Allarme Fiom: “La Marzocchi chiude”

Riportiamo integralmente un articolo di repubblica.it del 27 Marzo scorso:

Doccia gelata per i lavoratori della Tenneco-Marzocchi di Zola Predosa: il management della multinazionale Usa ha annunciato la chiusura dello stabilimento e l’uscita dalla produzione di forcelle per moto e mountain bike. “Ce lo hanno comunicato ieri“, fa sapere eugenio martelli, della fiom-cgil: “hanno detto che intendono cessare l’attività e uscire dal settore delle forcelle“, pur non specificando una data. Ma alcuni indizi ci sono: attualmente nell’azienda di Zola vige una cassa integrazione straordinaria, frutto di una precedente fase di crisi, che dovrebbe concludersi a settembre (e fino ad allora per chi vuole sono possibili esodi incentivati). Quella potrebbe essere già una “deadline”.

Ma la Fiom di vedere scritta la parola “fine” di fianco al un altro nome famoso delle aziende della terra dei motori non ne vuol nemmeno sentire parlare. “Ci sono 100 e più posti di lavoro a rischio, la preoccupazione della Fiom e dei dipendenti è altissima. Abbiamo già detto all’azienda che non siamo affatto disponibili a stare sul piano della prospettiva che propongono e che quindi – avverte Martelli parlando alla “Dire” – non resteremo con le mani in mano. La Tenneco deve recedere da questa sua decisione, se non lo farà sappia fin d’ora che siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative possibili per contrastare questa scelta, comprese quelle più eclatanti“. Cioè compresa l’occupazione dello stabilimento? “Se ci portano fin lì… Quello che posso dire – afferma Martelli – è che non possiamo permetterci di perdere 100 posti di lavoro così“.