[su_label]Comunicato stampa[/su_label]
Per gli alpini non esiste l’impossibile dice il detto popolare e anche i ragazzi SC ALA non hanno voluto essere da meno: così in tre giorni di duro lavoro il tracciato della Passo Buole Xtreme, interessato nel tratto terminale da piccole frane dopo le piogge di domenica sera, è stato riportato alla totale agibilità. Alla conferenza stampa di presentazione PBX, ospitata nei giorni scorsi alla Federazione Trentina delle Cooperative a Trento, il campione mondiale Master 2014 Ivan Degasperi e testimoniale dell’evento della Vallagarina aveva chiarito, senza ombra di dubbio, che “un’ottima organizzazione si vede da come lavora sul percorso….”. Ebbene appena avuto notizie degli smottamenti il Gruppo di Ala, coordinato da Stefano Mellarini, si è messo subito al lavoro ed è riuscito a rimediare completamente ai danni causate da alcune piccole frane cadute sulla discesa finale da Ronchi ad Ala ovvero sul tracciato della Ala Ronchi Up Hill Mtb. A rendere ancora più spedito il lavoro è stato l’intervento dell’amministrazione Comunale che ha messo a disposizione un escavatore. Efficienti nel preparare l’evento Passo Buole Xtreme, che venerdì sabato e domenica coinvolgerà l’intera borgata di Ala con decine di manifestazioni, il fantastico gruppo di ragazzi Sc Ala si merita un applauso per il lavoro che ha riportato tutto alla normalità in vista di domenica quando oltre 500 bikers del Nord Italia si affronteranno lungo la strada realizzata cento anni fa dall’Esercito italiano durante il Primo Conflitto Mondiale, che proprio nella zona di Passo Buole, ad Ala e nella Vallagarina, ebbe alcuni strategici momenti chiave. Proprio Ivan Degasperi loda il tracciato dopo averlo testato di persona..”E’ molto bello, impegnativo, curato nei minimi dettagli – ha detto il campione trentino –. L’ho provato stamani dopo gli ultimi lavori effettuato dallo staff Sc Ala e devo fare i complimenti. E’ veramente un gran percorso. Tosto in salita, con alcuni strappetti lungo la strada militare che impegnano a fondo anche se, personalmente, ritengo che la parte più divertente è la discesa. Avete lavorato benissimo e realizzato un single track nel bosco che veramente fa innamorare chi è appassionato della mountain bike. C’è anche un panorama da favola – ha aggiunto Degasperi -. Peccato che chi, come me, sarà impegnato in gara non avrà molto tempo per gustarselo”. Vincere la prima Pbx è entrare nella storia. Da segnalare che il Comitato organizzatore ha deciso di aprire la gara (fuori classifica) anche alle E-Bike.
La Pbx chiude il Circuito Lessinia Tour 2015 che ha già visto disputarsi negli scorsi mesi altri quattro appuntamenti di spicco: Granfondo Tre Valli(22 marzo) a Tregnago; Granfondo del Durello (26 aprile) a San Giovanni Ilarione; Soave Bike ( 31 maggio) a Soave e Lessinia Legend (26 luglio) a Bosco Chiesanuova.
L’evento prevede un ricco programma di contorno con esposizioni di Vespe storiche a cura Associazione ½ Veloci Club Ala; di bici storiche nelle vetrine del centro storico a cura Associazione Memores; sfilata 500 storiche per il centro di Ala ed esposizione in via Nuova a cura Associazione Cincent Trentino, ma anche degustazione piatti tipici da parte della Pro Loco e di vino a cura Associazione Euposia
A tutti i partecipanti della Gran Fondo PBX di mountain bike (43km) verrà consegnata una speciale bottiglia di vino Enantio del progetto Il Centenario. “Abbiamo deciso di far disegnare un nuovo vestito per le bottiglie di questo vino secolare – spiegano Massimiliano Baroni e Matteo Mattei, rispettivamente presidente dell’Associazione Storico Culturale Memores e direttore della Cantina Sociale di Avio – utilizzando l’esperienza la vena artistica del professor Maurizio Cesarini. Sulle etichette delle 13 bottigliere inserite in uno speciale cofanetto in legno, che richiama l’immagine delle casse di allora, sono raffigurati i soldati delle sei specialità dell’Imperial Regio Esercito Austro-Ungarico (Tiroler Kaiserjäger, Landsschutzen, Kaiserschutzen, Standschutzen, Sturmtrupp e Artillerist) e sei del Regio Esercito Italiano (Alpino, Bersagliere, Ardito, Mitragliere, Artigliere e Fante) per mettere sullo stesso piano le due parti combattenti”.
A tutti è rivolto il saluto dei sei campioni olimpici azzurri dello sci nordico che rappresentano quelle regioni dilaniate dalla Grande Guerra e oggi unite dallo sport: Veneto con Fulvio Valbusa e Pietro Piller Cottrer; Friuli Venezia Giulia con Gabriella Paruzzi e Giorgio Di Centa; Trentino conGiorgio Vanzetta e Cristian Zorzi. E naturalmente parlando di ciclismo non potevano mancare quelli di due dei pilastri della storia del Trentino e internazionale ovvero Francesco Moser e Gilberto Simoni. Se Rovereto è la città della Pace – è stato detto – Ala e PBX si possono candidare a realtà dove lo sport si trasforma in concreto simbolo di pace grazie un confronto agonistico acceso ma nel solco dello sport vissuto sempre nel segno della fratellanza.
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