Già 500 biker pronti a provare lo spettacolare tracciato della prima Passo Buole Xtreme di Ala

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Pedalare nella storia lungo una strada realizzata cento anni fa dall’Esercito italiano durante il Primo Conflitto Mondiale, che proprio nella zona di Passo Buole, ad Ala e nella Vallagarina, ebbe alcuni strategici momenti chiave. E’ la proposta della nuovissima Passo Buole Xtreme presentata oggi  alla Federazione Trentina delle Cooperative dallo staff Sc Ala (presidente Luciano Baldi, Gm Stefano Mellarini e responsabile tecnico Marco Emanuelli), dal sindaco di Ala Claudio Soini e dall’assessore allo Sport Luigino Lorenzini, dal neo presidente del Bim Adige Alberto Cappelletti, dal direttore del Museo Storico Giuseppe Ferrandi e dal testimonial Ivan Degasperi. E proprio il campione Mondiale Master 2014 e argento 2015 ha parlato del tracciato al rientro proprio da Passo Buole. “E’ molto bello, impegnativo, curato nei minimi dettagli – ha detto il campione trentino – L’ho provato stamani dopo gli ultimi lavori effettuato dallo staff Sc Ala e devo fare i complimenti. E’ veramente un gran percorso. Tosto in salita, con alcuni strappetti lungo la strada militare che impegnano a fondo anche se, personalmente, ritengo che la parte più divertente è la discesa. Avete lavorato benissimo e realizzato un single track nel bosco che veramente fa innamorare chi è appassionato della mountain bike. C’è anche un panorama da favola – ha aggiunto Degasperi -. Peccato che chi, come me, sarà impegnato in gara non avrà molto tempo per gustarselo”. Vincere la prima Pbx è entrare nella storia. Da segnalare che il Comitato organizzatore ha deciso di aprire la gara (fuori classifica) anche alle E-Bike.

La Pbx chiude il Circuito Lessinia Tour 2015 che ha già visto disputarsi negli scorsi mesi altri quattro appuntamenti di spicco: Granfondo Tre Valli(22 marzo) a Tregnago; Granfondo del Durello (26 aprile) a San Giovanni Ilarione; Soave Bike ( 31 maggio) a Soave e Lessinia Legend (26 luglio) a Bosco Chiesanuova.

Sono già 500 gli iscritti alla gara già capace alla prima edizione di coinvolgere alcuni dei protagonisti della Mountain bike italiana e internazionale. A cominciare dal trentino Ivan Degasperi, Tony Longo, al team Scapin, a quello Focus Italia con la trentina Lorenza Menapace. L’evento prevede un ricco programma di contorno con esposizioni di Vespe storiche a cura Associazione ½ Veloci Club Ala; di bici storiche nelle vetrine del centro storico a cura Associazione Memores; sfilata 500 storiche per il centro di Ala ed esposizione in via Nuova a cura Associazione Cincent Trentino, ma anche degustazione piatti tipici da parte della Pro Loco e di vino a cura Associazione Euposia.  In totale sono duecento i volontari impegnati bella prima PBX che vivrà tre giorni di promozione nel centro di Ala grazie anche al lavoro di Associazione dei Vellutai, Pro Loco, Consorzio dei Commercianti, Cantina Sociale di Avio e al supporto di Stella d’Oro, Croce Rossa, Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco, Nuvola, Gruppo Alpini, Carabinieri in congedo di Mori, Inter Club , Scout Ala 1, Us Alense e dalle Associazioni Cinque contrade di Marani, Malga Nonquar, Zengio Long S.Margherita, Cacciatori e Cas Ronchi. A loro è andato il ringraziamento del Sindaco Soini.

