In test: Scott Genius LT 700 Tuned Plus

Ormai stanno iniziando a diffondersi sul serio, le si comincia a vedere infatti non solo nelle fiere ma anche sui sentieri. Stiamo parlando delle 27.5+, ovvero delle mountain bike con ruote del formato 27.5″ o 650b dotate di coperture di sezione intorno ai 3″ ed, ovviamente, di cerchi in grado di ospitare gomme di questo tipo. Anche i maggiori produttori hanno dovuto adeguarsi, introducendo nei propri cataloghi almeno un modello con queste caratteristiche, e anche Scott ha seguito questo processo, inserendo tra i suoi modelli Scale, Genius e Genius LT alcune versioni dotate di coperture a sezione maggiorata. Abbiamo avuto recentemente la possibilità di testare la Genius LT 700 Tuned Plus, di cui vi descriveremo le nostre impressioni.

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Descrizione

Prima di descrivere la Genius LT 700 Tuned Plus provata dobbiamo premettere che il suffisso LT (Long Travel) che contraddistingue alcuni modelli Genius sta ad indicare la presenza di una maggiore escursione rispetto ai modelli base. Con questo, Scott ha voluto aggiungere una più ampia possibilità di scelta, nell’ambito di questo modello, andando incontro a quei biker interessati alla Genius, che siano essi più propensi ad aggredire le discese o a preferire un mezzo che li gratifichi anche in salita.

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La Genius LT 700 Tuned Plus si colloca al top nella gamma Genius LT Plus e con i suoi 160 mm di escursione ad entrambe le ruote è indirizzata ad un utilizzo enduro in chiave meno racing e più ludico, visto il particolare formato delle ruote.

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Il triangolo principale è realizzato in fibra di carbonio HMF con applicazione della tecnologia IMP, basata su un processo di lavorazione brevettato che consente di rimuovere l’11% del materiale inutilizzato dalle intersezioni con il tubo di sterzo, aumentando la resistenza tramite fibre ad alto modulo, che sono posizionate in maniera più precisa nelle aree più critiche. A completamento di questa tecnologia, inoltre, Scott ha adottato per il triangolo il Naked External Tubeset, che elimina lo strato superficiale estetico di carbonio a favore di un’ulteriore alleggerimento del peso complessivo.

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Il carro è invece in alluminio ed è in grado di ospitare coperture di sezione fino a 3″.

La sospensione utilizza uno schema a fulcro principale singolo, che attua l’ammortizzatore Fox Nude, sviluppato in collaborazione con Fox. Sia ammortizzatore che forcella lavorano con il sistema brevettato TwinLoc tramite il quale agendo sull’apposito comando a manubrio è possibile selezionare tre modalità simultaneamente per forcella ed ammortizzatore. In modalità aperta si ha a disposizione l’intero volume dell’aria per entrambi, con il primo click la forcella continua a rimanere completamente aperta mentre l’ammortizzatore passa alla modalità Traction riducendo la sua corsa a 100 mm, con il secondo click si ottiene infine il bloccaggio sia della forcella che dell’ammortizzatore.

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L’attacco inferiore dell’ammortizzatore è dotato di un chip di collegamento che può essere montato in due modalità diverse per aumentare o ridurre l’altezza del movimento centrale di 7 mm e di conseguenza variare l’angolo di sterzo di 0,5°.

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All’interno del telaio troviamo l’instradamento di cavi e guaine del cambio posteriore e dei comandi remoti di ammortizzatore e reggisella telescopico, nonchè della tubazione del freno posteriore.

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La Genius LT 700 Tuned Plus monta la forcella Fox 36 Float Factory Air Kashima FIT4 con regolazione della frenatura in compressione alle basse velocità.

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Le ruote sono assemblate con cerchi Syncros TR 1.5 Plus aventi un canale di larghezza interna da 40 mm, con 28 raggi DT Swiss Aero Comp a spessore variabile. Anche i mozzi sono a marchio Syncros, entrambi con asse maggiorato di tipo Boost, quindi all’anteriore troviamo la misura per perno da 15×110 mm ed al posteriore quella per perno da 12×148 mm, con corpetto ruota libera DT Swiss con Rachet System.

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I cerchi, inoltre, sono tubeless ready, quindi si può approfittare subito per operare una conversione in tubeless delle coperture, visto che queste ultime sono delle Schwalbe Nobby Nic EVO, entrambe di tipo Tubeless Easy e con sezione da 2.80″. Per l’anteriore è stata scelta la mescola TrailStar privilegiando la massima aderenza mentre per il posteriore si è preferito optare per una maggiore scorrevolezza adottando la mescola PaceStar.

