissari di Gara, agli Organi di Giustizia, al Giudice Unico e Supplente e a quella Disciplinare quindi alla Segreteria Generale della Federazione, al personale di quella del Comitato Veneto, al Consiglio Direttivo Regionale, ai Presidenti Provinciali ed ai loro collaboratori, alle Province, ai Comuni, alla Polizia Stradale, ai Carabinieri, alle Polizie Municipali, alla Protezione Civile ed ai rappresentanti delle testate giornalistiche.
La cerimonia delle premiazioni è iniziata con la consegna, da parte dell’Associazione “Il Cenacolo” di Padova, del Memorial dedicato al compianto ex dirigente federale, Avv. Franco Antonelli e destinato ai giovani e alle società che si sono distinte nell’arco della stagione. A riceverli dalle mani di Sergio Melai e di Jacopo Tognon sono stati Davide Boscaro, Matteo Marin ed Alex Tolino nonché i dirigenti delle società Scuola Ciclismo Vo, Cicli Bonin Zanon e Fiumicello. È toccato poi ai rappresentanti del settore Paralimpico Roberto Brigo (ha letto la sua poesia dedicata agli organizzatori delle gare), Mirko Balzan ed Andrea Conti ricevere i riconoscimenti.
La serata è proseguita con la consegna dei premi alle società benemerite ed ai corridori di tutte le categorie e delle varie discipline. Lunghi e ripetuti sono stati gli applausi rivolti agli oltre cento e festosi giovanissimi che hanno avuto modo di poter conoscere da vicino i loro beniamini.