A parlare del legame storia-sport è stato Ferrandi, che abbina la grande conoscenza della storia trentina alla passione per le maratone. Parlando anche a nome dell’assessore Tiziano Mellarini, il direttore del Museo Storico ha negato che sia dissacrante l’abbinamento tra sport e cultura, tra sport e la Grande Guerra. “Praticare sport di fatica come la Mtb è certamente un modo per avvicinarsi e comprendere e farci vivere le dinamiche della Grande Guerra. E’ il mettersi in gioco, un bel modo per provare a sintonizzarsi con chi ha vissuto in quelle zone in momenti di difficoltà”. Ferrandi ha poi ricordato la scadenza del prossimo anno legata ai 100 anni della Straffexpetion (o Maj Offensive) che proprio ad Ala vivrà alcuni importanti momenti rievocativi. Non a caso Passo Buole è passato alla storia come le Termopili d’Italia, per gli aspri combattimenti che vi ebbero luogo nel maggio-giugno del 1916 durante la Strafexpedition. L’attacco principale ebbe inizio il 30 maggio 1916 dopo che l’esercito austro-ungarico si era assestato nelle vicinanze nei giorni precedenti. Il 3º reggimento della Divisione Landschuetzen fu fermato per ben tre volte dai fanti della Brigata Sicilia e poi della Brigata Taro, per poi essere ancora fermati dall’accorrente Brigata Padova, giunta in rinforzo. Le vicende di Passo Buole furono della massima importanza strategica in quanto uno sfondamento austro-ungarico avrebbe aperto la via ai soldati asburgici verso la vallata dell’Adige e la Pianura Padana.

E’ una vera e propria sfida – analoga a quella che affrontarono cento anni fa i soldati italiani e nei prossimi giorni 500 iscritti alla gara, è stato detto – quella lanciata dal gruppo di giovani della Sc Ala. E già da settimane sono numerosi i biker che stanno provando la novità, soprattutto provenienti da Veneto, Emilia e Lombardia. Il percorso di PBX prevede passaggi attraverso le vie del centro storico di Ala, sulla Strada Romana per poi puntare verso il Santuario di San Valentino. Lungo la salita dei Capitelli si imbocca poi la strada che porta a Passo Buole (Termopili d’Italia) e Malga Val di Gatto. Da qui si prosegue per Cima Perobia. Successivamente si imbocca il Sentiero verso la Località Rom, nella frazione di Ronchi Ala per raggiungere la località Schincheri, percorrendo in discesa la Strada della Stella e la valle del Torrente Ala. Si chiude con il ritorno nel centro storico di Ala e  l’arrivo nella suggestiva Piazza San Giovanni.

E nel grande lavoro di sistemazione sono spuntati anche alcuni cimeli della grande Guerra come, ad esempio, la targa posta sulla targa militare a ricordo dei lavori svolti dall’Esercito italiano, che testualmente recita “Regio Esercito Italiano – 1 armata – XXIX Corpo d’armata – Anno di Guerra XXVII”  . Un aspetto che arricchisce ancor più la manifestazione che punta proprio sul legame con la Prima Guerra Mondiale per proporre delle novità, a cominciare dal ricchissimo programma di iniziative collaterali.

A tutti i partecipanti della Gran Fondo PBX di mountain bike (43km) verrà consegnata una speciale bottiglia di vino Enantio del progetto Il Centenario. “Abbiamo deciso di far disegnare un nuovo vestito per le bottiglie di questo vino secolare – spiegano Massimiliano Baroni e Matteo Mattei, rispettivamente presidente dell’Associazione Storico Culturale Memores e direttore della Cantina Sociale di Avio – utilizzando l’esperienza la vena artistica del professor Maurizio Cesarini. Sulle etichette delle 13 bottigliere inserite in uno speciale cofanetto in legno, che richiama l’immagine delle casse di allora, sono raffigurati i soldati delle sei specialità dell’Imperial Regio Esercito Austro-Ungarico (Tiroler Kaiserjäger, Landsschutzen, Kaiserschutzen, Standschutzen, Sturmtrupp e Artillerist) e sei del Regio Esercito Italiano (Alpino, Bersagliere, Ardito, Mitragliere, Artigliere e Fante) per mettere sullo stesso piano le due parti combattenti”.

A tutti è rivolto il saluto dei sei campioni olimpici azzurri dello sci nordico che rappresentano quelle regioni dilaniate dalla Grande Guerra e oggi unite dallo sport: Veneto con Fulvio Valbusa e Pietro Piller Cottrer; Friuli Venezia Giulia con Gabriella Paruzzi e Giorgio Di Centa; Trentino con Giorgio Vanzetta e Cristian Zorzi. E naturalmente parlando di ciclismo non potevano mancare quelli di due dei pilastri della storia del Trentino e internazionale ovvero  Francesco Moser e Gilberto Simoni. Se Rovereto è la città della Pace – è stato detto – Ala e PBX si possono candidare a realtà dove lo sport si trasforma in concreto simbolo di pace grazie un confronto agonistico acceso ma nel solco dello sport vissuto sempre nel segno della fratellanza.

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