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Per la trasmissione Scott ha preferito adottare una corona singola, cosa che non abbiamo visto subito di buon occhio vista la sezione delle coperture, almeno finchè non abbiamo appurato la presenza di una corona da 30 denti, sicuramente più incoraggiante rispetto alla dentatura più elevata solitamente adottata per i monocorona, abbinata ad una cassetta 10-42T il cui pignone più grande sarà sicuramente il benvenuto nelle salite più ripide. La guarnitura è una SRAM X01 GXP con pedivelle in carbonio mentre il cambio è lo SRAM X01 a 11 velocità. Apprezzabile la presenza di un guidacatena a marchio Scott.

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Il sistema frenante adottato è uno Shimano XTR M9020 con disco anteriore da 203 mm e posteriore da 180 mm. L’attacco, di tipo Post Mount, è diretto al carro ed è posizionato nell’angolo compreso tra i due foderi, una scelta adottata al fine di ridurre gli effetti dell’azione frenante sulla sospensione e garantire così una maggiore rigidità della struttura.

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Posto guida quasi completamente a marchio Syncros. Escludendo infatti il reggisella telescopico, un RockShox Reverb Stealth, previsto con escursione da 125 mm per la taglia S e da 150 mm nelle altre taglie, troviamo un manubrio Syncros AM 1.0 Carbon con diametro di 35 mm, larghezza di 760 mm e rise da 10 mm, manopole Syncros Pro lock-on, attacco Syncros XM1.5 e sella Syncros XM1.0 con carrello in carbonio.

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Specifiche tecniche

Telaio: triangolo in carbonio HMX con tecnologia IMP, carro in alluminio
Escursione ant.: 160 mm
Escursione post.: 160 mm
Forcella: Fox 36 Float Factory Air Kashima FIT4 – Boost 15×110 mm QR
Ammortizzatore: Fox Nude/Scott custom DPS Evol TwinLoc
Comandi: SRAM X01 Trigger 11v
Cambio: SRAM X01
Deragliatore:
Guarnitura: SRAM X01 GXP Press Fit 30T
Cassetta pignoni: SRAM X01/XG1195 10-42T 11v
Catena: SRAM PC X1
Freni: Shimano XTR 203/180 mm
Cerchi: Syncros TR1.5 Plus
Raggi: DT Swiss Aero Comp, 28
Mozzi: Syncros TR1.5 Plus – 15 x 110 mm / Syncros TR1.0 Plus – 12 x 148 mm
Coperture: Schwalbe Nobby Nic EVO Tubeless Easy 27.5 x 2.8″ TrailStar/PaceStar
Manubrio: Syncros AM1.0 Carbon, 9°, diametro 35 mm, rise 10 mm, larghezza 760 mm; manopole Syncros Pro lock-on
Attacco manubrio: Syncros XM1.5, 0°, 50 mm
Serie sterzo: Syncros FL1.5 Tapered semi integrata
Reggisella: RockShox Reverb Stealth, 150 mm
Sella: Syncros XM1.0
Peso: 12,7 kg
PREZZO: € 7.999,00

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Geometrie

Taglie disponibili: 41,5/44/47,5 cm
Angolo sterzo: 65,8° (+ 0,5°)
Angolo piantone: 74° (+ 0,5°)
Orizzontale virtuale: 57/60/62,5 cm
Altezza movimento centrale: 34,5 cm (+ 0,7 cm)
Tubo sterzo: 10/11/12 cm
Carro posteriore: 44,8 cm
Stack: 60,8/61,8/62,7 cm (- 0,3 cm)
Reach: 39/41,7/43,9 cm (+ 0,4 cm)
Passo: 116,1/119,2/121,9 cm (- 0,1 cm)

Info: www.scott-sports.com

Il test

In sella

L’aspetto estetico della Genius LT 700 Tuned Plus appare subito aggressivo per la presenza delle coperture di sezione maggiorata, seppure la sezione da 2.8″ non la faccia sembrare una fat bike ridimensionata. Una volta seduti sulla sella comunque non si avvertono differenze rispetto al modello con coperture standard, almeno finchè si resta fermi.

Per la regolazione dei SAG, come di consueto per le sospensioni Fox, non ci sono particolari aiuti oltre agli o-ring presenti sugli steli. E’ opportuno inoltre regolare la tensione dei cavi del comando TwinLoc, allo scopo di avere una corretta risposta simultanea di entrambe le unità ammortizzanti, gestite appunto contemporaneamente da questo sistema. Il comando non è particolarmente ingombrante ed è comodo da azionare con un solo dito, qualcuno però potrebbe ritenerlo superfluo per un mezzo come questo, non destinato alle gare.

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I passaggi interni al telaio di cavi, guaine e tubazioni sono ben curati. Apprezzabile la presenza di una calotta di protezione nella parte più bassa del tubo obliquo e di un ben curato batticatena.

