Le forcelle attualmente sul mercato hanno ormai raggiunto un elevato livello tecnologico, al punto che una volta che si acquista un modello ricco di funzionalità e personalizzazioni sorge poi la necessità di imparare a conoscerlo bene sia per sfruttarlo appieno che per evitare di fare danni. Abbiamo già visto in questo articolo quello che c’è da sapere per effettuare il settaggio di una forcella. Quella che segue, invece, è una serie di semplici consigli per sfruttare al meglio la forcella in uso sulla propria mountain bike.
Il fatto che una forcella generalmente continui a funzionare e a fare il suo lavoro non significa che le sue prestazioni non decadano mai. L’olio, ad esempio, presente al suo interno, non ha una durata eterna e con il suo degrado si ridurrà anche il rendimento della forcella. Bisogna assolutamente evitare che la cosa degeneri fino a provocare un guasto, che potrebbe avere poi conseguenze disastrose e causare anche una brutta caduta. Per cui sarà buona norma far effettuare la manutenzione prevista dal produttore alle scadenze determinate, o quantomeno a stagione conclusa.
Procuratevi il manuale di uso e manutenzione del modello della vostra forcella. Se non lo avete già potrete reperirlo sicuramente sul sito internet del produttore o richiederlo direttamente. Esso rappresenta sicuramente il punto di partenza per prendersi cura della vostra forcella, in quanto fornisce le linee guida per la manutenzione e chi volesse dedicarvisi può sfruttarlo in tal senso, oltre ovviamente a procurarsi tutti gli attrezzi necessari. In questo caso però occorrerà fare attenzione a non invalidare l’eventuale garanzia ancora in corso. Nel caso invece ci si voglia affidare ad un meccanico più esperto sarà il caso di avvalersi di persone specializzate in tal senso, eventualmente facendosi consigliare anche dal distributore del prodotto in questione.
Se la forcella non è ad aria ma è a molla occorrerà considerare che quest’ultima ha generalmente caratteristiche che ben si adattano ad un biker di peso medio, solitamente tra i 70 e i 75 kg, per questo motivo se il proprio peso è inferiore o superiore a questo range sarà opportuno tenerne conto. In questo caso se si è già fatto l’acquisto allora sarà il caso di valutare la sostituzione della molla con una più adatta al proprio peso. Se invece l’acquisto non è stato ancora effettuato allora ci si potrà informare prima sulla possibilità di sostituire la molla oppure optare per una forcella ad aria, che presenta sicuramente un più ampio campo di regolazioni.
I settaggi della forcella sono spesso sottovalutati, per cui si finisce con il lasciare quelli iniziali e non provare a sperimentarne altri che magari potrebbero condurre a quelli realmente ottimali per il proprio stile di guida. Niente di più sbagliato. Potrebbe infatti rivelarsi utile provare dei settaggi completamente diversi da quelli adottati di norma. Lo si potrebbe iniziare a fare percorrendo sempre uno stesso percorso ben noto, per poi applicare dei piccoli cambiamenti e verificarne l’effetto.
In una full, forcella ed ammortizzatore dovrebbero lavorare sempre in perfetta simbiosi. E’ importante tenerne conto nel momento in cui si andrà ad agire sulle regolazioni della forcella, in modo che esse siano bilanciate con quelle dell’ammortizzatore e viceversa. Una prova molto pratica sarà quella di spingere il proprio peso verso il basso guidando in pianura, per verificare se forcella ed ammortizzatore forniscono una risposta bilanciata. Se si vuole rendere più dura la risposta della forcella allora sarà opportuno fare lo stesso con l’ammortizzatore, in quanto un ammortizzatore più morbido rispetto alla forcella darà come risultato uno sterzo meno reattivo. Viceversa, nel caso in cui la forcella sia regolata per avere una risposta più morbida rispetto all’ammortizzatore allora si avrà la sgradevole sensazione di essere spinti al di là del manubrio, con conseguenze abbastanza pericolose al termine di un salto.
In alcuni casi si potrebbe desiderare voler aumentare l’escursione della forcella. La cosa potrebbe essere fattibile a patto di non esagerare, in quanto finchè si rimane intorno ai 10/20 millimetri di aumento, le geometrie della bici non varieranno in maniera drastica. Tuttavia bisogna considerare che un aumento dell’escursione di 10 millimetri corrisponderà ad una diminuzione dell’angolo di sterzo di mezzo grado, per cui si avrà come risultato uno sterzo un po’ più pigro: la bici sarà meno reattiva nel lento ma più stabile nel veloce. Da ricordare, infine, che l’aumento dell’escursione di una forcella fa decadere la garanzia del telaio.
Tenete presente, infine, che nel caso abbiate aumentato l’escursione oppure sostituito la forcella con una di maggiore escursione, anche la posizione di guida cambierà, aumentando in altezza. Per questo motivo, nel caso non ci si trovi bene, si potrà intervenire sul manubrio, adottandone uno con minore rialzo, oppure togliere qualche distanziale al di sotto dell’attacco manubrio o ancora invertire l’attacco stesso.
In ogni caso, prima di procedere ad una modifica dell’escursione, è buona norma verificare se si sfrutta già l’escursione a disposizione. Lo si può fare controllando, al termine di un lungo giro su un percorso dal fondo molto sconnesso e con ostacoli di una certa entità, semplicemente controllando dove rimane l’o-ring posizionato su uno degli steli o, in mancanza, applicare una fascetta da elettricista oppure controllare i segni lasciati dai parapolvere sugli steli. Nel caso si dovesse notare di non sfruttare appieno l’escursione che si ha a disposizione, allora sarà opportuno utilizzare una taratura più morbida per la forcella (e ricordarsi, se si ha una full, del discorso del bilanciamento fatto poche righe più su).
A volte può accadere che nonostante un settaggio più morbido, la forcella non riesca comunque a sfruttare tutta la sua corsa. In questo caso si dovrà ridurre, se possibile, la frenatura in compressione, oppure utilizzare un olio meno viscoso. Se al contrario si dovesse raggiungere troppo facilmente il fine corsa allora si dovrà fare il contrario, ovvero aumentare la pressione dell’aria oppure aumentare, se possibile, la frenatura in compressione. In ultima istanza si potrebbe provare a sostituire l’olio, che potrebbe essersi degradato con il passare del tempo.
La sostituzione della forcella andrebbe valutata solo nel caso in cui ci si trovi bene con il telaio in uso e che sia il telaio che i componenti siano ancora in buone condizioni mentre la forcella abbia invece raggiunto un degrado elevato a causa del naturale invecchiamento. In questo caso, sarà sicuramente più conveniente sostituirla con un prodotto tecnologicamente più moderno piuttosto che investire su interventi di manutenzione di dubbia efficacia.