In test: Alpina Garbanzo

La nascita di Alpina risale al 1980, con i primi modelli di caschi ed occhiali da sci. Da allora l’azienda tedesca si è continuamente evoluta, aggiungendo già dal 1992 al suo catalogo anche alcuni modelli di caschi e occhiali per il ciclismo. Per il 2015 Alpina ha presentato diversi nuovi caschi, tra i quali ha attratto la nostra attenzione il modello Garbanzo, che Alpina ci ha spedito per un test.

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Descrizione

Il Garbanzo nasce per un utilizzo all-mountain/enduro. Il disegno deriva direttamente dal modello Carapax, dal quale eredita la forma del guscio e le tinte aggressive, ma le forme che caratterizzano il Garbanzo sono più arrotondate e morbide.

Anche le aperture per la ventilazione sono in numero maggiore, ne troviamo infatti ben 24, 7 in più rispetto al Carapax.

Il guscio interno è realizzato con Hi EPS (Highly Expanded Polystyrene), un elevato numero di micro camere d’aria che hanno lo scopo di assorbire gli impatti.

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Il guscio esterno, realizzato con tecnologia Inmold, è in policarbonato altamente resistente agli impatti e ai graffi. Il policarbonato viene riscaldato ad alta temperatura ed impresso ad alta pressione direttamente sul corpo in EPS del casco.

Il sistema di regolazione Ergo Pro è costituito sul lato posteriore dalla classica rotellina di microregolazione, in combinazione con un supporto per il collo regolabile in angolazione, con l’obiettivo di ottenere una perfetta calzata. Per le regolazioni delle cinghie sotto le orecchie Alpina ha realizzato un sistema a clip che consente una regolazione millimetrica della posizione. Il sistema di chiusura, infine, è costituito da un pulsante rosso con regolazione a multi-step, azionabile con una sola mano per aumentare o diminuire il livello di serraggio.

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Il frontale è dotato di una pratica retina a protezione dagli insetti, mentre l’imbottitura interna, rimovibile, è realizzata con trattamento antibatterico.

Il peso da noi rilevato è stato di 269 grammi.

E’ disponibile nei colori ash-olive-orange, black, green-silver-white, white-titanium-red, green-pink, darksilver-blue, darkblue-orange, e nelle taglie 53-57 e 57-62 (non per tutti i colori). In vendita al prezzo di € 99,95.

Info: www.alpina-sports.com

Distributore per l’Italia: www.socrep.it

Il test                                                                                                                                      di Alessandro Botta

Il Garbanzo si colloca come struttura tra i caschi che hanno una buona protezione della parte posteriore del cranio, diciamo quindi in quella fascia di caschi dedicati a chi predilige la guida in discesa e vuole una protezione maggiore rispetto al classico casco da cross-country. Il Garbanzo pur offrendo questo tipo di protezione è anche molto leggero, l’ago della bilancia si ferma infatti a 269 grammi e per questa tipologia di caschi è davvero un risultato notevole.

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Dall’aspetto non tradisce le sue origini teutoniche: design lineare, essenziale, un po’ squadrato e monocromatico. Insomma, pochi fronzoli ma tanta sostanza. Molto resistente a graffi e maltrattamenti, la calotta esterna ben si adatta ad un uso fuoristradistico dove fango e rami possono maltrattare il nostro casco.

La calzata è ottima e il sistema di chiusura alla nuca stringe bene e lo fa aderire in maniera ottimale. Molto veloci e pratiche anche le regolazioni delle cinghie.

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Le prese d’aria sono ben 24, sufficienti a garantire un’ottima aerazione e una testa sempre asciutta. La visiera è stabile e ancorata alla struttura principale in maniera ottimale. Data la sua leggerezza e la buona calzata va da sé che risulti estremamente stabile anche nelle situazioni di guida più impegnative, quindi anche nei momenti di grosse vibrazioni o sui salti non subisce fastidiosi spostamenti. E’ stato davvero un piacere utilizzarlo visto che si avverte appena la sua presenza in testa. In conclusione un ottimo prodotto.