Già dal punto di vista statico si apprezza la rigidità dell’articolazione del carro, favorita dalla presenza di cuscinetti sovradimensionati. Come avevamo già apprezzato sulla Genius standard, anche qui troviamo la possibilità di poter variare angolo di sterzo ed altezza del movimento centrale semplicemente cambiando la posizione del chip presente nell’attacco inferiore dell’ammortizzatore, ottenendo così una geometria diversa in base alle necessità.

In pianura

Attivando la modalità Traction con il primo click del TwinLoc la Genius Plus spiana letteralmente le asperità che si incontrano. Potrebbe essere scontato guardando la sezione delle gomme, ma in realtà è anche la sospensione che risponde bene alla spinta sui pedali. Le rocce e le radici vengono divorate dalle grandi coperture e viene quasi voglia di dotarsi di gomme con una carcassa più consistente di quelle montate di serie, per poter assecondare il carattere aggressivo con cui il mezzo affronta gli ostacoli che si presentano sulla sua strada.

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In curva

Nei passaggi più tecnici e tortuosi si avverte una risposta un po’ pigra, ma è il prezzo da pagare per un angolo di sterzo particolarmente aperto e un interasse di notevole misura. Ottima comunque la rigidità torsionale del telaio e l’appoggio che offrono le ruote dal canale ampio e le coperture di maggior volume, grazie anche alla mescola più morbida adottata all’anteriore.

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In salita

Vedendo la misura delle coperture non ci si aspetterebbe una scorrevolezza eccezionale in salita, ed in effetti eccezionale non lo è, ma la Genius Plus ci ha stupito in questi frangenti più di quanto ci potessimo aspettare. Lasciando il TwinLoc in modalità Traction la bici sale che è un piacere, superando ostacoli che con ruote di ridotta sezione non potremo immaginare, ed è proprio questo il suo pregio in queste circostanze. Nelle salite più ripide occorre prendersela comunque comoda ma si riescono comunque a superare grazie anche alla presenza dell’accoppiata corona 30T e pignone 42T e ad un piantone molto verticale, soprattutto se si interviene a modificare la posizione del chip sull’attacco inferiore dell’ammortizzatore, chiudendo gli angoli.

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Anche la massa gioca a favore della Genius LT 700 Tuned Plus, con un peso complessivo che è ai livelli di una trail bike e che consente quindi di rilanciare l’andatura senza grandi difficoltà. Volendo si può anche provare ad affrontare le salite abbastanza scorrevoli bloccando totalmente le sospensioni, visto il consistente volume d’aria delle coperture che aiuterà ad ammortizzare il fondo sconnesso, tuttavia occorre tenere presente che in questo caso, con la conseguente riduzione del SAG, la bici si solleva e si alza pure il baricentro, con il risultato che bisognerà sfoggiare doti di equilibrismo nei passaggi più tecnici, ma anche in questo caso aiuta la maggiore impronta a terra che offrono le coperture.

In discesa

Lasciando completamente aperte le idrauliche di forcella ed ammortizzatore è in questo contesto che inizia il vero divertimento per la Genius Plus. La maggiore sezione delle coperture fornisce una guida un po’ meno precisa rispetto alle coperture convenzionali ma la bici offre una sicurezza senza pari, concedendo ampi margini di errore. In quei casi in cui con una mountain bike convenzionale si potrebbe essere costretti a mettere il piede a terra per mantenere la stabilità, con questo mezzo si riesce invece a tenerlo tranquillamente sul pedale. Chiaramente non è solo merito della maggiore impronta a terra ma anche del lavoro della sospensione e di un telaio rigido il giusto. Certo è che con un modello più aggressivo di coperture la bici ne guadagnerebbe ancora di più in tale contesto.

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La stabilità sul veloce è eccellente e si fa sentire la presenza di un interasse estremamente lungo e di geometrie molto rilassate. La gomma di ampia sezione ha reso possibile anche una maggiore trazione in frenata, con conseguente riduzione degli spazi di arresto rispetto a quelli a cui si è abituati con le consuete coperture. Apprezzabile, inoltre, la dimensione dei dischi prescelta.

Conclusioni

La Scott Genius LT 700 Tuned Plus come unica mountain bike tuttofare? No, non è questo che pensiamo. Sicuramente è un mezzo che può rappresentare un valido aiuto per il mountain biker non particolarmente esperto e che vuole acquisire maggior confidenza grazie al comfort, alla sicurezza che infonde e agli errori che perdona. E il biker che in sella se la cava già bene? Sicuramente pretende un mezzo che lo assecondi nella precisione di guida e questo non ci sentiamo di affermarlo in modo impeccabile per la Genius Plus, tuttavia anche il biker esperto potrebbe aver voglia qualche volta di “lasciarsi cullare” dal comfort di questo mezzo mentre galleggia magari su un percorso innevato o, come in questo periodo autunnale, su un letto di foglie secche. Cosa c’è di male nel volersi qualche volta solo divertire sapendo di poter contare su una seconda bici come questa?

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