Intervista a: Diego Caverzasi

Per riuscire a prenderlo bisogna imparare a volare, è quello che salta in mente quando lo si vede in sella alla sua bici, anche se a dir la verità in sella lui, come i suoi colleghi dirt jumper, ci resta ben poco. Stiamo parlando di Diego Caverzasi, un giovane talento italiano che si sta facendo strada tra i pro con buoni risultati. Ci ha rilasciato un’intervista.

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Età: 21

Vive a: Viggiù (VA)

Musica preferita: Tutta quella che mi piace.

Hobby: Costruire e sistemare i miei salti.

Location preferita: La Poma Bike Park.

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MTB-VCO: Ciao Diego, quando hai cominciato ad andare in mountain bike?

Diego Caverzasi: Ciao a tutti!! E’ da quando ero piccolo che mi è sempre piaciuto andare in mtb e saltare. Ricordo che costruivo delle rampe in cortile con dei bancali, niente a che fare con quelle di adesso 😀 .

Però la mia avventura nel mondo del DirtJump è iniziata nel 2003.

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MBV: Da cosa è nata la voglia di dedicarti al dirt jumping?

DC: Ai tempi ho avuto la fortuna di avere uno dei primissimi bike park in Italia, il Darkglow. Lì ho iniziato a fare 4x ma dopo neanche un’anno mi sono subito spostato sui dirt.

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MBV: Parlaci della tua prima gara in mtb.

DC: La mia primissima competizione è stata appunto al Darkglow nel 2005. Non ero molto esperto allora, sapevo fare appena quattro trick. Mi ricordo che ero sbalordito nel vedere i rider che allora erano forti in Italia, fare 360, backflip e mi chiedevo com’era possibile!!

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MBV: Qual è stata lo scorso anno la gara che ti ha dato maggiori soddisfazioni?

DC: Quella che in assoluto mi ha entusiasmato di più è stata il Vienna Air King, dove ho concluso all’ottavo posto e sono riuscito a fare la run che avevo in mente quasi alla perfezione! E’ stato uno dei miei migliori risultati nel Freeride MTB World Tour e per me ha un grandissimo valore perchè a Vienna il livello è davvero alto!

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MBV: Raccontaci invece qual è stata la tua gara più difficile.

DC: La più difficile, ed anche quella che mi ha segnato di più sul corpo, è stata il 26Trix.
Purtroppo durante le prove ho avuto tre brutte cadute che mi hanno un po’ indebolito in tutti i sensi. Al momento di dover fare la mia run di qualifica ero fin troppo pensieroso ed infatti non sono riuscito a qualificarmi per la finale.

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MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

DC: Tempo permettendo sono in bici tutti i giorni. In inverno 2/3 ore al giorno. Mentre in primavera ed estate quando il tempo migliora posso anche passare dalle 5/6 ore al giorno.
Purtroppo siccome ho sempre mille cose da fare, non riesco a concentrarmi in un tipo di allenamento alternativo alla bici, anche se so che servirebbe eccome.

Passo molte ore con la pala in mano, fa bene anche quello no?! 😀

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MBV: Qual è la bici che hai utilizzato la scorsa stagione? E quest’anno?

DC: Da due anni giro per Beddo Bikes, un brand tedesco fondato da Marius Hoppensack che mi fornisce i telai. Per i componenti invece mi aiuta un po’ Frontocean BMX ed il resto che manca lo acquisto.

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MBV: Quali obiettivi ti poni per la stagione appena iniziata?

DC: Ormai da 2 anni sono concentrato sull’FMB World Tour, anche perchè non c’è molto altro da fare per noi. Spero di riuscire ad ottenere tre buoni risultati nelle prime competizioni dell’anno così da poter raccimolare abbastanza punti per salire in classifica e qualificarmi per gli eventi Diamond.
Non è per niente facile.

MBV: Ti ringraziamo dell’intervista Diego e ti auguriamo un in bocca al lupo per un ottimo 2015!

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