Intervista a: Damiano Ferraro

Il quinto posto ottenuto ai Mondiali Marathon quest’anno da Damiano Ferraro non è stato certo una rivelazione per chi lo conosce, visto che l’atleta del team Selle San Marco-Trek già da tempo ha dimostrato di saperci fare nelle granfondo. L’ottimo risultato conseguito, insieme agli altri successi, non fanno altro che confermare le doti di questo specialista della disciplina, e creano senz’altro i presupposti di un brillante futuro agonistico. L’abbiamo intervistato.

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Età: 28

Vive a: Liedolo di San Zenone degli Ezzelini (TV).

Musica preferita: mi piace un po’ tutta la musica, quella italiana in particolare.

Hobby: sciare d’inverno e uscire con gli amici.

Percorso preferito: Dolomiti Superbike ma anche i percorsi della Liguria.

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MTB-VCO: Ciao Damiano, quando hai cominciato ad andare in mountain bike?

Damiano Ferraro: Ciao a tutti, ho iniziato correndo su strada nel 1998 e così è stato fino al 2009 nella categoria Dilettanti, quando verso fine stagione un amico mi ha convinto a prendere parte ad una gara di mountain bike. Bisogna considerare che fino a quel giorno non ero mai salito su una mtb e infatti andai a comprarne una giusto qualche giorno prima di prendere parte alla gara.

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MBV: Qual è stata la tua prima gara e com’è andata?

DF: Come stavo dicendo sopra corsi la mia prima gara a Folgaria (TN), alla Gibo Simoni Marathon, e nonostante la mia inesperienza nel mondo delle ruote grasse e un problema tecnico nelle fasi iniziali della gara riuscii a concludere la competizione in 22^ posizione se non sbaglio. Tutto sommato andò bene ma mi resi conto che il mondo della mtb era veramente molto faticoso.

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MBV: Qual è stata lo scorso anno la gara che ti ha dato maggiori soddisfazioni?

DF: Purtroppo il mio 2014 è stato abbastanza breve causa l’infortunio patito al Mondiale Marathon in Sudafrica, che ha messo fine anzitempo alla mia stagione. Non ho una gara che mi ha dato maggiore soddisfazione ma potrei dire la Vuelta a Ibiza, conclusa al 2° posto, per i bellissimi percorsi e scenari dell’isola.

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MBV: Parliamo di questa stagione. Ai Mondiali Marathon hai ottenuto un brillante 5° posto, primo tra gli italiani. Raccontaci brevemente la tua gara.

DF: Partendo dal fatto che tutti i mondiali da me disputati erano stati veramente sfortunati o sottotono, quest’anno volevo a tutti i costi riscattarmi e fare bene essendo oltretutto il mondiale di casa per noi italiani. Il ritmo di gara è stato altissimo fin da subito e infatti ho preferito staccarmi e salire del mio passo fino al primo gpm, poi con una discesa pennellata a dovere son riuscito a rientrare nel gruppetto dei primi in prossimità di Corvara. Da lì in poi ho cercato di rimanere sempre davanti fino alla salita che portava al passo Pordoi, dove è letteralmente esplosa la corsa e mi ha visto transitare al gpm in 7^ posizione. La successiva discesa verso Canazei è stata molto importante per me perché mi ha permesso di guadagnare la 5^ posizione che poi mi sono giocato fino all’arrivo col tedesco Kauffman.

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MBV: Qual è stata invece quest’anno la gara più difficile per te?

DF: Oserei dire la Dolomiti Superbike. Ero partito convinto a fare un’ottima gara, stavo bene e il morale era altissimo ma dopo poco mi son reso conto che la gamba non era delle migliori, oltretutto a 30 km dalla conclusione ero già in crisi e riuscire a concludere la prova in 7^ posizione è stata veramente dura. La mia fortuna è che nei momenti di difficoltà riesco sempre ad usare la testa per mantenere la calma e la lucidità che mi consentono di portare a termine certe gare che alle volte prendono delle pieghe sbagliate.

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MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

DF: Solitamente mi alleno tra le 16-20 ore a settimana, chiaramente ci sono dei periodi di carico dove le ore di allenamento aumentano anche di 10 ore, ma altri periodi di scarico dove le ore calano drasticamente.

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MBV: Qual è la bici che utilizzi in questa stagione?

DF: Per la maggior parte delle gare utilizzo la Trek Superfly 9.9 SL con colorazione Project-One, che sarebbe la front, ma in alcune corse che presentano dei percorsi accidentati, come potrebbe essere stato quest’anno il Portugal MTB Tour o i percorsi molto tecnici della Liguria, uso la Superfly FS 9.9 SL, ovvero la full di casa Trek sempre con colorazione Project-One.

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MBV: Analizzando in questo momento la stagione 2015, hai raggiunto fin’ora gli obiettivi che ti eri posto ad inizio anno?

DF: Arrivati a questo punto della stagione posso dire di aver superato di gran lunga gli obiettivi che io e il team ci eravamo prefissati. Volevo certamente dare una svolta alle ultime due stagioni che mi hanno visto abbastanza sfortunato, ma pensare di fare un’annata così non era certo nei miei pensieri.

Sono molto soddisfatto ma spero di potermi levare ancora qualche bella soddisfazione da qui a fine stagione.

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MBV: Grazie dell’intervista Damiano ed in bocca al lupo per il proseguimento della stagione!

DF: Grazie a voi, crepi il lupo e un saluto a tutti i lettori.

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